agraria conversavasi fin nei palchetti de l'«Opéra» (Voltaire), e le dame nei «salons» ornavasi del fiore della patata volgarizzata in Francia da
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Alla mensa regale sedevano il Re, la Regina, le tre Principesse, cinquecento dame e cinquecento cavalieri. La Regina versò furtivamente nel calice
confuso clamore di risa, di canti, di musiche; distingueva nei giardini immensi gruppi di dame e di cavalieri scintillanti, intesi a banchetti, a balli
veneziana carica d'avorio. Il Re, la Regina, i ministri, le dame erano disperati. Piombofino emergeva ormai con la testa soltanto; e affondava cantando: Oh
dell'acqua portentosa. - Sì, la fonte è qui! Ma è in custodia di un negromante che abita lassù, in quel castello che vedete. Arrivano sovente dame e
di una bellezza mai più vista. E aveva il suo seguito di carrozze, di dame, di cavalieri liberati con lei dal malefizio del mago. Il Principe li
. Quando piacque a Prataiolo, il suono cessò e i cinquecento ballerini caddero sfiniti sulle sedie e sui tappeti, le dame senza scarpette e senza
della reggia la figlia unica del Re. La Principessa sembrava sorridergli benevola, ma era circondata dalle dame e guardata a vista dai paggi e dai
rimpetto e tutte e due sotto il baldacchino con la corona, e più giù siedono i grandi del Regno, le dame di Corte e, prima fra queste, la madre del
Vigliena. Ma qui era l' ora della passeggiata e le dame passavano nei magnifici cocchi a quattro e sei cavalli, i cavalieri cavalcavano su focosi
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sellato. Il giovane lo montò agilmente, lo toccò con gli sproni e via per il Cassaro al Palazzo Reale. Era l'ora della passeggiata e tutte le dame chi
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narrò i casi suoi, ed esse, sentendo che era figlia di Principe e moglie di un Reuccio le dissero : - Giacché non hai dame nè cameriste, noi saremo
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dovevano diramare gli inviti a venti dame e a venti cavalieri. II maggiordomo s' inchinò ed uscì. Frattanto il Reuccio non si saziava, al chiarore della
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