Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: egli

Numero di risultati: 129 in 3 pagine

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Sull'Oceano

171714
De Amicis, Edmondo 12 occorrenze
  • 1890
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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primo giorno del viaggio egli aveva iniziato una serie di visite regolari al bel sesso emigrante, con delle intenzioni di seduttore, alle quali alludeva

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, egli doveva vivere col pensiero al disopra delle misere passioni degli altri, poichè il suo viso esprimeva una così ferma noncuranza di sè, della vita

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maravigliosa: rivelava un intero sistema di filosofia, che doveva essere antico in lui: egli socchiudeva gli occhi, come un gatto che s'appisola, e

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Ma egli era tanto innamorato che non badava a nulla, e se ne stava fermo al suo posto per dell'ore, con un gomito sul ginocchio e il mento nella mano

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moglie che a intervalli di due mesi, e per così brevi tratti di tempo, che fra loro non era potuta nascere familiarità; di modo che, ad ogni arrivo, egli

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facilitarmi le osservazioni che avrei voluto fare sul Galileo. Prima che s'arrivasse a Gibilterra, gli andai a far visita. Egli stava di casa in coperta

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Quell'animale d'un avvocato, - egli solo, - non guardava nulla; anzi voltava le spalle al tramonto, e non alzava il viso verso il riflesso, come per

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giudizi. Egli parlava con pochissimi. Pareva impacciato con la gente, come tutti quelli che sanno che la loro infelicità è manifesta, e si vergognano o si

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e correvo col pensiero tutti i regni della natura per rintracciar quel segreto, mentre il marinaio gobbo, indifferentissimo egli pure all'America

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marino pregodesse una notte beata. Fui tentato di ripetergli il suo ritornello: - Porcaie a bordo.... Ma egli mi prevenne domandandomi col viso serio

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sua separazione imminente dalla misteriosa creatura che l'amava. Mentre io sorbivo il caffè egli guardava il cielo per il finestrino, mordendosi il

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Mentre egli diceva questo, s'avvicinava il garibaldino, che veniva da prua. Quando mi passò accanto, mi scappò di domandargli: - È stato fra gli

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Saggi di critica d'arte

261873
Cantalamessa, Giulio 20 occorrenze
  • 1890
  • Zanichelli
  • Bologna
  • critica d'arte
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torto. Egli era ingiusto come tutti coloro che, affrettando rapidi i passi, si dilungano molto dai predecessori, sì che, volgendosi indietro e

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egli non adotto la predilezione dei ceffi, non dipinse, a protesta contro gl’ideali, quel che di più rozzamente selvaggio e brutto e nauseoso mostra

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pittorici; e difatti il periodo caravaggesco durò poco. Si narra ch’egli un giorno udisse da Annibale Caracci su per giù questo discorso. “Il Caravaggio

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, che loro ha trasfuso l’anima supremamente nobile del pittore. È questa l’aura conveniente alle figure cui egli dà vita, figure in cui, quanto allo

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, fors’anche men fermo e definitivo nel modellare, egli è, ad ogni modo, più serio e più severo degli umbri del suo tempo, più sicuro nel fissar la

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presagito la distruzione che, quarantasette anni dopo, sarebbe stata fatta della grande opera a cui egli ponea mano, Sante Bentivoglio, corteggiato da tutte

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Procedendo innanzi nell’esercizio, il Francia acquistò più scioltezza e disinvoltura di mano, non mai vera larghezza di stile. Egli è di quelli che

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degli aspetti già cominciava; quindi in lui la descrizione delle cose è minuziosa. Se, ad esempio, un santo vescovo ha un piviale rabescato, egli

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La vita del Francia, a quanto ci è dato conoscere, fu calma. Nessuna scossa troppo forte ne turbò mai l’andamento; nella quiete domestica egli ebbe

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occhiata comprensiva. Egli muore poco più di due anni prima di Raffaello, dopo aver appreso dalla S. Cecilia di essere in ritardo sul movimento generale

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della persona, era riuscito, inframettendosi tra la gente a procacciarsi un buon posto per vedere. Egli avea nel cuore la fiamma sacra dell'arte

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più se non per lui, dedicandogli intera la fervida vitalità del suo ingegno e contribuendo mirabilmente a spargerne la fama. È ben naturale ch’egli non

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Costa, il quale nella maniera ch’egli incominciò a praticare sul cader del secolo XV ebbe appunto queste intonazioni vigorose, queste teste un poco

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Ad ogni modo, il primo periodo di Giacomo Francia è il più corretto. Protraendo la vita fino al 1557, egli passò noncurante, pigro, in mezzo ai

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qualcosa che, secondo il suo giudizio, s’approssima a quegli esemplari in cui egli vede risplendere la somma perfezione? Egli scorda che il suo pregio è

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concetto delle graduazioni di chiaroscuro; gli abiti sono tinte intere che spesso mal si accordano, e lo sparire delle velature, che egli ponea sopra

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influenze raffaellesche; ma qui egli è devoto ai ferraresi del suo tempo, quanto allo stile; quanto ad alcuni pensieri nell’atteggiare i soldati

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guscio, giacchè non abbiamo memoria ch’egli andasse mai a Padova, a Venezia, a Roma, a Milano, dovè sentirsi pungere nell’animo quell'amara verità per cui

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Pace in S. Petronio, ov’egli dipinse storie della vita di Cristo e della Madonna in concorrenza con Girolamo Marchesi, detto il Cotignola, con

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. Paolo e S. Benedetto nella pinacoteca, egli purtroppo fa l’effetto di un ingegno assiderato in una convenzione, la quale gli s’infiacchisce, gli degenera

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Il vero re dei cucinieri

296923
Belloni, Georges 1 occorrenze

-poey, il Souchong, l’Orange pekoe, il Congo, ecc., l’Hison è il ricercato dei verdi; egli proviene dalla prima mietitura; il suo sapore è un pochino

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XVII Legislatura – Tornata del 17 dicembre 1890

548832
Biancheri 17 occorrenze
  • 1890
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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era rovinosa per il paese. Invero egli ne dava il cattivo esempio; ma di questi predicatori

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deputato, chiedeva continuamente di conoscere i patti di queste alleanze. Noi, ora, lo chiediamo a nostra volta, perchè per essere egli salito al potere, la

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intendere la libertà in un senso molto curioso. Io domando piuttosto al presidente del Consiglio: se questa teocrazia egli la vuole davvero combattere

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di porre al paese nettamente la questione: o con le istituzioni, o contro. Io non so se egli abbia fatto bene o male a porre così grave questione

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Capisco che egli si fa davvero grande elettore del Senato, con una infornata di 88 senatori, ma a me non pare certo regolare questo metodo, e non lo

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audacemente. Ma l'onorevole presidente del Consiglio, quando ha dettato il discorso della Corona, giacche per la finzione costituzionale, egli n'è il

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a nome di questa minoranza, se pure questo Parlamento non voglia violare la legge che egli stesso si è fatta.

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Crispi presidente del Consiglio. Ringrazio il relatore della risposta al discorso della Corona, pel modo come egli lo ha interpretato. E la Camera

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Imbriani. Ma egli tace!

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Imbriani. Ella interpreta col suo animo l'animo del signor ministro. Io accetto la sua interpretazione; ma egli tace!

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presidente. Non attribuisca all'onorevole ministro ciò che non era nelle sue intenzioni. Egli ha parlato di gazzettieri, e non ha mai parlato con

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innanzi, mentre egli usciva dalle istituzioni rinnegando il diritto italico; noi no, perdio!

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diritto, anzi il dovere, di chiedergli conto di ciò che ha detto a Firenze e di ciò che ha detto a Torino, perchè egli risponde di ogni suo atto innanzi

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Imbriani. Egli la usi verso gli altri.

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egli prenderà i fatti nella più seria considerazione, per tatti i provvedimenti dei quali si palesasse la necessità.

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Boselli ministro dell'istruzione pubblica. A nome del ministro della guerra dichiaro che egli è disposto a rispondere domani in principio di seduta

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Zanardelli ministro di grazia e giustizia. Io prego l'onorevole Imbriani di voler ritirare la sua interpellanza perchè credo che se egli stesso vi

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