Interno del Tempio di Vulcano a Menfi. Una luce misteriosa scende dall’alto. – Una lunga fila di colonne, l’una all’altra addossate, si perde fra le
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, oleandri verdeggiano davanti alle colonne e da tutti i punti della scena. Nel mezzo la statua di Venere, a destra la statua d’Apollo. La porta del
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Un’arcata, sorretta da snelle colonne, divide il salone propriamente detto dall’antisala, che serve da sfogatojo. Nel fondo si scorge l’entrata d’una
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Grande atrio del castello con portico sostenuto da arcate e colonne: alla porta che mette nell’interno del castello si ascende per una gradinata: dal
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Grande atrio del castello con portico sostenuto da arcate e colonne: alla porta che mette nell’interno del castello si ascende per una gradinata: dal
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Spaziosa sala del Castello. Due archi ben misurati aprono le belle curve alla vista di una terrazza a colonne, e della notte poco innanzi l’alba. Una
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pergolato sostenuto da quattro colonne. A destra v’è una fonte rustica sul cui margine di pietra è deposta una ciotola e un’idria. Poco discosto v’è un
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(passo passo con lenta cautela, Otello, nascondendosi dietro le colonne, arriverà più tardi vicino ai due)
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A destra un vasto peristilio a colonne. Questo peristilio è annesso ad una sala di minori proporzioni; nel fondo della sala un verone.
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si vedrà il principio d'una pergola. Correrà lungo il fondo della scena una siepe bassa, fra le prime colonne dei pini, via via più folti nella
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