inclinazioni, piegarle a bene, e si sono sforzati di cavare dalla pianticella del tuo cuore i frutti migliori. Oh! sì, ringrazialo assai assai il Signore di
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quelle dolcissime emozioni che più volte hanno inondato l'animo mio, non avresti compassionato coloro che spaventati dall'angustia e dalla difficoltà
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combinazione, come dicono taluni, (mentre io penso invece che ciò fosse per disegno della Provvidenza), passò dalla piazza di S. Marta e vide... dite un po
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propugnare tali principj per solo spirito di umiltà; ma ancorchè l'umiltà mi permettesse di cercare un livello diverso da quello segnatomi dalla
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potessi sentire dalla tua bocca che non ti pesano i miei sermoni; s'io potessi sperare che li ascolti volontieri e ne fai tesoro in cuor tuo, quanta
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perchè le vedi da lontano. Oh! quelle feste, credilo, sono più che mai spinose, strapperebbero dalla tua fronte quel fiore che tanto l'adorna, la cara
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volte dalla tristezza, dal malumore, e la memoria degli anni trascorsi nell'agiatezza, nel lusso e nei godimenti, la rendono di peso a sè ed agli altri
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. Tutti, uno ad uno i misteri dell'infinita sua carità, dalla sua nascita alla sua crocifissione; anzi non basta, dalla sua crocifissione alle diverse
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dovrebbe scaturire dalla riverenza e dall'affetto, come acqua dal fonte, pure l'obbedienza ci costa fatica, e tu pure, non vale dissimularlo, talora sei
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; ma tuttavia non hanno punto errato loro via nel diventare mogli e madri, poichè se dal frutto, come dice il Vangelo, si conosce l'albero, dalla
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quella vita combattuta da quei cento e mille obblighi e contrasti che tentano deviarci dalla retta via, turbando la nostra pace e confondendo le nostre
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ragione difendi con calma e con carità la tua opinione o la tua azione, e se ti trovi dalla parte del torto confessalo sinceramente. Coloro che non
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che ci legano a coloro i quali essendoci inferiori di condizione hanno l'obbligo di ubbidirci. Dalla damigella circondata da uno stuolo di fantesche
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dalla sua mente ciò che tanto l'ha sconvolta ed ottenebrata! Oh! mia diletta fanciulla! io non sono come te nell'età della fantasia, delle speranze
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usa a questi privilegj della natura, ne restai colpita, soavemente colpita, e dal mio cuore e dalla mia mente si allontanò ogni turbamento, ogni timore
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giudichiamo dapprima dalla buccia, e soltanto quando questa corrisponde alla nostra aspettazione, passiamo all'esame di quanto essa racchiude. Così, fanciulla
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, un'osservazione sì profonda e scompagnata dalla benchè menoma parola di rimbrotto; anche adesso che sono passati molti anni, allorchè mi viene la tentazione
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insieme cara a Dio, e una virtù non può essere inspirata che dalla carità e dalla giustizia. Tu adesso per tua buona sorte, non hai sulle tue spalle la
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stimarla più che non vale; se ad essa va unita la virtù, il suo fiore riprenderà i suoi vaghi colori e la sua fragranza nel giorno estremo; se dalla virtù e
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tratto si staccavano dalla tettoja quei pezzi che rimanevano ancora. Quale eccidio! Non altrimenti accade nel campo morale. Nella città sbattuta e
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moto la increspa. Il marinajo allarga il suo cuore per la gioja di riposarsi al fine dalla lotta terribile, colla quale l'infido elemento tentava di
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immensa all'egoismo, tentazione che gli diventerebbe invincibile se non fosse animato dalla fede e desioso di speranza, non sentisse il bisogno di
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! La carità è una virtù, generata dalla fede nel cuore, questo riguardo alla sua origine; quanto poi alla sua dimora ed alla sua vita, essa risiede
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governarla colla ragione, ci lasciamo da essa governare, la fantasia ci fa deviare dalla giustizia e dalla rettitudine, ci fa disperare cogl'irragionevoli
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ch'io ti doveva premunire, affinchè per inavvertenza tu non ne fossi trascinata. Nella società vi hanno molte buone cose, le quali ci vengono dalla legge
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, fra poveri e ricchi, nobili e plebei, sedevano ad una sola mensa alimentata dalla fraterna carità. Gli antichi pagani sedevano anch'essi a mensa, ma la
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staccati dalla materia, appunto forse perchè l'ingegno non è formato di materia e neppure di gas, ma di uno spirito che viene direttamente da Dio, ed ha
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per un momento nell'intimità di una famiglia di civile condizione, ma di mezzi limitati, benedetta però dalla pace e dalla virtù cristiana; e s'io
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considerando l'uomo soltanto materia, la stessa materia, la quale serve d'inviluppo all'anima ch'eglino negano, scade assai dalla propria importanza
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che passa tra un fiore fatto dalla mano dell' uomo, ed uno come ce lo dà natura. E tu, mia cara figliuola, non trovi alcunchè di artefatto, di muto
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rende l'uomo simile al bruto, e neppure al bruto nel suo stato normale, ma al bruto posseduto dalla più terribile di tutte le malattie; da quella
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volger d'occhio, ad ogn'istante. Abbiamo riflettuto assieme più d'una volta, che coloro i quali vengono colpiti dalla sventura senza essere
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vedono e si trovano 53 circondate dall'affetto e dalla confidenza dei nove decimi delle lore conoscenze, e sopportano in pace il disprezzo o l'oblìo
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modo quello che riceve. Da ciò nascono le amicizie più o meno sode, potenti e durevoli, e dalla deviazione dell' amicizia a sua volta nascono le
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. . . . . . . . . . . . 517 Dalla teoria alla pratica . . . . . . . . 527 L'economia . . . . . . . . . . . . . 542 Un fiore che passa . . . . . . . . . . 553 Spina
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venditrice o la venditrice » 595 Da Ad » 613 ed e l' » 666 al sul » 700 della dalla » 787 dacchè purchè » 855 varcando vedendo » 886 nell' all'
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vero merito dalla prosopopea; in una parola, care lettrici, sarò paga se mi riuscirà di esservi un pochino utile e di non annoiarvi di soverchio: due
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importanza al matrimonio; pensava al distacco dalla casa paterna, ai nuovi doveri, piuttosto che al corredo. I regali non erano esposti; stavano in un
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Siccome dalla villa passeremo ora ai luoghi di bagno, è necessario che facciamo un viaggio, care lettrici, e quindi, per l'opportunità, esamineremo
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introdotto dalla famiglia futile o sciocco: l'arte? la letteratura? la musica? vita da femminuccie, vuote ciancie... Quegli orsi chiamano eleganza
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creanza. Norma di chi riceve un regalo (se anche, ahimè! il regalo è una amara delusione) è di svolgerlo subito dalla carta che lo nasconde, di
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visitatori vengono ammessi dalla servitù un giorno in cui la madre non può ricevere, essi debbono ritirarsi dopo uno scambio di saluti. Il giorno del Ceppo si
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sgualcita naturalmente par che indossi vestiti presi dalla rivendugliola o avuti in regalo. Dunque, alla mattina, semplicità assoluta: anche più tardi
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pasticcierie è vietato (dalla creanza veh! non c'è cartello!) di toccar qua e là le paste esposte: si scelga cogli occhi. In nessuna bottega sta bene mostrarsi
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diversi indirizzi, secondo l'occasione ed il luogo. Nelle visite d'etichetta, per esempio, la conversazione sarà diretta dalla padrona di casa, perchè
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che si scompongono sicchè da due ne risulta una dozzina, poi di far offrire dal servitore o dalla cameriera con l'aiuto della signorina di casa e delle
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notoriamente disonesta e respinta dalla buona società. Se una sinora incontra, a teatro, un uomo di sua conoscenza con persone di tal genere, non deve
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flauto; c'è chi sbadigliando vi giura che ricava gran diletto dalla musica dell'avvenire, e chi non vuol saperne che della Traviata e delle cavatine
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un servizio speciale di piattini dipinti ed ornati con maggior ricchezza. I piatti si presentano al convitato dalla parte sinistra; il vino gli si
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racconta a chi la vuol udire ed a chi non ci tiene, che la signorina tale è costretta dalla famiglia a sposare un uomo che non le piace, che anzi ha
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Accademia della crusca
