vesti, e la ruggine sul viso, sul collo, e sulle mani, generano di quei mali, che fanno schifo a vedersi, come sono quelle crosterelle, onde il capo
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regalano a' figli con una leggerezza da far venire i brividi. Vien qua bestione, asinaccio, bastardo! che ti possa rompere il collo, scampoforche! che ti
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fuso. Ora una fune incominciava a slacciarsi? e Sant'Ingegno insegnargli a reintrecciarla. Le coreggie, le tirelle si strappavano? ed egli collo spago e
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vengono poi fuori co' loro provverbi: le braghe di tela con quel che segue; danaro e amicizia rompono il collo alla giustizia; ed altri su questo andare
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