— Non ne dubito — disse Hollamby Druce. Tuttavia essi sono stati designati di ufficio e non posso quindi dar loro nessun ordine.
Intanto si riassumevano nuove testimonianze. Prima di tutte quelle della signora Maria Mairani moglie al Bono. Essa disse: Appena l'avv. Bono apparve
—Non è vero? — disse Hollamby Druce.— Gli ingenui potrebbero credere allo scherzo di un burlone. Mi sono informato, e questa lettera anonima deve
anche venir non dal lato della villa; il teste Bruzzo riconfermò le sue dichiarazioni; il Colla ancora disse che la voce invocante soccorso pareva quella
Furono contestate le gravi risultanze di questa perizia al Bono il quale se ne mostrò sorpreso. Disse che nel viale non si trovarono traccie della
carabinieri. Disse di non temere nessun confronto. Ma poiché la Sezione di accusa voleva che quasi si ricostruisse plasticamente la scena culminante del
«La riunione — racconta il giornale sopracitato — assunse allora un vero carattere esterno. Enrico Bernstein disse che egli aveva per conto suo
più volte interrogato, disse in un'ultima sua escussione che il giorno dopo il fatto l'avv. Bono lo supplicò ancora di andare a chiamare i carabinieri
Il teste Oliva Gio. Batta disse che ebbe impressione del contegno di padre Modesto a poi suppose che il Bono mandando le chiavi della villa al Bruzzo
regolamento, che non era applicabile al caso attuale, perché il bilancio può essere legalmente prorogato. Disse inoltre che i democratici rompevano ogni
testimonio disse che, per tema di aggressioni, la sera antecedente portava un'arma. È vero che non ha mai spiegata che arma fosse: è vero che negò che
in un senso o nell'altro, dovute alla storia delle idee filosofiche e della cultura. Chi disse al Cristo
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figurazioni sempre nuove, in tutte le pagine del Vangelo, che ebbero la conferma suprema, dichiarata dal Cristo medesimo, che disse di porre l'anima sua per
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Durante la recente discussione del bilancio di agricoltura, industria e commercio, di quel bilancio cioè che, come disse l'onorevole Castellino
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, formandoci dell'azione dello Stato un concetto diverso da quello che attribuisce ad alcune popolazioni, dominate, come egli disse, dalla statolatria. Lo
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L'onorevole Giolitti, al Senato, parlando su questo disegno di legge, in risposta all'onorevole Arcoleo, disse testualmente così: «L'onorevole
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specialmente alla censura perchè non si dava alla quarta sezione il ricorso in merito avverso il decreto di scioglimento, disse sottovoce: lascia andare
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«Vi è un'altra considerazione (disse allora il presidente del Consiglio) secondaria, in quanto che, più che importanza reale, ha solo apparenza per
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In Senato si disse: perchè non aboliamo il ricorso al Re? E veramente, a rigor di logica e secondo l'avviso di tutti gli studiosi di diritto pubblico
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Quale è dunque il problema più grave, che si impone oggi agli Stati parlamentari? Lo disse anche il Minghetti in un lavoro, che tutti ricordano
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di potere, si possa ricorrere alla Corte di cassazione, evidentemente (disse bene l'Auriti, e con lui la Corte di cassazione di Roma) rendereste
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schiavo. Allora si disse: che cosa ne sarà delle sentenze di questo pretore schiavo? Ma il senno romano, che era senno molto pratico, mantenne ferme le
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pel primo il silenzio. - Possiamo esserci ingannati, - disse. - Se qualche sacerdote fosse entrato, a quest'ora avrebbe dato l'allarme. Che cosa dici
le costole. - Avrei preferito che si fosse rotto il collo, - disse Yanez. - Sono tornati quei bricconi che mi hanno accompagnato alla caccia? - Sì
non già un hu-ab. Le è andato male il colpo su qualche nilgò o su qualche bufalo, ne sono sicuro. - Allora verrà a cercarci, - disse Sandokan. - Sì
li avevano subito avvertiti che dovevano pagare prima la pigione con palle di piombo. - Orsù, - disse Sandokan. - Cerchiamo di sloggiare gli
veleno, - disse. Il rajah era diventato livido. I suoi occhi ardenti come carboni, si fissarono ora sugli uni ed ora sugli altri dignitari che
. - Gli inglesi! Sempre quei cani, quei nemici ostinati della nostra razza! Oh sahib! - Lascia stare quella gente e veniamo al mio affare, - disse Sandokan
straordinario del mio re, - disse il ministro, prendendo il manilla. Yanez gli porse uno zolfanello, accese anche il proprio sigaro, gettò in aria tre o
ripeté più la scarica. Khampur si avanzò verso Sandokan, che riconosceva ormai come il capo della spedizione, e dopo essere sceso da cavallo gli disse
male, - disse il ministro. - Noi non sappiamo ancora chi sia, ed il rajah desidera che si usi la più grande prudenza. - Non temere, signore - rispose
muovergli incontro, chiedendogli premurosamente che cosa desiderasse. - Io so, - disse il fakiro, - che una persona ha gettato su questa casa una cattiva
perché sahib? Le barche approdano sovente all'isolotto, - disse l'indiano. - Andiamo allora. - Avrei però desiderato meglio che nessuno ci vedesse a
avventura notturna. - E di menare possibilmente le mani, è vero, fratellino? - disse Yanez. - Sì, se si può, - rispose la Tigre della Malesia. - Le mie
. - Siamo stati sorpresi e vinti, - disse a Yanez, coi denti stretti. Il portoghese non rispose: pareva che pensasse intensamente. Ad un tratto si volse
quel briccone, ed è qui che forse si trova Surama! - esclamò Sandokan. - Vuoi che prendiamo questa casa d'assalto? I tuoi malesi sono pronti - disse
inquietudini sono cresciute. Si direbbe che io prevedo qualche tradimento. - Può essere anche un falso allarme, amico, - disse Tremal-Naik. - Taci
scioglierti meglio la lingua, - disse. - Se vuoi il resto devi dirmi tutto. Per conto di chi hai lavorato? - Pel favorito del rajah - rispose Tantia che
- disse Bindar. - Che cosa vuoi dire? - Che sotto la pianta furono trovate delle corde strappate, - rispose l'indiano. - E vuoi concludere? - Che si
proviene? Eppure io non vedo alcun fiore qui. - In quel momento entravano i servi, le serve ed i quattro malesi gridando e piangendo. - Silenzio, - disse
tenuta e di eunuchi che indossavano dei costumi sfarzosi e molto appariscenti. - Yanez, - disse Sandokan, fermandolo nel momento in cui stava per
, dopo aver bussato replicatamente entrò accompagnato da un ufficiale del rajah. - Mylord, - disse il maggiordomo, mentre l'ufficiale faceva un grande
ascoltare ciò che doveva dire il loro principe. - Ascoltami, - disse il rajah. - Io ascoltarti, Altezza, - disse Yanez avvicinandosi. - Tu mi hai
, che faceva doppiamente risaltare la bruna bellezza della giovane assamese. - Chiudi bene la porta, - le disse subito Sandokan sotto-voce. - Nessuno deve
battitori, armati solamente di picche e quasi nudi, onde essere più lesti a fuggire dopo aver stanata la belva. - Siamo pronti, sahib - disse il
ancora sorto, però le tenebre cominciavano a diradarsi. L'alba non doveva essere lontana. - Cerchiamo di raggiungere subito la riva, - disse. - Prima
semplice rupia, gli indiani della guardia si erano rimirati l'un l'altro con profondo stupore. - Mylord - disse il capo, confuso - è proprio vero
volgendosi verso i due malesi che gli stavano inginocchiati ai fianchi, spiando gli ultimi sussulti del pachiderma, disse a loro: - Non perdete di vista
gettarono via materassini e tende, che avevano già preso fuoco. - Non credevo di avere tanta fortuna, - disse Sandokan che appariva di buon umore. - Se
venire scorto e fucilato. - Amico, tu tieni nelle tue mani la sorte di tutti, - disse Sandokan con voce grave. - Parti subito, additaci la via che noi
Accademia della crusca
