Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Sempronio e Sempronella

214618
Ambrosini, Luigi 29 occorrenze
  • 1922
  • G. B. Paravia e C.
  • Torino - Milano - Padova - Firenze - Roma - Napoli - Palermo
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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I rami di vecchio castagno, i giovani quercioli, frassini, gli abeti hanno ognuno da raccontare le storie dei boschi dove sono nati. E i vecchi nonni

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chiocchiolìo dell'acqua che cade. La luce viene da una finestrella e dalla porta. ln un canto, sulla bocca di un sacco, c'è un gatto accovacciato, come se avesse

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venire spesso a trovarmi, per seguire da presso i progressi delle mie piante, e gustare le più squisite qualità di susine, di pesche, di pere, di

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spelacchiato. Queste furono le frittelle che toccarono a quei prepotenti. E Trottolina richiuse la finestra e mangiò le frittelle, e da ultimo, come il

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còmpito pieno di errori. Esso fu scritto in una bella stanzetta calda, alla luce di una magnifica lampada, da un fanciullo che ha tutte le comodità della

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molto giocare alla trottola, ma quella mattina non giocò alla trottola. Andò da un ortolano a lavorare, e la sera tornò con un cestino d'erbe e dí patate

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, luccioletta! La luccioletta benefica se ne andò Da allora in poi soltanto i bambini cattivi dàanno la caccia alle lucciole col cappello, e le tormentano e le

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qua e in là in cerca di cibo, invano scendevano dai letti a terra, da terra risalivano sui davanzali, pipilando pietosamente. I più forti

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: - Trottolina, va a prendere in prestito la padella da comare Assunta. Voglio cuocere quattro frittelle. - Sì, mamma, corro subito! Ma sull'aia Trottolina

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addentare l'avversaria. Ma la volpe furba gli disse: - Lap! lap! prima ti voglio invitare a pranzo e poi mangerai me. - Che mi offri da mangiare? - Un

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era un pastorello, che passava la giornata custodendo le pecore del babbo. Il babbo le tosava, il babbo le mungeva, il babbo aveva da fare le ricottine

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SEMPRONIO DISEGNA Anche a Sempronio venne la voglia di disegnare. Quando non aveva nulla da fare, prendeva un foglio di carta e una matita, e si

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della persona. Cercò di fare del suo meglio, e appena ebbe finito corse da Sempronella, le mostrò il disegno e le domandò: - Di chi è questo ritratto

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LA SCUOLA NELLO STAGNO Il guaio è che Sempronio e Sempronella non sanno da che parte è la sinistra. Prendono a destra e vanno a finire sull'orlo

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buoni». E ogni giorno tornava da capo, ricominciava a studiare la sua arte. E faceva sempre meglio, lavori sempre più fini. Pareva ci vedesse con gli

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quelle gambette lunghe di dietro, che pareva una saetta. - Ci sono molte lepri da queste parti? - Ormai, con tante bocche di fucile che vanno in giro, ce

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IL GIORNO DEL RIPOSO I nostri due ragazzi tornarono da compare Festo qualche giorno dopo, un pomeriggio. Scendendo la valle udirono il noto rumore

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alberi, che in ottobre cominciano a perdere le foglie. Si vede la terra bruna, lavorata di fresco. Un'altra scaletta conduce all'abbaino, che sul tetto

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aver visto una lepre così piccola? Da noi sono grosse come i daini! L'altro, a sentire quella bomba, si tenne a pena dal ridere, e, per dare al

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CIÒ CHE FA IL SOLE Io sono il primo ad alzarmi la mattina, perchè ho da sbrigare una quantità di faccende. Ricaccio nei nidi oscuri i pipistrelli, i

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IL MINISTRO DEL RE Capitò un giorno a passare da quelle parti un Ministro del Re. Vide Desiderio ch'era molto triste, e gli domandò: - Che hai? Il

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non vuol saperne. - Possibile?! - esclamò il Re. - È proprio cosi, Maestà. Allora il Re aggiunse di suo pugno quell'ordine e la legge fu bandita. Da

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TUNA, LA TESSITRICE Il suo nome era Rosa, ma tutti la chiamavano Tuna. Tuna, da Fortuna, poichè la buona vecchietta soleva dire che la fortuna del

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la scuola elementare non c'era ancora. Babbo Terenzio e mammaa Venusta non erano più istruiti dei due loro figliuoli. Ebbene, da quei giorni lontani

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SI CHIUDONO LE SCUOLE Ora ecco che, venendo l'estate, chiudendosi le scuole, Sempronio e Sempronella hanno da tornare su ai monti. La gioia dei loro

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piccoli e le piccole con i visini rivolti verso di lui, con gli occhietti vivaci, con le fronti incorniciate da capelli biondi o bruni o castani

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facile camminare, è molto più comodo recarsi da un punto all'altro di quelle terre. Sempronio e Senipronella guardano attorno con gli occhi pieni di

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comunicazioni, i carri avrebbero potuto recare lassù i materiali da costruzione con spesa minore, il piccolo commercio locale si sarebbe ravvivato, la gente

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calza gli stivaletti da signore. Ma questo non importa niente: l'importante è avere voglia di imparare, e di farsi onore. Il vostro Sempronio e la vostra

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