con stupore i due più grandi: si aspettava un baccano infernale in segno di gioia, e vede invece Francesco che guarda fuori dalla finestra con aria
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in casa con l'aiuto dello chauffeur, la signora d'Aufran va a salutare suo cognato. Parla un po' con lui, pur sapendo che, essendo egli tanto distratto
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pubblicato per la prima volta a puntate sul settimanale parigino per l'infanzia «La Semaine de Suzette» nel 1929 con 35 illustrazioni di Maurice Berty
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pensieroso. - Certo, a lei non potremo nasconderla, - dice. - Prima di tutto perchè le diciamo ogni cosa, e poi perché è quasi sempre con noi. E inoltre
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? Maurizio? Mano? - « No, no, » fa Nicoletta con la testa. Che cosa può cagionare tanto dolore alla fanciulletta? Francesco cerca nei suoi ricordi del
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troppe. E i quattro fanciulli attendono, con impazienza, l'ora della cena. Quando risalgono, trovano Nicoletta vestita da ragazzo, ed è per essi
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tutto o lasciare la fanciulla a dormire in giardino. Che prospettiva tremenda! Maria se ne va brancolando come una cieca, con le mani in avanti
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, - riprende con molta dignità la cuoca. - Abbiamo cenato e bevuto, come sempre, moderatamente. Allora sarà qualcosa di grave. - Nello stesso istante, Maria
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, perchè avevo un po' di vertigine, e fortunatamente sono capitata subito davanti al finestrlno buono. - Allora abbiamo il tetto in comune con quella
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! - Orsù, piccini miei, dovete aver molte cose da raccontarmi. Venite a sedervi in camera mia. Ditemi, con tutti i particolari, le vostre monellerie, e dopo
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avevo tutto finito, tutto ciò era per la signorina Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - ripetono i fanciulli in coro. - Vedo - dice Maria con
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con me, - continua la giovane signora. - Io non voglio saperne d'un gatto che vive in soffitta. - Questa è un'altra questione! Bisogna che le due
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poi è così giovane, questa signora con quel grazioso vestito verde! Però ha la testa circondata da un'aureola di capelli d'oro, come la mamma dei tre
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vecchia Maria! - dice essa con un sorriso di tenerezza. - Come si sono burlati di lei!.. Sarebbe stato meglio dirle tutto. - Ma se mi avesse rimandato
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poter correre in giardino senza nascondersi!! Che gioia poter condividere con Nicoletta la loro vita! Francesco ha un rimpianto al pensiero che Nicoletta
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mia buona mamma. Essa ha preso il suo posto, lo so! - I tre ragazzi guardano con tenera compassione la loro flglia adottiva, e nessuno di loro pensa
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. - Gesummaria! Il mio dolce! - borbotta essa, precipltandosi dietro a Maurizio, con gli occhiali sulla punta del naso, mentre un grosso gomitolo di
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più viziata. Oh, lo so che detestate le bambine, tutti e tre!... In campagna vi chiamano «i tre orsacchiotti» perchè siete poco amabili con le sorelle
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la bambola del salotto.... Allora è di casa?... Andiamo a vedere più da vicino se è proprio la bambola. » Con un balzo leggero, il gatto è sul
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La fanciulla morde con appetito la bella fetta di pane e conserva, pur continuando a chiacchierare. - Dunque, - dice - il signore che passeggia
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pranzo per andare a preparare i letti dei fanciulli. È molto facile, quindi, prendere un bel pezzo di dolce con molta crema e metterlo in un piatto.
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Lo zio Fil segue quel tramestio con la coda dell'occhio, ma non ne rimane oltremodo colpito. Maurizio si mette in tasca ancora delle focacce e dei
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la governante della mamma quando era ancora bambina, e perciò la mamma desidera che la lasciamo fare quel che vuole. - E poi, - aggiunge Maurizio con
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mamma disse che si divertiva molto a giocare con noi, e che le dispiaceva enormemente di lasciarci. E disse anche che lo zio Fil non è seccante, ma è
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perfettamente che sarebbe un peccato tagliare quei bei riccioli, e con un sospiro riprende la spazzola. Nicoletta e lui mandano un grido di sollievo quando
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. Francesco scuote la testa. - La nostra Nicoletta è coraggiosa, - risponde. - E con Matù i topi non escono dai loro nidi. - Ma farai davvero il mio
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la loro figlia, allora? E con uno slancio, raccattato il pallone, sono in casa, mentre Maria, ingiusta, mormora - Ma che ragazzi ghiotti! -
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frugare nella cesta di Maria. È una cesta leggendaria in cui si trova tutto ciò che si vuole: così dice, con un po' d' ironia, la mamma. Maurizio vi
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Francesco è così imperioso, che Nicoletta ha un po' di paura. - Ho voluto io, - dice coraggiosamente. - E poi è la moda! - conclude con un leggero tono di
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, brontolando - stasera non potranno rifarsi con la pietanza: c' è soltanto una focaccia per ciascuno, non di più. - Fatele grosse, almeno, - chiede
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Alano ha ragione. Avrà il coraggio di dargli retta? Nicoletta accomoda tutto a suo modo, che non è poi il peggiore. - Voglio cominciare con Francesco
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senza errori tutta la lezione; ma finisce con addormentarsi col naso sul libro, fin che i ragazzi la svegliano per portarle la cena. La fanciulla è
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, troviamo Nicoletta sulla strada e la portiamo con noi. - Perchè dovremmo portarla con noi? Bisogna trovare una ragione. - Alano fa uno sforzo d
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qualcuno di voi? - Maurizio alza il suo nasetto impertinente e mentisce con sfrontatezza. - Sì, - risponde - io. - Voi? Che ne avete fatto? - Buttata dalla
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Francesco e Alano con Nicoletta. - E fatto, - annunzia trionfante. - Che cosa? - È fatto. Giovedì rimango a casa. - E bisogna che racconti la storia in
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appena il buon giorno con un povero sorriso e con un filino di voce. - Ho male al cuore, - geme. - Creda di esser malata, Francesco. - Questa è una
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il medico, - aggiunge Francesco in tono grave. - Forse vi è un'epidemia. - Tacete, che chiamate le malattie, - dice Maria con orrore. - Venite
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Maurizio. - Vedrai fra un po' arrivare Maria con la tazza del decotto.... Come faremo per portarla a Nicoletta? - E stasera la minestrina leggera, - risponde
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tazza appena Maria ha voltato i tacchi. - Sei sicura di star meglio? - interroga con sollecitudine il ragazzo. - Oh, sì, un po' meglio! Non ho più
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- povera Nicoletta, come doveva esser cattiva! - Nicoletta protesta con gentilezza e dichiara che domani avrà molta fame, poichè si sente bene. I tre
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- Piove? - domanda Maurizio svegliandosi. Alano risponde malignamente, con grande sorpresa di Maria che non ci capisce nulla: - No, non hanno sparato
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fanciulla così piccola! - Dunque, mi tenete con voi? - Sicuro! - Le tre voci hanno risposto tutte insieme. - E mi nasconderete bene, perchè mamma Duflet
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camminare? - No, affatto. Senti, Maria: peggio per me: mi aiuterete a salire e resterò con lo zio Fil e con Leonia. - Che peccato! - Oh, sì! Rifaremo
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studio, ma è seccante stare con la paura che qualcuno entri, - dichiara Francesco, e Nicoletta è del suo parere. Il pericolo viene qualche volta quando
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sua volta, quando Maria non è più lì, Francesco racconta la sua giornata con Nicoletta, l' incontro con lo zio Fil. Lo fa in termini così fantastici
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dallo spesso strato di polvere che lo ricuopre da mesi e anni e che con l'aiuto della pioggia ha formato uno strato di fango. Da un angoletto ripulito
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