lode. Erano celebrate quelle di Ascrea, che era un paesucolo sterile della Beozia e forse non avevano che quelle. Marziale diceva che questo cibo da
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cibi prediletti. Fino dall'antichità la cipolla cavava le lagrime, per cui quando vedevasi alcuno piangere, si diceva, teste Aristotele de
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suffragio, voto ed anche favore. Pittagora diceva, essere proibito mangiar le fave — cioè vendere i voti. Oh! quante fave mangiano i deputati! Le galline che
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ricordata dalla Bibbia. Ippocrate sentenziava che la mentha calefacit, urinam sciet. Marziale la diceva Mentham ructatricem. Aristotele riferisce che
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l'aglio d'Egitto! (Num. 2). Acrone, medico agrigentino, amico di Empedocle, li faceva cuocere sotto la brage. Nerone li mangiava spesso Perchè diceva che i
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, supponiamo, di cento lire e dando l'indirizzo di un negoziante, faceva un acquisto di poco conto, e diceva al venditore: «ella riceverà un vaglia a me
non legarci e aspettare gli eventi. Giacché è bene, come diceva, allearci per difesa solo; ma bisogna anche considerare, che il giorno che la Francia
alla struttura, essendovi perfetta corrispondenza, quanto diceva pel coniglio, deve valere anche per tutti gli altri animali.
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Si è nel mio caso verificato ciò che l'onorevole Aventi diceva l'altro giorno dal banco opposto a questo da cui vi parlo.
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nell'interesse della mia difesa soltanto, come diceva l'onorevole presidente ma nell'interesse del Collegio che mi nominò, e della Rappresentanza, che
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Io aspetterò che, in tanta calma, e sotto il migliore dei Ministeri possibili come diceva il migliore dei deputati possibili, l'onorevole Lugli, voi
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l'appartamento degli sposi ... - Una cosa provvisoria - diceva la signora Teresa, conducendole a traverso le impalcature e gli arnesi di ogni sorta che
disperare della guarigione quando, due giorni appresso, il tifo manifestò tutti i suoi tristi caratteri. - Veda ... Veda! - diceva alla signora Marulli
, ecco, si rifaceva, si compensava a quel modo. - Non puoi immaginare - diceva ad Andrea, - com'è invadente, com'è tiranna! Ormai devi rassegnarti ad
da un altro signore che chiamava cugino. - Muta cugino quasi ogni anno! - diceva la balia, sorniona, a quell'altro sornione di suo marito. Dopo la
immischiata un po' lei, aiutandosi, come diceva il Mochi, con le mani e coi piedi. In quei giorni, era raro che due persone s'incontrassero senza domandarsi
presentarsi in casa Marulli dopo quel bigliettino che gli diceva: "Astienti di venire fino a mio nuovo avviso. Non darti nessun pensiero dei maneggi di mia
Da quella sera in poi la tristezza di Giacinta si era quasi raddoppiata. - S'ammalerà di nuovo - le diceva Marietta. E tentava di svagarla
amata - lo diceva ella stessa, ed era cosí - il sol cuore che l'avesse amata? ... Non voleva piú rivederla. Gli faceva orrore ... E con che arte aveva
scale. - Date degli scapaccioni - gli diceva il Ratti, che a stento si era fatto largo tra la folla dei curiosi. Il Merli non saliva per finir di
del Savani. Credeva di riconoscere ciascun arrivato, dal passo, e ne diceva il nome. Poi, ecco la sfilata di quelli che andavano via. Poi, ecco il
. - Giú quella mano! ... Non può tenerla a posto? - essa gli diceva tirandosi indietro. - Come sei cattiva! - Non capisce che ha i piedi dentro la
? Trattenne il fiato; ma non afferrava le parole, non riconosceva le voci. - Non posso; sto male. Trova tu qualche scusa, - diceva una di esse. Era
scoprire sulle labbra di alcune amiche di sua madre. - La signorina vuol dunque farsi monaca? - le diceva la Marietta che ora spadroneggiava sola in
calmatosi l'accesso, ricadeva sfinita sulla seggiola. - Non è nulla - le diceva Andrea per confortarla. - La malattia fa il suo corso regolare. Non è nulla
diceva una briosa stramberia, il di lei riso argentino partiva il primo pel salotto, come un razzo che desse il segnale. Il suo bel corpo di giovane donna
mamma: polli, con due dita di grasso, ne ha soltanto la Camilla. Glielo garentisco, signorina ... Si ricorda di quand'era bambina e mi diceva: sciancata
ragionasse fitto fitto colla signora Villa, senza neppure badare ai continui dinieghi di questa. Poco dopo, Giacinta diceva al capitano: - Gerace ci mangia
prima e dopo. - Ma insomma ... ? - le diceva spesso sua madre, con la voce irritata - È una vera follia! ... - Voglio attendere ... stare a vedere
piccolo pretesto per trattenerla, per farla ridere. - Donde le cava tante stramberie? - gli diceva Elvira. - Sono il mio fondo di cassa. E se
amiche mi resterà eternamente scolpita nel cuore ... Ma che volete che faccia? Non si tappa la bocca ai maldicenti. - Capisco - diceva la Maiocchi
bagliori d'una felicità non sperata, gli producevano il solito effetto di rammollirgli le ossa, d'intorpidirne la volontà, di stroncarlo, com'egli diceva
. - Canta meglio del solito questa sera! - le diceva sotto voce. Quella sera Gerace aveva anche una singolare maniera di lanciar le note verso Giacinta
- Calmatevi, figliuola mia, calmatevi! - le diceva di tanto in tanto con voce tremula il vecchio confessore, dalla grata del confessionario dove
oppressione di quell'uggia ... - Sei già stanco ... d'annoiarti? - gli diceva Giacinta. - Chi dice che m'annoio? - Lo veggo, tuo malgrado. Andrea si lasciava
vassoi delle pietanze, mettendoseli dinanzi, tutti in fila. - Che fai lí? - diceva alla Marietta guardandola di traverso, diffidente. Giacinta
diceva di no, quelle sue vilissime carni fremevano di ripugnanza, avrebbe dovuto buttarle in preda al primo capitato, per sbarazzarsi d'ogni scrupolo
Accademia della crusca
