Scusa: il tuo nome è Irene, come quello di tuo fratello è Tommaso. Io non ci ho colpa, ma è così e non mi riesce di chiamarvi altrimenti. Detesto i
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un'aria sospetta! Mi pare che nessuno è al suo posto. Mi pare che il papà non comanda come dovrebbe.... Mammà.... lo vedi! Tu, tu che a Milano mi
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Guardami quel cielo, di' tu se l'aria non trema. Pensare che a Milano dipingevo come un'educanda! Non sono ancora della forza di Helmer, no, ma sento
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È la sola maniera pulita per un uomo come me di rifarsi uno stato. Mi costa, sai, insistere. Dammi quelle cento lire.
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Mi aggiri per avermi alleato. - Come è basso quello che stiamo pensando e facendo tu ed io!
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Come se il Circolo non fosse un luogo per bene! Ci va tutta la colonia forestiera. Helmer aveva proposto di venirmi a pigliare e di ricondurmi. Ma
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Oh come va Zia?
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Al gioco? Al gioco.... che.... esprime, il distacco del danaro.... come hai detto un momento fa? Ah! che è il segno degli uomini superiori.
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Come dici?
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Tommaso.... ha rinunziato al bel mondo, come dice tua moglie. Ti spiegherò poi. Quanto al Circolo....
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Ma se non servo ad altro, farò la massaia, come tu dici.
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Come sei buono!
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Come? Non.... Oh! Giovanni. - Helmer Strile, un grande maestro.
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Come a dire che ne ha molti.
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Il vostro ritratto! Com'è bello. Come siete bella! E che squisita cornice. Come v'inquadra bene il candore freddo dell'argento. Una gentile cosa
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Come si fa?
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Come volete. Ve li incarto.
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Come va?
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Come? Eri tu che insistevi.
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Come sei pallido. Cos'è accaduto?
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Un giorno solo hai durato! Ti stancava? Ti sentivi umiliato eh? Come io alla prima lezione. Ti pareva una cosa meschina e grossolana, O forse lo
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come proseguendo un suo pensiero.
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Il pensiero è lì sempre, ma ne faccio passare degli altri davanti. Non ho imagini profonde. Mi vedo come in uno specchio. Come vedrei una persona
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È un'incosciente. Piomberà come me, di caduta in caduta....
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E non sai ancora. Se tu sapessi.... Devo dirti ogni cosa? Vuoi? Come ai tempi d'una volta?
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Come ti lasci abbattere!
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imposte così buio che non sapevo più venir via. Ho avuto come un senso di paura nell'uscirne. Mi pareva di vedermi morta sul letto. C'era morta tutta
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Si passa ripetutamente una mano sulla testa come carezzandosi i capelli.
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Come sei orgogliosa!
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O Massimo, se tu sapessi come mi rimorde dirti queste cose. Sono così piccole cose. Ma bisogna che tu le sappia, perchè resti tu solo a quel
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Come? Credi?...
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Fa una scossa del capo, come chi s'accorge d'aver detto una cosa insana.
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Come?
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, saresti uscita di questa casa, dove ci sono io, e saresti.... E domani io sarei andato per il mondo, urlando come un pazzo, alla cerca della mia
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Se tu sapessi come ti vedo su in alto davanti a me! Che riposo, che sicurezza mi dà il sentire quella tua protezione vigilante. Perchè non si parla
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Hai detto un no, come lo dicevi da bambina, lungo lungo, con tante vocali. Nooo. Sei poco mutata! Ti rivedo ancora colla faccia....
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È la sola a cui oso ancora dare di tu. I domestici mi fanno soggezione vestiti come l'altra gente.
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Io non so capire come il papà abbia accettato.
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Ha ragione.... m'è passato di mente. Ma rimettendoci al bisogno.... Ora non saprei nemmeno come portarlo via. Non l'aspettavo così presto.
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Come comanda.
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No come è vero Dio. Sii buono, va. Dammele.
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Anche tu?! Ah l'avarona! Hai una carta da 1000 anche tu? Come è vero Dio! Ebbene paga coi tuoi adesso. Appena avrò spezzato ti darò la mia parte.
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Ecco signora. Ho fatto come lei ha voluto.
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Hai detto tutto? Lo sai che mi hai parlato come ad un nemico?
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E come va di umore? S'è riavuto un po'?
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Io ricordo di averti veduto che avevi dodici anni. Eri uno sperlungone alto come una pertica. Io ne avevo dieci e Nennele cinque.
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Come fosti buona!
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No. Questo no. Non sono mai stato così bene come in questi tre mesi da che siamo qui. Ah! oggi è giovedì. Viene Massimo.
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Come sei acerbo! Che hai?
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e non ha l'aria di aversene a male. Guardali. Sembrano montati a macchina tutti e tre. Levano la testa come passerini che aspettano l'imbeccata
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Accademia della crusca
