abbastanza i ragazzi da saper trattare con questi come con qualsiasi altro. E mi torna in mente la storia delle fotografie ascoltata poco prima nell'ufficio
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bavero di pelliccia, soffiando e battendo le mani guantate. Tenta le maniglie delle porte, una grande una piccola, che non si aprono, e passa avanti
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banchi, quasi un'inclinazione simultanea, un piccolo abbandono obliquo delle teste. Qualche segno di croce fuori tempo, subito contratto. Scopro
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. Ritenevo di essermi comportata da persona evoluta scartando la cicogna del libro di lettura _ siamo ancora a questo _e il più domestico cavolo. Delle
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il corpo delle madri. L'effetto della guerra è prenatale. Ho qui un'accolta d'irregolari. Quelli dell'istituto, cioè delle monache _ la maggior parte
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difettosi. Li solleva e poggia come una donna slombata. Ma delle spalle ho scoperto il segreto. Al paese, per la partenza, le fecero di una vecchia giacca da
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polli, una bicicletta. Recuperato il vino, la bicicletta, sequestrato il danaro delle vendite (polli a un ambulante di passaggio per il tratture). Ma
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come si fa a impiccarsi. Ne io ne lui ci rendevamo conto delle conseguenze. Sedici anni non sono cinque o sei, beninteso. Il gioco può diventare
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ramicciolo acquistavano nonsoché di vivo in moto, rampante, stacchi di elitre, aperture d'ali. Pensavo io stessa al tremito delle mani, a un arruffamento
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ottenere qualunque cosa sia gratuita, farebbero persino delle iniezioni inutili (l'aborrita "puntura") esigono estrazioni di denti e protesi (che poi
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tavoli spaiati per i legali delle parti. A destra la panca degli imputati. Al di là delle transenne altre panche. Lampadine fioche di polvere accese
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minaccia delle sue violenze. Arrivava sempre "bevuto". Ubriaco picchiò la madre, lui intervenne, preso alla gola colpì. Informazioni: era l'unico in
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sorridiamo. In principio qualche volta mi risentivo dell'ostinata fissità e del pervicace mutismo. Non c'era verso di cavargli una parola, ne delle
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Giovanni C. è il ragazzo che portò la valigetta dei ferri al medico. Il sopralluogo avvenne la notte di quel 20 ottobre, alla luce delle torce. Aveva
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innocente. Il diritto delle due parti... Richiamato: attenersi ai fatti. Viene concesso il perdono. Fuori dell'aula, tra monache in un sussurrio: Gesù, sì
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gridando torme di monelli sordi ai richiami delle donne. Il vocio che arrivava nella cappella del carcere. Attaccato al fianco della chiesa maggiore
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.perdessero qualcuna delle proprie membra. DÌ colpo, in quei goffi corpi rivestiti di lana caprina e pastrani militari, identifico le sagome nude con le
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anziana. Oleosa di pelle e di capelli, i capelli tirati, ha un'aria di ragazzo obeso dentro il camiciotto nero lungo, coi piedi troppo corti delle grasse e
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foto per evitare quel tale commercio, farebbero commercio perfino delle madri, proibite anche le madri. Giunge da fuori un vocio afono, un sommesso
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. Maggiorenne. Vecchi fascicoli riesumati da sotto il mucchio delle pendenze. Furto oggetti domestici, casseruole soprammobili indumenti e una maschera
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guerra che inaspriscono la pena anche nei reati contro il patrimonio. Delitti commessi approfittando delle circostanze dipendenti dallo stato di guerra. Si
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, che ora suda copiosamente. Ha la cartilagine delle orecchie accesa, la testa oblunga coperta di slavati capelli biondastri. E un'aria torpida, inerme
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fondo riconosco la grande sagoma di Stelvi che sovrasta tutti. Gruppo delle autorità compreso. Rigidi, capo eretto, i ragazzi via via mi guardano, seri
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. L'aula troppo grande estranea e fredda. Negli intervalli il fumo delle sigarette subito accese ed emesso in fretta dagli avvocati in gruppo fra loro o
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monache e maestre in blocco (le monache più delle maestre). Ce n'è stati _ quando vi passavano a migliala: milleottocento ne ha visti la sola monaca _di
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repulsione delle sorelle. Vaga come l'ebreo errante. A Roma si riduce a bussare al Gabelli. Cerca che lo tengano dentro, fuori non può stare. Non può
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reazione sulla Tradotta. Faccio notare che anzi nominavo il Gabelli per l'iniziativa delle camerette singole. Sorvolo sulle sbarre. Le cose grosse terribili
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dei ragazzi e le pelliccette delle ragazze. Il Tribunale rientra. Ascoltiamo vicini la sentenza: perdono. Egli sta col bei viso femmineo impassibile, ma
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delle generalità alla guardia campestre, beffe e sberleffi. Scapigliata rustica selvatica: no no no. Inarticolata. Non punibile per incapacità d'intendere
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capricciosa ne richiama dalla dissertazione all'azione, o piuttosto alle azioni, delle quali ohi! molta parte sono cattive, e si negoziano nelle borse del
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l'eroico di lei marito reduce dalla gloria delle patrie battaglie si fosse riconciliato con lei reduce dalle bottiglie di Sciampagna di Mistriss Dell
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confessione la benedizione nuziale del Pope. E poi abbiamo qui un nostro concittadino italiano, che è stato testimone delle nostre nozze con l'aspetto di
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venuto a pigliare quella ragazza lì ... *, ed accennava Gilda nel gregge delle pie pecorelle un po' sbattuto dagli straordinarii eventi di quel pomeriggio
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frenetici. Per farne più compiuto il trionfo, pervennero altri consigli al romanziere dalle lettrici avide delle sue puntate nello Specchio della Vita
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Battifolli torinesi, così battezzata dal cinico epigrammista Baratta, perché facevano prediletto teatro delle loro imprese cittadine il giardino
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suo Contrada delle scimmie . Ed egli bevve così allegramente e copiosamente da ballare sotto la tavola. Non mancarono i commenti nella pettegola città
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scarseggi tanto di miracoli? Perché non rompi più la monotonia delle leggi naturali, che non si direbbero tue, tanto ti dimostri ad esse tacitamente schiavo
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degli uomini e alle forze esteriori. O permane il vincolo delle leggi e delle autorità sociali; ed è giocoforza reprimere i delitti. Allo specchio
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faceva delle gale attorno il cappello. Risguardando il babbo Simone a lavorare non poté non risguardare anche la figliuola Gilda, con la quale si può dire
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