afflitto a riconoscersi nei personaggi troppo diversi da loro, e nelle azioni e nel linguaggio di quei personaggi. Io credo che la viva ed efficace
. — Che vuole da me il signor pretore? — Credo debba parlarvi delle orfanelle; la tutrice le reclama. — La tutrice? — Sì, sua zia. Gli pareva un'enormità
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b) Tralascio inoltre la questione dal lato giuridico; solo noto, e in ciò non credo di trovar discrepanze di pareri, che se è per diritto di natura
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, spiando i soldati del nuovo governo se mai nascondessero alcuna cosa sotto le vesti ». Né credo Pio IX un menzognero, uno che esageri; del resto il
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cui ritenga che le norme da me indicate, non sieno state seguite, abbia la compiacenza di dirmelo, e credo che riconosca in me tal senso di giustizia
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Credo che le ultime parole «qualunque sia la loro anzianità di servizio» siano inutili e producano anzi molta confusione.
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presidente. Le tabelle di cui si fa cenno in questo articolo sono state distribuite agli onorevoli deputati: quindi credo inutile il darne lettura.
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Saporito. Io non avrei nessuna difficoltà ad accettare la proposta del Governo, perchè credo che qualche cosa si debba fare per incoraggiare
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Credo che, per la chiarezza dell'articolo e per non creare equivoci ed inconvenienti, il ministro non possa fare a meno di acconsentire che si
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Per tutte queste ragioni io credo che il ministro farà cosa opportuna a dare una prova di quella equità della quale parlava pochi minuti fa
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Che se gli istituti hanno mancato al loro scopo, io credo sia lecito chiederci se sia proprio giusto che il legislatore debba affaticarsi così
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grande sproporzione col debito ipotecario, che affligge il nostro paese. Ma credo che questa insufficienza e questa sproporzione si siano aggravate
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milioni; piccola goccia davvero per regioni che hanno un debito ipotecario, credo, di oltre 3 miliardi!
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Io credo dunque che nè la Commissione nè il ministro avranno difficoltà ad accettare l'emendamento, che io propongo.
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Quindi, per queste considerazioni credo che sia giusta l'eccezione che s'introduce con questa legge in materia di mutui di credito fondiario.
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E spiego il perchè credo che sarebbe molto opportuno mantenere, come parte del nuovo articolo, l'articolo 9 del Ministero, il quale è introdotto non
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Io non credo che l'articolo meritasse l'opposizione, che ha sollevato presso la Commissione; io credo che, se esso ha un peccato in sè, sia questo
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Io non posso proporre a quest'ora un emendamento; ma credo che la Commissione ed il ministro farebbero molto bene, per non accumulare un privilegio
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mio collega del Tesoro di fare l'esposizione finanziaria, la quale credo che interessi non solo il paese all'interno, ma anche all'estero. Quindi
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Bertollo. … perchè credo di aver sempre parlato con scopi obbiettivi. E non ho bisogno che nessuno dei miei colleghi mi metta a posto!
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Bertollo. Dal punto di vista pratico ho creduto di presentare questa proposta; e credo che, se abbiamo desiderio di fare qualche cosa davvero, se non
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Maria. Ella ha risposto che studiava per scrivere a papà. "Scrivere a papà" è la sua idea fissa e io credo che se la facessi scrivere conducendole la
c'è, ma verrà fra pochissimi giorni, credo." "Spende molto, l'ingegnere Ribera, per questi Maironi?" "Spende molto, sicuro. Non credo che di casa sua
O'Donnell. "Lo credo" rispose l'ingegnere. "L'atmosfera è pura e il nostro Washington si può distinguere ad una grande distanza." "Che disgrazia il
tutte le viti." "Sono cose che spaventano, Mister Kelly." "Vi credo O'Donnell. Fortunatamente noi siamo fuori della portata delle folgori." Intanto
del vostro valoroso Washington se ne vanno, e bisognerà rinvigorirle." "Lo credo, O'Donnell." rispose l'ingegnere. "Se questa calma continua, non so
dei sospetti, Mister Kelly." "E quali?" "Che Simone sia diventato pazzo." "Non lo credo: ma non vi nascondo che sono assai inquieto per il suo stato
, dopo che la nave a vapore Alecto ne incontrò uno mostruoso presso le Canarie, impadronendosi di un tentacolo, che si conserva ancora, credo, a Santa
Giove e Saturno, è stata una grande e meravigliosa invenzione quella dei palloni, Mister Kelly." "Lo credo, O'Donnell." "È ai fratelli Montgolfier che si
cefalopodo?" "Lo credo." "L'avevo sospettato. Fate salire Simone, poi tireremo su voi." "Ma se è mezzo morto di paura! Temo anzi di vederlo svenire da un
vino di Spagna." "Credo che abbiate ragione" rispose l'irlandese, sorridendo. "Un buon bicchiere di vino scaccia meglio di qualunque altra cosa le
voluto introdurre un grande miglioramento, che è stato già studiato e anche adoperato, credo, da taluni aeronauti europei, e con risultati soddisfacenti
questi climi ardenti" "Che il pallone scenda ancora? " "Non lo credo; tuttavia veglieremo a turni." Cenarono con un po' di carne conservata e una
giungeranno fino a noi le palle?" "Non lo credo e poi ho tanta zavorra da metterci fuori di portata. Ah, ah ... " Un lampo era balenato sulla prua del
." Poi, volgendosi al mozzo: "È al nord che si trova la zattera?" gli chiese. "Lo credo, Mister Kelly." "Quanti uomini la montano?" "Quando
tutte le altre, ne avremo a esuberanza." "Non scenderà più l'aerostato?" "Non credo: anzi lo alleggeriremo d'un peso notevole e lo costringeremo, per
, ed i rinoceronti? - Li disprezzo. - Sai, giovinotto, che hai del coraggio? - Lo credo. - Hai incontrato qualcuno? - Delle tigri, ma non hanno ardito
? - Credo che siano uomini. Anzi mi gettarono un laccio al collo per strangolarmi, e ne uccisi due o tre. Se fossero spiriti, non sarebbero morti. - È strano
lo seppi mai. - Credi tu che il suonatore abbia relazione coi misteriosi abitanti di Raimangal? - Lo credo. - Chi sospetti che siano quegli uomini
. - Forse, - rispose l'indiano. - Senza il tuo coraggio a quest'ora sarei morto. - Lo credo. - Dammi la mano; tu sei un prode. L'indiano strinse, con
? - chiese il bengalese, che non tremava più. - Credo di sì. Per fortuna, con noi abbiamo Darma, una valorosa bestia che non teme cinquanta uomini armati
.- Uno dei nostri che ritorna di corsa. - È Nysa. - Ma è solo. Che sia fuggito Saranguy? - Non lo credo. Nysa non tornerebbe. L'indiano veniva innanzi
tuoni. - È segno che il supplizio non è cominciato. - Lo credo, padrone. Gl'indiani praticano l'onugonum con grande strepito. - Eppure il mio cuore
un lieve rumore. Qualcuno si avanza strisciando. - Gli strangolatori, forse? - Credo che siano loro, padrone. Tremal-Naik fremette dal capo ai piedi
colpita almeno? - Non lo credo. - Quell'animale ci darà fastidio, capitano. - Per poco, te lo prometto. Non amo simili vicini. - La caccieremo adunque? Il
. - Non credo agli spiriti, io, - rispose Tremal-Naik. - Quest'essere che si diverte a spaventarci lo scopriremo. - Oh! ... - esclamò il maharatto, facendo
non è più qui. - Che abbia sospettato qualche cosa? - chiese il thug, coi denti stretti. - Non lo credo. - Bisogna sapere dove è andato. Il figlio
del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non
Tremal-Naik. - Allora li sorprenderemo nel loro covo. - Lo spero. - Conosci l'entrata? - Sì capitano. - Sarà accessibile? - Lo credo. - A terra adunque
pericolo che corre Ada. Credi tu, maharatto, che noi arriveremo a salvarla? - Lo credo, padrone, - rispose Kammamuri, spingendo il canotto in mezzo alla