bocca. Se si mangia pollo o selvaggina è permesso(badate dico che è permesso, non già che sia bello) portare le ossa alla bocca, servendosi per tenerle
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ricorre la vostra; non vi dico poi la mortificazione che fate subire con questo procedere ai vostri genitori. 9. Un altro giorno di festa è quello in
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dirvi, da dirvi tante cose. Ma le dico presto, non dubitate. Ora non posso dirle. Vi è gente di là, gente felice; io sono infelicissimo, Paola, se voi
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. Fuggo da tre ore; due ore siamo stati nascosti in una macchia, il mio cavallo e io. - Non avete preso parte alla battaglia? - No, signora, vi dico che
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finito, questo scandalo. Sì, dico giurabacco, sarà finito. Andrete in convento... - Signor padre!... - balbettò la fanciulla. - Sì, cara, in convento, tra
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fasce nell'arme parlante della sua casa. - Che cosa non vi pare? che cosa? Dico che mi avete disonorato, con le vostre preghiere, con le vostre
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dubbio, per un privato ignorante), gli scaffali, dico, non si adattavano sempre, nè per altezza, nè per larghezza, alle nuove pareti; e allora bisognava
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lo canzona. Sorrise, dico; ma quello dei due che stava sul grave, non voleva essere canzonato. Perciò rispose a sè stesso: - L'ho pensato altre volte
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esista. Dico il più sicuro credito, perché la responsabilità dei soci, solidale in faccia ai terzi, ha solo quei limiti che essi soci s'impongono e che i
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circa, l'Austria più di trecento, il Belgio una cinquantina e la nostra Italia circa seicento; molti sono stati quei ricchi possidenti, non dico che
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operazioni. Ad un tal limite, che forma la maggiore delle sicurezze della Cassa e di voi, se ne aggiunge un altro: io dico il limite che l'assemblea di
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a due nemici formidabili, io dico il liberalismo e il socialismo.
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punta delle dita sente più dolore pel freddo, che non senta la palma. Dico questo per rammentare come sia distribuita la sensibilità alla superficie del
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fisica e intellettuale, e ciò valga sopratutto per le ricettazioni, per gli avvelenamenti, per gli aborti e gl'infanticidi. E dico forza intellettuale, e
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Abbiamo dei questori che sono assai abili, come l'erano Ulisse ed Achille; non ne abbiamo nessuno, però, che, non dico come Moltke, ma nemmeno come
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«Ora, io dico: se il giovinetto che di questo genere di vita vagabonda si forma un ideale, al primo volo che spiega fuori del nido, trovasse la fame
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, io dico, anche quelle tetre e bestiali passeggiate in fila indiana, è destinato a meccanizzare il carcerato di cui si sogna fare una specie d'automa
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) che si poterono studiare minutamente, pochi, dico, poichè non assumono questo nome che quei rari delinquenti nati che si trovano nei manicomi, e su
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lacuna; è possibile, dico, che una tale istituzione sia un puro oggetto di lusso, un capriccio anglo-sassone, e non risponda invece ad un bisogno
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primo, dico, a lacerar queste carte. Fortunatamente si può scorgere già fin d'ora una meta meno sconfortante, per quanto possa ripugnare ai seguaci dei
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si presentavano. Dico il più urgente e il più delicato, perchè il bombardamento che il Governo vien facendo delle interne libertà vale bene, per
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Agnini. Io non vengo ad affermare cose non vere: ciò che dico sfida qualunque smentita. E con tale metodo nove su dieci dei lavori pubblici vengono
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E dico «gl'interessi d'Italia,» non solo per l'aumento di forza che essa recherebbe alla Grecia, ma altresì perchè l'annessione di Candia alla Grecia
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Su questo punto mi aspetto qualche risposta, nei vostri interessi, da parte del Governo, perchè io dico che le commedie o si fanno o non si fanno
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, dove siamo andati a compiere opera innaturale, non necessaria, contro le nostre tradizioni, contro la giusta causa (e dico giusta, perchè sostenuta da
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che si chieda solo, la nazionalizzazione degli spezzati d'argento fra tutti gli Stati. E ciò io dico non perchè io difenda il fatto mio e del Ministero
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tutte le cose, cioè Dio, e dico Dio non considerato solo come causa efficiente, ma di più come autore e vindice della giustizia, come fonte dell' ordine
intesa), che giovano gli emblemi e le larve d'una polverosa nobiltà, condannata a un perpetuo esilio dal consorzio civile, buona, non dico a reggere, ma
frumento? dico bene, ingegnere? E, se non fosse stata quella legnata tra capo e collo della Rivalta, gamba d'un cane - soggiunse aggrottando le folte
morale; ma consideri quel che faccio e quel che dico come la conseguenza dello stato di atonia e d'incapacità, in cui sono ridotto da questi mali troppo
nella cronaca degli scandali; quando penso al giudizio che di lui, di me, di suo padre pronuncerebbero i nostri parenti e gli amici che ci stimano, dico
libretto della Banca Popolare; e dico il vero che, se l'Istituto volesse anticiparmi i denari del premio, vorrei procurarmi questa consolazione di
con cui la loro nobile cognata credeva di ben educare un discendente di casa Magnenzio, non avrebbero saputo, non dico rallegrarsi, che proprio non
una moratoria (dico giusto), placare i creditori piú feroci, destar della fiducia in questo signore della Rivalta, che si è offerto di mettere un
volontieri, dico la verità, questo matrimonio, perché la Lisa non va d'accordo con Battista; e se domani dovessi ripigliare in casa la Celestina, dice che
è piú quella di prima e non parla che di morire. Io dico che per morire moriremo tutti, quando sarà la nostra ora, e non c'è bisogno di mandare su
vedeva immiserito, si affrettò a soggiungere: - Io non dico che tu non possa trovare qualche altro rimedio. Tra gli espedienti, se io fossi in te, vorrei
ripiombava nella solita tristezza. Dico male: essa non era triste, nè poteva esserlo. Amava Paolo con tutto il suo cuore e con tutto il suo pensiero ed ora
memorie. Dico fortunatamente, perchè più andiamo addietro nella storia e più l'uomo era feroce e cattivo. E mentre egli parlava, si andavano
: Giustizia, giustizia, giustizia! E in men che nol dico, il ladroncello fu ghermito da un signore, che alla sua volta gridava: Giustizia, giustizia
colore e portano sulla schiena certe righe azzurrine che sembrano ricami di ciniglia ... un orrore ti dico! - Ne vuole una piantina? - Volentieri
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quella severità imperiosa e brusca che riusciva sempre a calmare le sue clienti: - In verità le dico che, se continua ad agitarsi a questo modo, la vuole
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, sgranando gli occhi. - Dico che quelle orribili camicie alte fino alle orecchie, colle maniche lunghe, tutte a pieghe sul petto, coi manichini ed il
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corrispondenza? - Se lo sapesse, povera me. - La mamma però? ... - Oh! la mamma ... le dico tutto. - Fai bene - sentenziò la pretora - e sai perché la
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sugo ... - È una gonza. - Dico lui. - Oh! lui si rifà. E giù una sghignazzata. In mezzo al suo dolore, Teresina aveva la percezione di un ridicolo, ma di
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