riprendemmo il sentiero scosceso e sassoso che avevamo fatto nella salita, il quale, se era malagevole, era però sicuro e ci riconduceva a casa, dove eravamo
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restare con esso qualche mese. S'intende bene, io partii con essi: eravamo sullo scorcio del settembre, quando ebbra e felice di poter finalmente fare un
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animi nostri, erano pur intime ed innocenti le nostre confidenze, ed i minuti ma relativamente importanti consigli di cui ci eravamo prodighe l'una
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costituir un giuoco di spropositi, come questo racconto da me udito: Eravamo sulla costa affamati... - Vuol un po' di pesce? - Nudi... - In verità, basta
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circolano, ma non ci fecero intelligibile resistenza della più piccola mosca. L'organico era la soglia che il pensiero meccanico non varcava. Eravamo
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. — Quando eravamo fortunati, dopo aver aspettato un paio d'ore, sì otteneva qualche pollo, un po' di riso e farina. Non di rado accadeva che eravamo
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circolano, ma non ci fecero intelligibile l'esistenza della più piccola mosca. L'organico era la soglia che il pensiero meccanico non varcava. Eravamo
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ma dotato d'un'immensa facoltà d'evoluzione. Per sapere quel che siamo, bisogna sapere quel che eravamo.
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fanciullina cantava un verso, che il resto ripeteva in parte, formando così un coro molto piacevole. Tutta la scena ci dimostrava con evidenza che eravamo
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onorevole Depretis, sarà attendibile l'attestazione dei delegati di pubblica sicurezza; ma qui siamo in due, che eravamo pur presenti a quel fatto, e
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«Cittadini, noi eravamo convenuti qui per affermare il diritto di tutti i cittadini a partecipare alle cose del comune; ma di fronte a questo
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indovino dalla tua bocca. Eravamo in paradiso, seduti l'uno accanto all'altra sotto un baldacchino, in mezzo a un prato fiorito, e le fanciulle e i
. Eravamo allegri, mangiavamo, discorrevamo della nostra gioia, di cento cose. Di tratto in tratto per altro si sospirava, si taceva un pezzetto e ci si
di far moto, di mangiare, di dormire e di stare allegra. Eravamo alla metà dell'aprile ed oramai gli apprestamenti si facevano senza maschera
tornò a russare. Tre quarti d'ora dopo eravamo tutti sul ponte. Non s'era trovato niente, non s'era saputo niente. Neppure i due carabinieri di
. "Vi sono altri forestieri qui nel castello?" chiese Antonietta colla stessa voce di prima. Eravamo a una trentina di metri dall'approdo. Non risposi
, il giovinetto Prina e io eravamo soli presso al piano. "Sento che la sala è vuota" disse lo Zuane cessando dal suonare. "V'è qualcuno presso di me
cose. Ti ricordi Rosetta? - Altro, che mi ti ricordo! Quell'anno che eravamo dalla zia abbiamo messo fuori dalla finestra il nostro panierino anche noi
Accademia della crusca
