Uno dei fanciulli che giuoca si finge maestro; gli altri compagni si fingono scolari, rifacendo più o meno bene tutto ciò che alla scuola si usa di
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passare di sotto i compagni, i quali, formando una catena, dicono: — San Pietro e San Pavolo uprìtece le porte. E i due capi-giuoco soggiungono: — Le
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sta dietro a tutti, il quale rimasto diritto, salta uno per uno i compagni, incurvandosi poi anche lui dopo l’ultimo saltato, mentre il primo alla sua
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compagni partono tutti insieme e vanno a rimpiattarsi chi in un posto, chi in un altro. Quando non han dato ancora nessun segno d’essersi nascosti, il
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, ossia a gesti e senza parlare. Gli altri quattro devono indovinare quale mestiere i loro compagni stan facendo. Se lo indovinano le parti s’invertono
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Il capo-giuoco siede, in modo di trovarsi situato fra due suoi compagni. Egli, fingendo di cucire la suola di una scarpa, tira lo spago, slargando le
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Si fa in parecchi ragazzi. La conta viene posto dai compagni in un luogo dal quale essi non possono esser veduti. Ciò fatto, si allontanano per
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Si fa la conta. Il sorteggiato si pianta nel mezzo de’ suoi compagni, pronto ad afferrare il primo di essi che non tocchi ferro. Per esempio: una
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j’agnede a uprì’: — Dite a Ppadre Funtanarosa che due compagni de Ggesù lo vonno salutare. Quanno er converso j’agnede a ffa’ l’imbasciata, co’ ttutto
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, vatt’a ccerca chi tt’ha ddato — gli dice colpendolo e poi allontanandosi e mescolandosi fra gli altri compagni. Se la Gatta-céca riesce ad acchiappare
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acchiappare uno dei compagni prima che sia giunto dalla mamma, questo è obbligato a mettersi al suo posto; se no, si deve rimettere in ginocchio egli
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’ compagno; Fugge fugge più cche ppôí E annisconnete andò’ vói". Infatti egli picchiato che ha, fugge e con lui tutti gli altri compagni coi quali si va a
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picchiare sulla schiena, fra le risate di tutti i suoi compagni. Il giocatore scoperto possessore della ciavatta, prende il posto della conta, e il
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un servizio che la conta, allorchè sarà invitato nella camera de’ suoi compagni, dovrà fare a uno o a più di essi. Per esempio. Egli dovrà prendere
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altri compagni, per numero d’ordine, deve lanciare il suo picchio in terra e poi prenderlo girante, tra la commessura del secondo e del terzo dito nella
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". E nel rispondere così, rincalzano i due primi fino al loro posto. I quali primi, alla lor volta, respingono indietro i compagni, dicendo: "E noi l
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eravi eretto un sodalizio di compagni e collaboratori de’ missionari, detto dei Mantelloni, dal lungo mantello nero che indossavano, dopo la disciplina
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il primo giocatore deve indovinare alla presenza dei compagni. Dice per esempio: Ció un arbero nun tanto arto che mme fa ccerte fojette verde piccole
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deridono i compagni che sono condannati all’inferno, loro dicendo: Tappo de cacatore, o altre parole di scherno.
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Si fa la conta, e colui il quale viene dalla conta designato, si chiama bùzzico. Costui correndo deve acchiappare uno de’ suoi compagni, il quale per
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accento del verso o un po’ a capriccio, un piede de’ suoi compagni, e nell’ultimo verso un piede ogni parola: "Pis’ e ppisèllo, Colore così bbèllo
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a ttutti quanti Lavorate, lavoranti!". La mamma fa cenno a uno de’ compagni che le stanno d’attorno di colpire sulle spalle quello che sta
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Si giuoca alla Mora soltanto dagli adulti, in due, in quattro ed anche in più. Per mezzo della conta si scelgono o si fanno i compagni. Questo giuoco
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portiere: — A mmomenti. Se sta a mmette la camicia. Allora la mamma, seguìta dai suoi compagni, fa un giro cantando con essi in coro: "Se sta a mmette
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compagni: Tirateme. E quelli posano ciascuno la pallina sul limite, ossia su quel segno stabilito. La conta, a un palmo dalla buca, tira con la sua
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. 29. Li compagni der vecchio bbabbione, sò’ la scatola, l’occhiali e’ ’r pallone. 30. Vecchia zzitella fa ggiovine madre. 31. Aprile, dorce dormire
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