Sapendo la presenza in Roma di don Romolo Murri e conoscendo — ne abbiamo anche informato largamente i no stri lettori — le molte questioni ed
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Il primo punto sul quale abbiamo interrogato don Murri riguardava il suo ultimo articolo pubblicato dal Rinnovamento, intorno a un libro del Nitti
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E mi licenziai, dopo ciò, da don Murri, ringraziandolo; e pensavo, andandomene, che queste vedute così alte e serene meriterebbero di esser meglio
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Rizzavano il palcoscenico nello stanzone dove altre volte don Carmelo aveva ottenuto grandi successi coi suoi burattini. In quella graziosa cittadina
di feltro grigio e il tamburo su la pancia, - e della moglie di don Carmelo in maglia e veste corta, suonando la tromba - non riuscivano in certi
Il giorno appresso don Carmelo prese a dargli le prime lezioni del mestiere. - Sta' attento: guarda come faccio io. Questi sono i fili delle mani
era rimasto un pezzo a divertirsi dell'inattesa rappresentazione. - Bravo, bravo, don Calogero! - Il signor Decano non lo chiamava Cardello, ma col nome
cosa vuoi dire? - No; si dice così. - T'insegnerà a leggere don Carmelo, mio marito. Così apprenderai le parti - Chi sa se son bono? - Ci vuol poco. E
, moltiplicazione, divisione, sottrazione! - Che mestiere esercitate? - Ho fatto ... il servitore finora, due anni. Prima, ero giovane di don Carmelo il
se il Pretore, invece di sequestrare tutti i burattini di don Carmelo, li avesse lasciati in mano di lui, gli sarebbe bastato l'animo di continuare a
Quando si dice il destino! Era proprio vero: ognuno ha il suo destino! ... Se don Carmelo non avesse ammazzato la povera donna Lia - la rivedeva come in
terra; e ripetevano insieme sottovoce: - Uh! Il Drago! Il Drago! Don Paolo Drago - drago di nome e di fatto, diceva la gente - arrivato davanti a loro
si mosse e non rispose. - Che sta a guardare, dico? Vada pei fatti suoi. - La don- na non si mosse e non rispose. Indispettito, si accostò