Spesse volte, vedendo da lontano un poveretto, dico tra me: — Gli darò due soldi, uno per lui, l'altro per l'altro. Quest'altro è un povero vecchio
il capriccio del momento. E non dico niente del saccheggio all'uva agresta, alle mele, alle susine immature, agli alberi di albicocco e di ciliegio
rispose. — Che sta a guardare, dico? Vada pei fatti suoi. — La donna non si mosse e non rispose. Indispettito, si accostò, minacciandola con la mazza
REGINA. Ora non sei più Tizzoncino ! TARTAGLIA. Spe...spera di so...le... ARLECCHINO. Lo direte domani, per ora lo dico io:. Spera di sole, spera di
le mise fra le gambe, e con le mani su le spalle delle bambine, incominciò a insegnargli quelle preghiere — Dite come dico io. ***
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bisogno dei vostri consigli !... — Non lo consiglio, lo prego! E dovreste pregarlo anche voi nella santa messa ! Io dico : Il Signore, non vuol farmi
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, ucciso; valga a conferma di quanto dico l'esempio di Giovanni I, e gli aiuti domandati ai Franchi da Gregorio e da Zaccaria; se non avevano autorità
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giuridici. Dico di dar fine, affinché primo con animo più pacato ciascuno studi da sé la questione; secondo perché non si divulghi presso il popolo una
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fiducia dei liberi cittadini, certo che anche il Sabaudo l'ha demeritata, io dico, che in ogni governo vi saranno i malcontenti, come gli affezionati
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; tant'è che io non conosco alcun caso, (e se l'onorevole Barzilai vorrà accennarmene taluno, io lo esaminerò con tutta cura) non conosco, dico, alcun
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legge, dico, del 1862, contiene la disposizione, che fu letteralmente copiata nella proposta di questo articolo.
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Voterò tuttavia, dico, questo disegno perchè esso rende omaggio, se posso dire così, alla buona volontà degli enti che amministrano gli Istituti di
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. 8 dell'ordine del giorno. Ora io prego la Camera di concedere una breve proroga a questa discussione, e dico subito la ragione della mia domanda. La
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." "Scusi, signora marchesa; si tratta d'un affare specialissimo. Nessuno sa e nessuno deve sapere che sono venuto da Lei. Le dico subito che si tratta di
dico scusa." "Zitto! Ascolta l'organo, adesso." Tutti i ceri erano ormai accesi e l'organista salito al suo posto andava stuzzicando, come per
, morta nel metterlo alla luce. "Sì, sì, andiamo avanti", riprese il Gilardoni. "Tre anni fa, dico tre anni fa, ricevo una Sua lettera. Ricordo ch'era il
..." Franco gli stese ambedue le mani. "Adesso", continuò lo zio, tenendogliele strette fra le proprie, "visto che sei fermo nella tua idea, ti dico: l'idea è
bellezza! Non posso dire: una gran verità. Non lo so, non ci ho mai pensato; ma una gran bellezza! Io dico che il Cristianesimo non ha potuto avere né
?", dice. "Perché Lei va dicendo che Franco è in ben altro luogo." Si confonde, protesta, freme. "Protesti pure", dico io. "Tanto è inutile. Lo so. Del resto
occhi si volsero a lui e il Paolino gli disse qualche cosa sottovoce. "Se son matto?", rispose l'ometto acceso in faccia. "Nient del tütt! Le dico che
." "Almeno potesse riuscire nei suoi desideri, povero figliuolo! Lo dico per lui e anche per lei! Non sarà mica una cosa sfumata?" Pasotti disse questa
o bianchi, noi ce ne infischiamo, e vi dico che giacché vi abbiamo incontrati, ci darete da mangiare. Non siamo cani noi, signor passeggero dell'aria
San Patrick! "esclamò l'irlandese. "Vi confesso. Mister Kelly, che quell'inattesa accoglienza mi ha scombussolato." "E io vi dico che non sono meno
liberarvi della mia pericolosa compagnia." "Per favi impiccare?" "Bah, era il destino!" "Siete pazzo, O'Donnell?" "No, ve lo dico sul serio." "E credete che
giorni." "Non dico di no. O'Donnell. Disgraziatamente, questa marcia così rapida non ci ha avvicinati all'Europa, anzi ci ha allontanati" "Se
tranquilla: "Io dico che scenderemo in Europa." "Lo credete?" "Sì, Signor Kelly, e compiango sinceramente quelli che hanno scommesso contro la riuscita di
solo, poi si lasciò cadere ai piedi della palizzata, tendendo con molta attenzione gli orecchi. - Te lo dico io, - diceva una voce. - Il birbone ha
Kougli, come lo è Suyodhana. - Tu menti. - Ti do una prova che dico il vero. La nostra sede non è nella jungla, né a Calcutta, né sulle rive del sacro
non ero pronto, schiacciava la testa del capitano. - L'aveva atterrato? - Sì. - Brava bestia la tua tigre. - Non dico di no. - Sicché sei ai servigi
? È uno scherzo forse. - Ti dico la verità. Gl'inglesi hanno scoperto il nostro covo. - È impossibile! - Il capitano Macpherson è al forte William e
della pagoda? - Lontana di qui, molto lontana. - Ma dove? - Non te lo dico. Tu potresti rubarmela. - E chi la tiene? - I thugs, ma me la daranno in
finito con quell'arme. - Fu adunque Manciadi ad assassinarlo? - Sì, padrone, lui! - Ah! sciagurato! - Ma non assassinerà altri, te lo dico io. La mia