quegli sventurati prima di morire. Sono contadini ed operai piemontesi che ritornano in patria al principio dell' inverno, con un sacco, od una valigia
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Dal fondo intanto scendono, avviandosi alla chiesula dell’Hochstoff, Pastori e Contadini, Vecchi e Vecchie. Con loro è Walter. – Nell’attraversare il
(Le campane suonano ancora l’Avemmaria! È la notte! La Wally e Walter s’allontanano pel sentiero. Pel piazzale Pastori e Contadini si inginocchiano a
Lo Stromminger festeggia il suo settantesimo anno; beve in mezzo ad Alpigiani, Cacciatori, Pastori e Contadini suoi ospiti. – Tavole imbandite
Coro di Contadini, Nedda, Canio, Tonio e Peppe.
’addio a Nedda, parte con Peppe e cinque o sei contadini per la sinistra. – Nedda resta sola.)
contadini e contadine, anch’essi parati a festa. Il coro, che è sulla scena, scambia con questi saluti e sorrisi, poi tutti si dispongono a coppie ed a
e vociare che vanno appressandosi. – Attirati dal suono e dal frastuono i contadini di ambo i sessi in abito da festa accorrono a frotte dal viale
cassa. – I contadini e le contadine attorniano festosamente la carretta.)
attuale, una rovina per i contadini, un peggioramento delle condizioni monetarie e della finanza dello Stato.
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malanni, di stenti, di malattie croniche, di pellagra e di morti, colla placidezza lenta e rassegnata dei contadini che riferiscono tutto a quel lassù
di contadini che non avevano conosciuta mai questa loro parente milionaria, che non capivan nulla: gente che don Giosuè era andato a scovare fin dai