Lontani suoni di cornamuse e corni che si appressano. Voci di Pastori, Donne e Cacciatori, che scendono dai monti e s’incontrano sulla scena.
(Aroldo è tratto altrove da Briano; Mina siede tramortita, e cade la tela.)
Montanari e Donne da varie parti, poi Egberto, Mina, e due Barcajuoli.
Briano e Aroldo in eguale costume di Solitarii compariscono da una vetta a destra, e scendono avviandosi alla casa.
Dame, Cavalieri, s’incontrano e si dirigono a diverse parti. Per un istante non li si vedrà che nel fondo; poi Godvino e Briano.
È notte: la luna, che si sarà alzata durante la preghiera, viene coperta da grosse nubi; il vento impetuoso soffia e sconvolge il lago.
Egberto e Godvino.
Aroldo, Mina e Briano.
Egberto e Mina.
Aroldo e Mina.
Detta e Godvino.
Antico cimitero del castello di Kenth. Nel centro è una croce con gradini; a destra la porta d’un tempio internamente illuminato, a cui si ascende
(Il popolo, che è nel cortile della cittadella e dietro i soldati, s’inginocchia e prega. Guido e Batilde fra’ soldati si dirigono verso la gradinata
Cavalieri, e dame, con maschera e senza, che vanno e vengono cantando il seguente
Carlo, Roberto, soldati e vassalli. Poi Arturo e Raoul.
(Guido, scortato da guardie, s’avvicina a Batilde e s’avanza con lei, mentre Arrigo s’allontana e mostrando l’ordine di cui è munito accenna a
(Quattro soldati discendono i gradini e vengono a prendere Guido e Batilde.)
Arrigo viene da dritta; è seguito da Guido e Batilde entrambi mascherati.
Guido, Batilde, Manfredo e tutti i giovani del villaggio. Al tumulto succede il silenzio e l’avvilimento. Renato e tutto il coro collocati in cerchio
Carlo, Roberto e parecchi soldati han recata una tavola avanti la porta della caserma, vi si siedono intorno e bevono. Vassalli d’ambo i sessi
(Arrigo si toglie con impeto dalle sue braccia e fugge a sinistra. Ariberto lo segue collo sguardo e con atto di dolore si allontana. La scena cambia
(Dall’alto della gradinata e da ogni parte accorrono i vassalli, uomini e donne, con torce accese)
Il teatro rappresenta una ridente valle sulla riva della Loira; a dritta colline fiorite e sparse di cedri e aranci, a sinistra case campestri; in
Batilde vestita a lutto, appoggiandosi al braccio di una Dama di sua confidenza, Fioretta e seguita da Renato, traversa la piazza venendo da sinistra
(A dritta parecchi soldati si sono avvicinati a Batilde. Guido e Manfredo han messo mano alle spade per difenderla; la zuffa è per accendersi.)
(A un gesto di Ariberto vengon trascinati via Guido, Batilde e i loro amici. Arrigo vuol correre appresso a loro, Ariberto lo trattiene: Guido e
(I vassalli sono per avventarsi contro gli uomini d’arme avvinazzati; un uomo comparisce d’un tratto sulla scalinata del palazzo del barone: è solo e
(Ariberto getta uno sguardo con calma sulla turba e fa un gesto imperativo; fugge ognuno lasciando deserta la piazza, non restando in scena che
(Scendono a terra e vanno ad incontrare il Doge, che seguito dai Senatori, da Paolo, Pietro e dalla sua corte viene dala scalea, e va a prender posto
Di fronte è il porto con legni pavesati. Più lontano a destra veggonsi colline con castelli e palazzi. A destra e sinistra, ricchi fabbricati
Nel fondo la chiesa di San Lorenzo, che verrà poi illuminata internamente. A destra dello Spettatore è il palazzo dei Fieschi in marmo, con portone e
Detti e Gabriele ch’entra con pugnale sguainato, seguito da Fesco e da alcuni Servi.
All’alzar della tela la piazza è innondata da popolo d’ogni ordine che lietamente vi si aggira, portando bandiere, palme, verdi rami, e cantando il
(Esclamazione generale: lenti e gravi tocchi di campana; Fiesco e i Senatori s’inginocchiano; cade la tela.)
(Al suono di lugubre marcia Donne in lutto e Domestici escono dal palazzo, attraversano la Scena e spariscono.)
(Il Doge seduto, compariscono Prigioni e Donne africane, che formano gruppi e danze di carattere, mentre si canta:)
Doge e Gabriele nascosto.
Paolo e Pietro.
Questo lavoro (1) intorno alla filosofia d' Aristotele nacque tra le mani dell' Autore senza un disegno premeditato, e quasi contro la sua intenzione
doppio e contrario sentimento: da una parte, l' ammirazione della potenza, vastità e sottilità grandissima di quell' ingegno; dall' altra, uno stupore
La Metodica è una parte della Logica; e quando ella si prende in tutta la sua generalità, si può dire che sia la Logica stessa; conciossiachè niente
dire, fa capolino un neologismo, e quantunque l'Accademia, gli faccia il viso dell' arme, esso viene accettato a braccia aperte dal buon senso
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Avea nome Temistocle. Quand'io lo conobbi la prima volta correva rigido il Gennajo del milleottocento e tanti; ed ei se ne stava sdrajato sopra un
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La tendenza a generalizzare è innata nell'uomo. Ne sia prova l'inclinazione che abbiamo tutti, piú o meno, a cercare paragoni. E che cos'è un
parti del corpo umano di cera: grucce, archibusi e pistole, scoppiate innocuamente fra le mani di chi le portava; e coltelli ivi deposti da tali che
Della cattiveria umana non me ne sono mai molto meravigliato, neppur da giovane. Ma mi sono invece meravigliato da giovane e seguito tuttavia a
disegno l'innestarvi storielle inventate: volere io invece esporre fatti veri e reali nella loro naturale e spesso incompleta ingenuità, senza punto
Quando si principia a invecchiare, ricordarsi e raccontare diverte. Vorrei dunque divertirmi qualche mezz'ora - non avendo di meglio mentre cresce il
Da un pezzetto s'è lasciato dormire il sor Checco Tozzi. Che ne dice, signor lettore, lo vogliamo destare?... Ma a quest'interrogazione il lettore
, ma perché ho fatte permanenze di mesi e mesi, e perché ero divenuto talmente intimo colle persone di casa da essere considerato e potermi senza