Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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C'era due volte il barone Lamberto

219693
Gianni Rodari 23 occorrenze
  • 1996
  • Edizioni EL - Einaudi Ragazzi
  • Trieste
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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malattia Anselmo ha annotato le medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei

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verso. Su una di quelle montagne c'è un campeggio di boy scouts. Quei bravi ragazzi hanno deciso di lanciare, a mezzanotte in punto, dei razzi di

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Ne passeranno degli anni e dei secoli prima che le acque azzurre del Cusio rivedano un funerale come quello del barone Lamberto, piú bello di un film

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male dei loro colleghi figurativi e viceversa. Ma c'è sempre uno, almeno uno, che nomina Lamberto, e quando lui è giunto alla «o» del nome, c'è

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! Ma quanto abbiamo dormito! Che cosa è successo, insomma? — Mi sembra, — dice il signor Bergamini, — di sentire la fanfara dei bersaglieri. Belle

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poi, alla fin dei conti, il mare riceve le sue spettanze: difatti le acque della Nigoglia, dopo una breve corsa a nord, si gettano nello Strona, lo

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medicine da prendere, a che ora del giorno e della notte, i cibi permessi e quelli vietati, le raccomandazioni dei dottori: «Stare attenti al sale, che

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piacere. — E che cosa sarebbero i reticolociti? — Dei globuli rossi piú giovani. — Avanti con la gioventú, allora. Barone e maggiordomo s'infilano nel

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gioco dei birilli l'ultimo avanzo del patrimonio lasciatogli dalla sua povera mamma. Oggi l'oste gli manderà il conto delle gazose, che consuma a

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. In Francia il figlio primogenito del re si chiama Delfino. — Perché? — Perché il re di Francia è anche il re dei delfini. Quando la levatrice si

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pietre, mattoni, vetrate, colonne, tetti. L'insieme è compatto come i pezzi di un rompicapo. Di sera le differenze dei colori scompaiono, i profili si

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ti trema l'ombrello? — Ci sono giú dei signori, signor barone... — Mandali via, non aspetto nessuno. — Non si può, signor barone. Sono armati. — Armati

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utile? Il capo ha fatto un cenno a due dei suoi uomini, che si sono allontanati per fare una ricognizione completa della villa. — Signor barone, — ha

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costante osservazione sui campanili di Pogno, San Maurizio d'Opaglio, Alzo, Pella, Corconio, Lortallo e Vacciago; ma non proprio sulle punte dei

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di domande. Ma i giornalisti, a differenza dei fotografi, gli dànno sempre del lei. I ragazzini seguono la barca a nuoto, sia all'andata che al ritorno

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. Piccoli colpi di tosse esprimono imbarazzo. Raschiamenti di gola indicano perplessità. Uno dei segretari bisbiglia nell'orecchio del suo vicino: — Il

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esterna; cosa assai utile, perché la gente può vedere la sfilata dei funzionari quando salgono e quando scendono e, di tempo in tempo, i garzoni del

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gliela manderemo, a quei signori, accompagnata da un orecchio. — Quale orecchio? — domanda il barone Lamberto. — Uno dei suoi. Stia tranquillo

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, dieci... Sono K.O., non puoi piú toccarmi. — Con te non c'è gusto a boxare, — dice lo zio. Per fortuna tra i banditi c'è un ex campione regionale dei

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delle soffitte dei cartelli con il nome scritto in stampatello, perché lo vedano mentre lo pronunciano. — Buona idea. Poi bisognerebbe avvertire la

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ripetizione. Poi lascia cadere le due armi e solleva il manubrio dei pesi. «Che fai? — vorrebbe dire Lamberto. — È contro tutte le regole». Ottavio

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. Venti contando le dita dei piedi. — Lei, — dice il capobanda al signor Anselmo, — vada nella sua stanza e ci resti. Due a tenerlo d'occhio. Dov'è

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. Duilio corre al negozio dei casalinghi. Poi batte i tabaccai. Se mette insieme cinque o sei etti di scotch è tanto. — Ci pensiamo noi! — gridano i giovani

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