Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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La prova dei fatti. I cattolici nell'evoluzione sociale

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

la reazione, ecco il regresso che cammina, che corre... avanti sulle rotaie della prima ferrovia trentina, pensata, costruita da trentini, con denari

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

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Toniolo, Giuseppe 8 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
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mediocri e i piccoli le cooperative di produzione e i banchi popolari. Ecco il bisogno della carità diffusiva.

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capitali delle generazioni. Ecco perché il terreno agrario si confonde colla storia di un popolo, che vi lascia impresse le orme della sua civiltà.

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lavoro di cucito, di calzature, di carpentiere in un'altra casa con materie e stromenti altrui, verso mantenimento e mercede: ecco il lavoratore. Questi

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3. Tale sistema suppone per condizione (ecco il nesso colla classe professionale) l'intervento di cause economiche tali da generare un ceto di

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affari, si svolsero nelle società in nome collettivo, in accomandita, e per azioni dei giorni nostri. Ecco la fioritura rigogliosa di imprese, che in

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, andrebbe perduto. Ecco la funzione conservatrice;

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delle vele dei bastimenti; e la potenza naturale di una cascata mercé la ruota a schiaffo o la turbina che la raccoglie. Ecco la funzione effettrice;

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per le intemperie, coll'accumulare la materia prima nei magazzini e cosi premunirsi contro le sospensioni per crisi del mercato? Ecco la funzione

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LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE

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Gozzano, Guido 6 occorrenze

vecchietta fece un segno imperioso con la mano destra: ed ecco la briciola crescere, crescere, prendere la forma d'un passero, d'un colombo, d'un pollo, d'un

terra e mormorò: - Camicia della trisavola, vorrei un pollo arrosto! Ed ecco disegnarsi a poco a poco l'ombra di un pollo, leggiera dapprima e

l'impresa. Si propose al banditore, e dopo aver lavorato tutto un mattino si sedette ai piedi del castagno centenario, sbocconcellando il suo pane. Ed ecco

proclamava di diritto sposo di Biancabella. Ma Sansonetto calò la visiera e, fra lo stupore generale, scese in lizza. Ed ecco che al primo colpo di

rallentò il passo, premendosi lo scapolare sul petto, con le due mani. Ed ecco apparire fra gli alberi il crocevia spazioso, illuminato dalla luna piena

banchetto di cinquecento coperti, tale da sbalordire il Re, la Corte, gli Ambasciatori, tale da confondere tutti i cuochi della terra! Ed ecco

Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

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Perodi, Emma 5 occorrenze

all'amico e si angustiava, ecco che giungono le due colombe bianche col collarino nero, una da levante e l'altra da ponente, e vanno a posarsi su un ramo

veder la madre e le sorelle, disse : - Signor Cavaliere, ecco che giunge mia madre con le mie sorelle. Io me ne vado, faccia lei ! - E infatti, sparì

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parente ? Ecco qui, la nostra Angelina, non per vantarmi, era la ragazza più ricca di tutto il rione, e ora ha appena la camicia ! Chi se la piglierà così

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come ghiri. Si mette a letto e finge di dormire anche lei. Di lì a un poco ecco che sente fare alla porta : - Bum ! Bum ! Bum ! - Le donne si svegliano

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glielo avrebbe volentieri conficcato nel cuore. Torna a Messina e quando la figlia gli compare davanti, le dice : - Tieni, ecco che cosa ti manda il Re

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I CORSARI DELLE BERMUDE

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Salgari, Emilio 15 occorrenze

, sono più che certo che con dieci sole bordate ridurranno al silenzio tutte le batterie del forte. Ah! Ecco il signor Però Paga! Il cantiniere, era

. che vi faranno stupire. Ci chiamano teste dure; ma quanto cervello abbiamo! - Ne sono ormai convinto - rispose sir William. - Ecco una frase che mi

di quando in quando subiva scosse. - Viene, viene, miss! Sale come un gabbiano. Sfido io! È il vento dell'amore che lo spinge. Ecco un vento che manca

benissimo un doppio peso. - Mettimi Mary sulle spalle, ed aiutami ad attraversare il davanzale. - Ecco fatto, comandante. Il Corsaro e Mary si

la fregata aveva cominciato a far tuonare i suoi pezzi. I ridotti e i bastioni della città non tardarono ad imitare le navi. - Ecco un magnifico

l'Atlantico rumoreggiava sinistramente, ed il vento sibilava mentre grosse nuvole si addensavano in cielo. - Ecco una bella notte! - disse il Corsaro, mentre

mastro Taverna. - Che cos'è? - Anche questo l'ha comperato tuo padre? - Sì, mio gentleman. - Ecco, tuo padre in certi momenti doveva essere un gran

colazione. - Ecco fatto, mio comandante, - disse il bretone, lasciando il braccio della cameriera. - Come vedete, quando i corsari vogliono, riescono

americani dietro le impagliettature insieme con due dozzine di scelti fucilieri. - Ecco il momento di scaldarci un po' e di dare una mano ai nostri amici

massacra la mia gente! Ecco il buon momento per passare a colpi di bordate. Imboccò di nuovo il portavoce e gridò con voce tonante: - Non vi trattengo più

, dove il Corsaro attendeva in preda ad una viva impazienza.. - Ecco il pilota che gli americani hanno mandato - disse Testa di Pietra. Sir William gli

giunca che ci segue: ecco lo scoglio. Bah! l'affonderemo. - Coi suoi cento quintali di polveri? - esclamò il bretone, allargando gli occhi. - Sapete

Taverna - disse Testa di Pietra. - Ecco un bel consiglio. - Infatti avete ragione. - Ma non cominciare da noi. I consigli si pagano sempre, specialmente

ventina di metri e tutta traforata da ferritoie e da cannoniere. - Ecco il castello d'Oxford! - disse Testa di Pietra fermandosi. - Dobbiamo attaccarlo

esclama: - Il comandante della Tuonante, avete detto? - Ecco qui, signor mio, il baronetto sir William Mac Lellan, - rispose il mastro indicandogli il

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