bene che fossero evitati i giochi d'interesse; per lo meno, che fossero evitati i giochi forti. La padrona di casa dovrebbe fissare un massimo. Né ella
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quando si fosse stati presentati, in una delle occasioni suddette, a una signora d'alto rango o che fosse moglie di un'autorità, o un'autorità ella stessa
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ogni colpo che faceva partire, ella gridava: - Viva Sant'Agata! - Se la vedeva davanti, con quel viso bruno e quegli occhi neri, e coi capelli che le
disperazione della mamma. Appena alzato da letto, ella gli lavava la faccia, lo pettinava tra gli strilli e i guizzi dell'insofferente, e poi - come
lontananza, attorno, paurosamente. Cuddu tornava a pensare a sua madre. A quell'ora ella dormiva. Avrebbe dormito anche lui, se fosse rimasto a casa
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di compare Cosimo gli avea messo davanti. Ella intanto lo interrogava. - E come ti sei trovato qui? - Sono venuto con la Squadra. - E i tuoi parenti
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. - Quando vorrà la mamma. - Per ora farai dei servizietti. S' intende, don Pietro - avea risposto comare Concetta. E la mattina dopo ella aveva fatto
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avea regalato al ragazzo un paio di scarpe usate di uno dei suoi figli, che con la semplice risolatura eran tornate quasi nuove. Ella stava però in
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comodamente sorvegliare il lavoro del bambino, mentre ella, lanciata da destra con rapido gesto la spola, la riprendeva da sinistra tra l'apertura dei
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: - Il re è sempre re, e le cose tornano, presto o tardi, come prima! - così ella temeva che i birri, usciti di carcere, non se la prendessero con Cuddu
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di rassicurare la madre di Cuddu. - Se tu me ne fai un'altra, ti storpio! - ella minacciava il figlio. Cuddu però gliela fece la settimana dopo, e
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tabacco da naso; ma le correzioni ella le fece in un modo nuovo, mai veduto, cioè non sul margine del foglio, sibbene sul corpo stesso delle parole errate
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che maggiormente la confortò. Uno le mandò, da Roma - da Roma! - una piccola poesia d'amore, musicata, dedicata a lei. Ella aveva già un certo spirito
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sapeva con precisione il significato. Ella rispose: egli scrisse ancora, ringraziando. Le loro lettere avevano le impronte oleose delle dita della
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ANCHE questa lezione le serví per la scuola della vita; sentí che ella davvero non rassomigliava e non doveva rassomigliare alle ragazze di «buona
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sorvegliare chi lavorava, sapendo che di Santus il mugnaio poteva, con l'aiuto diabolico dell'acquavite, farne quello che voleva, ella penetrava con
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Questa volta la fortuna le arrise compiuta. Ella tentò presso un editore di una certa notorietà, che non solo accettò e pubblicò il romanzo, ma lo
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, ma forse non erano, straordinarie. Erano passati tre giorni da che si trovavano nella vigna, tutti e tre eguali, limpidi, sereni. Ella s'era rimessa a
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rivestiti d'una pelle che sembrava conciata. E lo stipendio glielo serbava il padrone, che lo metteva a frutto: quando ella aveva avuto venti anni ed
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vogliamo lasciarti cosí, zio Elia.» Ella lo chiamava cosí, come si usava con tutti i vecchi servi; ma era la prima volta che egli si sentiva accomunato
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nulla a nessuno: me Io promette? Nulla, mai a nessuno.» Ella stette incerta; poi, piú per curiosità che per altro, disse: «Ve lo prometto.» Fu tutto
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, volevo dirle questo; quando sarò morto, o anche prima se le occorre, quella roba è sua.» Ella avrebbe voluto protestare, dirgli che non voleva una sola di
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una gigantessa. Verso la nonnina Cosima aveva un rimorso. L'ultima volta che era venuta a far visita in casa, ella non le aveva dato il caffè, non
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suo amore e le chiese se voleva sposarlo. Ella rimase stordita: l'uomo non le piaceva, anzi le destava quasi ripugnanza cosí massiccio e carnale
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scontarla con altri guai? Ed ecco arriva la somma, e alla posta le viene pagata in monete d'oro, simili a quelle del tesoro di Elia. Ella le guardava
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grande mazzo di rose rosse, avvolte nella carta velina. Per lei? Proprio per lei: ma non si sapeva da parte di chi. Ella stette a guardarle quasi con
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baleno sanguigno, che piú tardi ella si spiegò col crederlo un affiorare e subito di nuovo sommergersi di vita anteriore rimasta o rinata nel suo
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e silenziosa ella si ritrasse e se ne andò in cucina. Lí si stava forse meglio, sebbene il fumo continuasse a velare l'ambiente. La serva sedeva
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, ma non poteva darle la soddisfazione e il piacere dei quali tutte le donne giovani hanno bisogno. Ed ella non poteva procurarseli fuori del recinto
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lo sa già tracciare, perché lo zio Sebastiano glielo ha insegnato; in modo che ella non va alla prima ma addirittura alla seconda elementare. Il
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. Quando egli veniva a cercare Santus, ella si nascondeva, presa dal terrore che egli potesse rivolgerle un semplice sguardo. Ma non c'era pericolo
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. Ella era vestita in costume; aveva un viso pallido e fine, con due grandi occhi neri sormontati da sopracciglia foltissime, rivelatrici di un
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fretta di essersi voluta sposare; ella rispondeva aspra: litigi violenti scoppiavano fra di loro, seguiti da riconciliazioni che duravano poco, da fughe di
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fatalità che si era annidata nel suo cuore, poiché questo cuore era poi fisicamente e moralmente forte, ella aveva ereditato dal padre e dagli avi
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, di pane, di cacio, di tutte le vivande che si trovavano sulla mensa. Ella arrossí, ma non pronunziò una parola: non aveva mai aperto bocca, del
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dalla sua casa al centro del paese: ella lo sapeva, e lo aspettava alla finestra, ma appena la figura di lui appariva ella si nascondeva. Ma questa
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Ma ella doveva incontrarlo ancora in condizioni piú felici, insperate e quasi favolose. Sopra la piccola città, che era già a seicento metri sul
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decadenza, o meglio di appassimento, un colore umido di autunno, un odore funebre di crisantemi. Ella ha freddo, nell'alta stanza dalla cui finestra si vede
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caso è sempre saggio consiglio che una buona massaia impari e si eserciti a preparare il pane ella stessa. È un’abilità che qualche volta potrà tornarle
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