Fin dall’inizio del pensiero speculativo sull’arte è stata avvertita una bipolarità. Tuttavia un rilievo in primo luogo colpisce, che questa
varie arti fino a quel tempo, lo spettatore potesse assumere un ruolo diverso nei confronti dell’opera, ed essere previsto dall’autore stesso con una
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fenomenologica di quel processo, dall’origine al suo compimento. Denominammo queste due fasi costituzione d’oggetto e formulazione d’immagine.
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Questa è dunque la risoluzione normale del rapporto spettatore-opera d’arte, un rapporto dove si postula da un lato l’opera nella sua identità e dall
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alterazioni e che dall’artista stesso si tentasse di eliminare una delle due fasi; o che si ritenesse pago dell’investitura simbolica data unilateralmente
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, come le epidemie, apparentemente dall’esterno ma procedendo dall’interno ad influenzare la disposizione alla creazione.
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, una nuova architettura. Dall’individuazione chiara del tema spaziale dell’interno nasceva l’architettura bizantina rispetto a quella tardo-romana. Il
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In realtà la gloria di Wright da un lato e di Gropius dall’altro fu l’individuazione di un decisivo tema per l’architettura, e codesto tema fu l
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meditare. Il sinecismo fra pittura e fotografia è continuato, e lungi dall’affievolirsi, si è spostato, in questa ultima fase, per un avvicinamento di nuovo
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particolare e ineffabile simbolo, dall’altro la stessa coscienza non può arrivare ad interiorizzarlo interamente. Il modello resta esterno, la lastra
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storia è anche più eloquente di quella della fotografia, rispetto alle fasi di avvicinamento e di assorbimento della realtà sulla lastra, dall
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stesso del prelievo dell’immagine dall’oggetto, e senza fare scadere l’immagine ad esposizione referenziale dell’oggetto. Se questo, allora, sarà il
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E proprio questa sorte dovrebbe mettere in guardia dall’assumere la posizione meccanicistica di chi creda che tutto, in un’opera d’arte, è
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’arte il monumento storico, si eccettua dall’opera d’arte, sia pure dandolo per accertato o accettato, ma comunque accantonandolo, quanto fa dell’opera d
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deducibile dall’esistente. È proprio l’esistente che viene a trovarsi refutato dall’opera nell'esclusività della sua realtà. Quel che è fondato dall
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, dopo aver cercato di attenuare la difficoltà di base, relativamente alla concettualizzazione dell’arte, scendendo dall’arte alle arti, e quindi ad
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parole) lo ripetono dall’intenzionalità che le origina e non da allegorie o significanze comunque recondite. Dedicheremo a questo esame particolareggiato
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Dunque la necessità di aggirare l’aporia si presenta inevitabilmente anche a chi dall’aporia si parte come da uno scoglio irremovibile. Ma l’aporia
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Una volta tratta dall’interiorità di una coscienza e posta nel mondo, l’opera d’arte non comunica, si presenta; non informa, si dà astante. Quindi
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Né il Raffa, a cui si deve un altro interessante tentativo di fondazione dell’estetica semantica, partendo dall’arte come linguaggio 49, secondo che
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‘ forzosa ’ connotazione) avrà per scopo di sottrarre ‘ a vista ’ per così dire, dall’immagine connotata in quel certo modo, la denotatività del reale
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taglio, dal fotomontaggio, dalla posa, dalla fotogenia, dall’estetismo.
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Il processo di semiosi, dall’astanza al segno, spiega ugualmente il trapasso quasi inevitabile nei sistemi di scrittura dall’ideogramma all’alfabeto
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Non è quindi mancanza di acutezza o indice di uno stato ancora rudimentale della semiologia, se il trapasso dall’analisi del linguaggio all’analisi
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esaminarlo. Non si parte dall’immagine come immagine, ma come tramite di senso e vuole analizzare come l’acquista. Per questo ammette di darsi una notevole
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. Ma, proprio nella teorizzazione di Aristotele, la proliferazione delle quattro cause dal principio primo, dall’«o della causa prima, esibisce il
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, né dall’inconcepibile tempo negativo a cui conducono certi processi atomici 21, dall’altro che il principio di causalità, come schema intellettivo
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Tuttavia si potrebbe ancora obbiettare che proprio l’avvenuta separazione fra meccanica classica e meccanica quantistica deve mettere in guardia dall
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Dall’altro lato il meccanicismo integrale viene rifiutato nonché da Marx e da Engels, anche dalla susseguente dottrina marxistaleninista.
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5. – La Corte ritiene che l’interpretazione cosiddetta estensiva dell’obbligo imposto dall’ultimo comma dell’art. 81 sia quella conforme alla lettera
3. – Nel giudizio è intervenuto il Presidente del Consiglio dei Ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato. L’atto di
2. – La signora Piazza si è costituita nel presente giudizio, rappresentata e difesa dall’avv. Gian Marco Dallari, il quale ha depositato deduzioni
3. – Pertanto la questione di costituzionalità, che la Corte deve esaminare, si può dire sia soltanto quella che sorge dall’asserito contrasto delle
autorizzare l’iscrizione di una spesa di 200 miliardi, ripartita in dieci rate di 20 miliardi ciascuna, in dieci esercizi successivi con inizio dall
approvare, come furono in effetti approvati, seguendo la procedura prevista dall’art. 72, ultimo comma, della Costituzione.
Ma la critica è senza fondamento, perché muove dall’errato presupposto che la norma contenuta nel quarto comma dell’art. 81 includa una precisa
Il Consiglio di Stato ha respinto le eccezioni di non rilevanza sollevate dall’Avvocatura generale dello Stato e ha motivato la non manifesta
COSA? DALL’ALTRO LATO DELLA CASA?
ZIO PAPERINO, DALL’INTERNO DELLE PIETRE NON È USCITO NIENTE!
ANDRÒ DALL’ULTIMO CLIENTE DELLA LISTA E MI FARÒ PAGARE A QUALSIASI COSTO!
ALTRO CHE FIERA, DOTTOR ENIGM! QUANDO TOPOLINO MI PORTERÀ LA DOMENICA PROSSIMA A BALLARE, SENTO CHE SCOPPIERÒ DALL’ORGOGLIO!
SEI IN TRAPPOLA, GAMBADILEGNO! TI ABBIAMO RICONOSCIUTO DALL’ALTO E ABBIAMO ATTERRATO IN MODO DA IMPEDIRTI QUALSIASI TENTATIVO DI FUGA!
UN CERVELLO ELETTRONICO! DA UNA PARTE SI INTRODUCONO DOMANDE DALL’ALTRA ESCONO LE RISPOSTE! L’HO FATTO COSTRUIRE PER INCREMENTARE IL MIO PATRIMONIO!
UN PEZZO DI CEROTTO! ECCO IL DONO SIMBOLICO OFFERTO A NOME DELLA PROPRIA CITTÀ, DALL’ARCISTRAMILIARDARIO PAPERON DE’ PAPERONI ALLA NOBILE CITTÀ DI
Dall'alto in basso e da sinistra a destra: Angelo Pedote, Domenico Erto, Angelo Basso e Bruno Atanasio
A sua volta il professor Alberto Dall'Ora, patrono del De Poli, si è detto «allibito» per ciò che era avvenuto nell'ufficio del magistrato. «Non
solo quelli forniti dall’ISTAT e dall'Automobile Club sulle "cause apparenti"».
« Dall'altra parte i nostri avversari sono pure soddisfatti.» «Noi - dice il commissario tecnico - non andremo ai mondiali, però abbiamo dimostrato
spiegata dall' ambasciatore americano con questa dichiarazione ai giornalisti: «Abbiamo avuto un colloquio molto serio sulla presente situazione in
tutte le opportunità offerte dal mercato! Dall'altra, la necessità, cui deve rispondere l'organo amministrativo appositamente istituito per le