d'attorno, perché a Milano e a Mombello, gliene faceva di tutt'i colori: frugava curiosa nelle carte, ascoltava alle porte i discorsi dello stato maggiore
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francese dell'anno III. Manco male ch'egli medesimo s'accorse ch'essa faceva ai pugni coll'indole e coi bisogni dei lombardi, i quali, cullatisi per
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