Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Costituzione - Costituzione della Repubblica Italiana.

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Stato 1 occorrenze
  • 1947
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
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Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.

Legge 7 ottobre 1947, n. 1058 - Norme per la disciplina dell'elettorato attivo e per la tenuta e la revisione annuale delle liste elettorali.

62360
Stato 1 occorrenze
  • 1947
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
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La domanda è sottoscritta dal richiedente. Nel caso che egli non sappia o non sia in grado di sottoscriverla per fisico impedimento, può fare la

Il codice della cortesia italiana

184302
Giuseppe Bortone 9 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
  • UNICT
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dell' ironia, le offese idiote della gelosia, la volgarità del rinfacciare. In una parola, egli saprà parlare alla intelligenza e al cuore di lei; non

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contegno. Giovinetto bene educato è quello che meno ha da imparare nella vita civile; perché egli ha conosciuto in casa le norme della cortesia, e si

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altri, deve sentire il rispetto per se stesso: è ben difficile cogliere in fallo chi abbia sviluppato, educato, vivo questo sentimento: perché egli

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sposa da un fascio di fiori. Egli indossa il vestito di società se la sposa veste di bianco. Si è già raccomandata la massima discrezione nell'invio

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impulsività primitiva, istintiva nel ragazzo. Se egli gentilmente vi ringrazia e vi dice che la parte di dolce che ha avuta gli basta, potete essere

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per il grado d'intelligenza dello scolaro o per le condizioni sociali della famiglia. Egli deve cercare d'aiutare e incoraggiare, non di deprimere

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di circostanza o di gala; per il militare, no; perché egli è, per definizione, sincero e leale : «parola di soldato! »; ed ecco anche, perché, in

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d'ornamento: se un amico ha bisogno, per una cerimonia, del vostro cilindro, nulla di straordinario che egli, per quella circostanza, se ne serva ; ma i

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stendere la mano: può farlo soltanto una persona anziana. In nessun caso una signora stringe la maneoa un vescovo; se egli gliela porge, si china a

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Gambalesta

216035
Luigi Capuana 19 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Tirrena
  • Livorno
  • paraletteratura-ragazzi
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guardare i tre ragazzi che si giocavano alle piastrelle alcuni bottoni di osso bianchi e neri. Ma egli avea la testa a tutt'altro. - I carrettieri di

fasciato stretto stretto alla vita; e, appena egli tentava di voltarsi, una trafittura acuta al fianco destro gli strappava degli ahi! ahi! da far

avevano potuto deformare perché sino a otto anni egli non ne aveva calzate mai. Magro, di carnagione lentiginosa, con certi occhi caprini, sgranati, che

! lietissimo del suo primo grosso guadagno. La mattina dopo, all'alba, Cuddu picchiava alla porta di compare Sidoro. - Bravo! - egli fece. - Sta' attento

, ginocchioni, strofinava col sale le forme del cacio; e Pino, di mano in mano, porgeva al padre quelle da risalare, e rimetteva in fila le altre ch' egli

interminabile, senza che egli riuscisse a capire dove arrivava. E poi, dai discorsi di quei della Squadra, che parlavano di soldati, di fucilate, di

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, quelli della Squadra e i soldati napoletani, dei quali essi parlavano. Egli si sarebbe nascosto dietro un albero, dietro un muro, si sarebbe buttato

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uomini armati s' inoltravano cautamente, per vie traverse, coi fucili pronti, a piccole brigate; ma nessuno sparava. Egli faceva come gli altri, si

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sapesse che cosa volesse significare, Viva Garibaldi! Ah, questo qui egli lo aveva veduto, con la camicia rossa e il ferraiuolo bianco, e n'avea

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figurava che il mare fosse un fiume più grande assai di quello che egli aveva passato su la barcaccia attaccata alla fune. Che fune ci sarebbe voluta qui, da

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febbre e la ferita cominciava a rimarginarsi, egli vedeva attorno al suo letto quattro o cinque persone che lo guardavano con intensa curiosità, che gli

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Si era seduto sur un masso, guardando attorno, stupìto di trovarsi in quel posto che gli pareva lontano miglia e miglia da casa sua, e dove egli era

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si ficcano nella tana - egli spiegò a Cuddu, che si era tirato da parte, temendo che l'animale potesse sfuggir di mano al cacciatore. - Non morde

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, egli disse a Cuddu: - Questo, il più grosso, sarà per tua madre. Su, marcia! Come se con questa parola compare Nunzio gli avesse stroncato le famose

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! Compare Sidoro crollò il capo, sorridendo. Il mercoledì appresso, prima di consegnargli la lettera, egli disse a Cuddu: - Lèvati una scarpa e una

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Sidoro, ed egli vi si piantò davanti da sentinella, col soffione in ispalla, tenendo a distanza i ragazzi. La bandiera già sventolava dalla finestra

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avanti che la povera donna gli avesse potuto gridar dietro: - Dove vai? egli era su la spianata, lontano, ginocchioni o sdraiato bocconi per terra

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egli si era trovato in una via larga e lunga che gli sembrava non finisse più. Gran desolazione anche colà. Case mezze distrutte, facciate crollanti

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volevano sapere quel che egli aveva veduto. - Che hai visto? - Case bruciate, sfondate. E tanti soldati con le camicie rosse. - E Garibaldi com' è

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Cosima

243884
Grazia Deledda 16 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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dell'ignoto musicista non seppe mai l'indirizzo, neppure il nome, e se ne sapeva l'età e il sesso era perché i versi li svelavano; ed egli non scrisse, non

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ricordavano quelli dei gatti selvatici in agguato contro gli uccellini di primo volo. Egli però fu gentile, e nel suo giornale scrisse che la

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. Solo le mani di Elia avevano, a osservarle quando egli non se ne accorgeva, una strana sensibilità: mani scure e nodose, con le falangi coperte di peli

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sterpi e spine, che pareva avessero camminato attraverso interminabili lande per arrivare a quel piccolo rifugio ospitale. Egli stava ad occhi chiusi; ma

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dura come la facciata di una grotta. Al contatto della piccola mano, egli rabbrividí, come per il solletico: i suoi occhi ebbero di nuovo un balenio

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veduto un viso cosí nobilmente triste, accigliato e sereno. «Sono buone» egli disse, tirando su con le dita dell'altra mano le monete, e lasciandole

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donde egli era venuto; pareva che neppure la madre lo sapesse con precisione. E nel sogno confondeva il passato del nonno con quello del vecchio Elia

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quadretti che, scritta con la sua nitida e sobria calligrafia la lettera, egli piega in modo da formare una busta e questa ferma e sigilla con certe piccole

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. Quando egli veniva a cercare Santus, ella si nascondeva, presa dal terrore che egli potesse rivolgerle un semplice sguardo. Ma non c'era pericolo

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casa del signor Antonio e chiese di parlargli. Egli la ricevette nella stanza dove sbrigava i suoi affari, e le domandò benevolmente che cosa desiderava

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d'indulgenza, era come una musica che esprimeva l'inesprimibile. Del resto egli aveva una certa cultura, ed era, in fondo, un poeta. Aveva studiato a Cagliari

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attardarsi con le ragazze. I suoi discorsi le interessavano: per lo piú egli riportava le notizie

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ottenuto, poiché la sua famiglia ne aveva a sufficienza i mezzi, di andare a Roma. Forse anche la lontananza dell'amico fu per Santus dannosa: egli

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proteggerla e tentò, in modo invero molto intelligente ed efficace, ad aiutarla. Egli aveva fatto solo il ginnasio, e sebbene avesse appena ventidue anni

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voleva niente, neppure che egli sospettasse del suo amore per lui. Amore. La parola era finalmente sbocciata, nel cuore e sopra tutto nella coscienza

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scrittoio a prete Ignazio, ma egli non intendeva perdere neppure un minuto per impugnare la penna; e cosí il tavolo fu collocato nella stanza grande, accanto

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La Stampa

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AA. VV. 4 occorrenze

del cuneese. Durante le ricerche del dott. Castelli della Squadra Mobile a Gravere di Susa, egli veniva a conoscenza che nell'ufficio postale del luogo

sono uno che lavora sedici ore al giorno... " . Troppo invidiabile egli dipingeva così la sua condizione a gente che si lamenta proprio di essere

Ministro era stato malmenato, egli ha riesposto: «Nient'affatto. Sono, stato trattato gentilmente. Ne volete la prova? Dopo avere parlato di fronte al

, egli lavorò d'Ingegno nel rappresentare con i ritmi, con la dinamica, con gli accenti e i colori, l'entrare, l'uscire, i gesti, e le sorprese e i timori

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