avuto un colpo..." Giovanna si alzò e impugnò la sua spada per la punta, come una clava. "Bene," dichiarò in tono risoluto "il colpo ve lo do io, in
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regalo. Venticinque lire un topoi - esclamò la Letizia congiungendo le mani e pensando, certo, che in cantina ce n' erano a bizzeffe. - Vi do quaranta lire
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: — Adesso gliela do io una lezione alle farfallette che vi hanno fatto tanto soffrire! — E cominciò a lanciare sulle loro spalle vampate di calore. — Oh
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più restar chiusi! Ve la do io! Erano parole! Il professor Raz aveva il viso severo e il cuore buono. — Puoi sedere! — disse all'interrogato e cominciò
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do la mia parola d'onore che morirò! La portinaia introdusse la testa. — Signora, il medico! II medico entrò e tutti lo salutarono con riverenza. Era
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— rispose il professore —. Domani resterete in classe fino alle due. Ve lo do io lo stucco! Ed ora via, filate! — Ossequi! — dissero in coro e si mossero
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tram per andare a casa. Ti do i soldi. Mise la mano in tasca. Ma il presidente non aveva che sette soldi. Nella sua tasca non c'erano che sette soldi di
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vado. Non mi vedrete più. Ma ti do la mia parola di non essere venuto qui perchè le Camicie Rosse mi abbiano preso in odio. Il motivo è un altro. — E
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metodo? Io ne son persuaso per modo dall'esperienza., che a quanti giovani mi chiedon consiglio, do questo consiglio: - Studiate a mente. Una pagina di
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tant'altre parole per dir la stessa cosa! Adagio un po'. Se tu dici a. un bambino, per ischerzo: - Bada che ti do una manata o uno scapaccione
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posso fare un elenco compiuto, che sarebbe troppo lungo; ma ti do qualche esempio in un dialogo nel quale un Tizio mi racconta una sua avventura, ed
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sai ti dò un pugno. - Prova! - disse con ardore Sergio pur sapendo che Cherubino era molto più forte di lui. Cherubino lo guardò bene, poi disse
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figli morti sul palco, nelle prigioni, in esilio..... lo... dò il mio nome alla Giovine Italia, associazione di uomini credenti nella stessa fede, e
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dello spessore di tre millimetri, lunga tre metri ed alta due. E dov'è andata a finire questa parete? Vo...glio an...da...re a fon...do del...la que
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vada male! Eccoti i portafortuna! - Lasci stare, Segantino! Io non sono superstizioso e agli amuleti - non ci tengo. Però il soldino lo prendo e lo dò a
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, — ed è buona, tanto buona che meraviglia. Non parla mai e lavora sempre ed ogni volta che le do un soldo d'oro, lo mette da parte nella sua sacca. — Oh
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, una manata di frutta, il ragazzo si metteva a sgambettare, a girare su un piede, a far salti a ogni boccone, quasi do- vesse agevolare con quei
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povera donna. Gliene fai di tutti i colori; vuol dire che non le vuoi bene. - Le voglio bene. I danari che guadagno li do tutti a lei. - Figuriamoci
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si stringe al suo collo e le susurra: - Lo do a Lucrezia. È così povera! Un po' di acqua zuccherata le tiene il posto del caffè, e lo zucchero è
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Gaetana Agnesi 192 XII. Diamante Faini 200 XIII. Camilla Fenaroli 206 XIV. Giulia Baitelli 211 XV. Clarice do' Medici 217 XVI. Maria Pellegrina
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stesso, se qui, più brevemente che posso, e a modo di onesto passatempo, do un piccol cenno di bizzarrìe sì fatte, e de' loro scrittori principali
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della vita beata. Passati di poco i 50 anni, and� a Roma, patria do'suoi antenati; e qui morì nel 1547. Le poesie di questa gran donna dicono i letterati
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, Il pesce senza fiele. Gli do tempo tre anni. Se no, non mi può avere. - Il Reuccio partì alla ricerca del gallo d'oro, che si trovava in certi
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— Se ci si combina, lo prendo. — Ve lo do per un soldo. — Il cenciaiuolo le tolse il bimbo di braccio e le mise in mano un soldo bucato. A quella
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fortuna. - Quando i figliuoli lo videro tornare senza il fratellino, si misero a strillare. — Zitti! ecco del pane e del formaggio. — Ma Ranocchino do v' è
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nottata, avean le pance che gli scoppiavano e che metà eran già morti di ripienezza, il Re rimase! — Qui c' è un mistero! bisogna scoprirlo. Vi do
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essere marito e moglie. Dunque, facciamo così: il fuso lo tengo io, e quando torna tua madre, glielo do. - No, per carità! - esclamò la ragazza. - Non
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- Chiedete quel che volete e ve lo do, - gli disse. - Non voglio nulla, Maestà, - rispose il finto medico. - Voglio soltanto l'anello col sigillo che
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, dammela! - Ma tu non sei fratello mio! - rispose l'altro. - Se tu fossi mio fratello te la darei, a te non te la do. Tu sei figlio di un'altra madre
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È in costume da bagno. Sul petto non ha nemmeno una puntura di zanzara. — Dài, Ottavio, si fa un po' di stile libero? Due giri del lago, ti do mezzo
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a un olandese grosso, che gli altri chiamano «Professor» e gli fa: — Do you speak english? Il professore si rischiara tutto e attacca a parlare in
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, Anselmo, guarda che diretto, osserva come raddoppio, ammira che schivate, nota il movimento delle gambe. Domani farai una corsa a Milano, ti do l'indirizzo
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. — Perché non manda me a Orta, invece? — sorride il barone. — Le do la mia parola d'onore che vado, mi esibisco e torno. Vado a nuoto, se vuole. I due uomini
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