I. Oggi è un anno, e nella sagrestia di S. Giorgio, dietro l'impulso del Comitato Interparrocchiale di questa città, si adunavano diciotto operai non
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, educati nella religione e nella virtù,
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ricorrenza adunque della fondazione della Sezione, e la inaugurazione di questa Compagnia di fanciulli stasera si celebra e voi che onorate di vostra
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II. Signori, l'indifferenza religiosa è la piaga della nostra Sicilia; forse per tradizione di tempi, nei quali non alla lotta per la fede degli avi
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Sì, scuotere quest'inerti: perché l'indifferenza ha tra noi profonde radici; perché l'indifferenza è un male che non mostra il brutto suo aspetto e
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sia sol buono a lamentarsi dei tempi. I tempi siamo noi, o Signori; se siamo buoni, buoni saranno i tempi; e se cattivi e indifferenti al male
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Quale pietà invero, quale religione può essere in questi spiriti morti, ai quali i mali presenti, le catastrofi avvenire non fanno orrore, e si
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III. Ai nostri giorni non vi è più l'antica aristocrazia: essa mancò al mandato datole dalla Provvidenza, e le maledizioni piovvero sul suo capo. E a
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La borghesia, cresciuta sui ruderi delle antiche istituzioni, coi suoi delitti, coi suoi inganni, coll'avere sfruttato le nazioni, si è resa esosa
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Guardiamo piuttosto le vive forze che ci rimangono, esaminiamole bene e facciamo conto di quelle.
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tuttora conserva il doppio carattere d'irreligiosità e d'egoismo. Già ho tolto dalla statistica gl'indifferenti
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Che si speri da costoro, o Signori, è vaneggiamento, è sogno. Lasciamo che i morti seppelliscano i morti. Se vengono, che siano i benvenuti; se ci
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Però, o Signori, è necessario che vi manifesti una mia idea: io credo sia vano far conto per l'opera nostra del cattolico indifferente, colla
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Però questo compito non è dell'aristocrazia che è sparita, non della borghesia che lo ha demeritato, ma del popolo. Forza latente il popolo, a cui fu
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IV. Lo scopo dei nostri Comitati e delle nostre Sezioni, voi lo sapete, o Signori, è fare ridestare nelle famiglie e nella società lo spirito
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Devo togliere gran parte della presente studentesca, imbevuta dei principi del liberalismo che muore. E mi resta un pugno di buoni cattolici borghesi
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Il popolo, o Signori, è con noi, e sente che la sola religione lo salverà; poiché, quantunque poeta, è insieme logico, e vede che il liberale lo ha
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Questo elemento adunque bisogna istruire ed educare. Istruirlo nella religione, che benché senta non la conosce appieno, e non è in grado di poter
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Lungo è il cammino e lontana la meta, non c'illudiamo; e mal si appone chi crede fabbricare in un giorno un nuovo edilizio sociale. Ma quanto la
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L'uomo è anima e corpo; e se per l'anima aspira a quel cielo che i liberali han cercato chiudere ai cuori dei popoli, pel corpo ha bisogno della
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La religione adunque non stia come sequestrata in Chiesa, ma come salvò la famiglia e la società nelle monarchie pagane, salvi ora la famiglia e la
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è il peggior consigliere che spesso fa mettere in non cale onestà e religione. Egli ebrei, gli usurai, i faccendieri delle banche ne usano e ne
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questa intolleranza liberale va producendo la riscossa del popolo che si è diviso in due forti schiere, cattolici e socialisti. Gli uni, i cattolici
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anni più teneri ripetere con Lamartine: « Nulla avvi di più schifoso e di più empio di un potere civile che si colloca tra Dio e l'anima di un popolo
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Ah! se i cattolici fossero stati uniti in associazioni e avessero avuto cura della gioventù, che con cinismo o incoscienza ha dato in mano ai
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VI. Sì, o Signori, le generazioni nascenti. Da poco tempo ridestati dalla inerzia di quasi mezzo secolo non troviamo che rovine, e bisogna cominciare
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Posero invece del prete maestri atei e massoni; diedero in mano ai giovanetti libri cattivi e giornali pessimi. Han fatto della scuola la politica
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L'avvenire è nostro, ma quante volte si svolgerà lo sguardo alla gioventù; l'avvenire è nostro, ma quante volte si avrà a cuore l'educazione del
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Signori, mi si schianta il cuore: è un fatto ormai innegabile che la Massoneria cerca i giovani per accrescere le proprie fila: e i nostri giovani
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Giovanetto napolitano nella prima metà di questo secolo Nunzio Sulprizio visse oscuro in un'officina di fabbro ferraio, dileggiato dai compagni e dal
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VII. Da queste considerazioni costretto, un plauso si solleva dal mio cuore a questa Sezione Operai S. Giuseppe. È un anno che è sorta, e tra
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Volgete, o Signori, lo sguardo a Trento; la città del Concilio che sfolgorò Martin Lutero, è ora la città del Congresso che sfolgora la Massoneria
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Erta adunque è la via, mancano i mezzi, molti sono gl'indifferenti e i Nicodemi che cercano Gesù di notte; ad ogni opera che imprendiamo ci
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Tempo verrà, non è profezia quella che faccio, ma argomento certo, dedotto dall'esempio delle generose città d'Italia, che anche Caltagirone, se lo
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Società perfida, tenta paganizzare il mondo e tirarlo all'empio culto di Satana, la Massoneria, arrivata all'auge della sua potenza, sarà il colosso
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Il Papa ha parlato, e per lui Dio; conosciamo la volontà del Signore; coraggiosi per la religione e per la patria impugniamo la Croce al grido: Dio
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