Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Vietato ai minori

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Bonanni, Laudomia 36 occorrenze

cartelle sfogliate col censore. Bilotte sa riparare le scarpe, sta imparando l'arte. Mica ciabattino, dice, calzolaio. Per adesso, nel seminterrato che ho

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venuta in città con le corriere che partono dai paesi all'alba, dopo aver governato gli animali. Verso le dieci compare un signore in pastrano grigio col

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Pagina 101

irradiazioni di pulviscolo sul capo del monsignore, diritto a braccia spalancate. L'altare è pieno di fiori. Da un lato, stola candida col nodino di nastro

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madri incinte _dicono ingravidate _ lo deducono da sé: ce l'ha dentro la pancia. Rifiutiamo di credere alla logica dell'evidenza. Anche il paragone col

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Accompagna le bambine una monaca alta e secca, col passo lungo nelle scarpe piatte, aitante come un uomo. Le bambine sono piccole. Quelle avanti

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Pagina 145

. Resistenza e violenza. Faceva chiasso in un cinema, non volle uscire col carabiniere. Premeditazione? Avrebbe detto: Mi voglio divertire col capataz. Freme

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Pagina 150

. L'avrebbero insomma "biastemato" (intende bastonato) nientemeno col nervo di bue. Sbalordisce i paesani con la sua sicurezza e improntitudine davanti

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Pagina 155

che non sono suicidi. Proprio io, in casa mia, ho visto un fratellino preparare la corda col cappio, appenderla a un gancio, infilarvi la testa stando

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Pagina 160

contro un vetro. Col tempo l'ho vista, come un maschio, allungare braccia e gambe sgraziatamente. I capelli d'un ricciuto crespo all'attaccatura farsi

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Pagina 166

permanente. Vengono chiamate anche le donne. Cerco nella giovinetta, senza trovarlo, qualche segno visibile. È belloccia, enormemente capelluta, col crespume

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Pagina 172

scendevano a vendere cicoria e more di siepe, calzando polacche di vacchetta imbullettata che pulivano col nerofumo. Per venire, si viene sempre a piedi

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Pagina 176

. LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI. Sovrasta il Crocifisso, non l'avevo ancora recepito. O è di quelle cose talmente ovvie che si finisce col non vederle

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Pagina 18

Nicola a guardare. Col secondo si rifiutò. Le ripresero i soldi "dal seno" e la picchiarono. Nicola giura di aver detto la verità _ segno di croce

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Pagina 181

bambino, lega la corda a una trave e s'impicca. Lui sente la sedia picchiare in terra _ essa l'aveva tirata via col piede _ rientra e trova la madre

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, col profilo minuto sotto il testone riccio. Risponde stentatamente, persuaso dell'evidenza irrefragabile dei fatti. La sua difficoltà d'espressione

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Pagina 190

castano a mezza fronte. Quello che voglio sapere da lui è difficile, non so come cominciare. "Ti chiami Tonino?" Fa sì col capo. Il Tonino l'ho supposto

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benché minima emozione." Credo che la tradisca ora col sorriso nervoso e la mossa del capo. Certo non si tradisce facilmente. Ne cerca d'impietosire

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il lavoro di un bue. Sì, sempre col gregge. Mai potuto trattenere nella scuola. A domanda: mai dato scandalo in casa (sorellastre e matrigna giovane

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accusa. "A un ragazzo basta dirgli che una cosa non si deve fare, il Padreterno per primo commise l'errore col ragazzo Adamo. Errori che si perpetuano

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nugolo di agenti: niente paura dunque, ma un terribile imbarazzo che rasentava la vergogna. L'incontro col garbato giovane, i suoi occhi carezzevoli, il

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scenario per uno spettacolo dal cielo col traforo nitido dei rosoni. "Vede?" Vedo. Molto suggestivo, non immaginavo. Lo stesso albergo è a incastro

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, senza parlargli ma reggendolo spalla a spalla fianco a fianco. Quegli uomini l'hanno perdonato. Ma pure il perdono, a misurare col metro giusto, è

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le mani, butta giù la testa parandosi. (Allora anche le monache picchiano?) Testa rapata grigia _ un grigio smortigno in contrasto col carminio della

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anch'io pudichi puntini di sospensione. G. torna poco dopo col nome del colpevole: uno di sartoria, stracci grigioverde. È lungo e dinoccolato

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Giocavano a pallone, il bambino si mette in mezzo, ruba i tiri, rincorso fugge col pallone. All'imputato gli "scappa un sasso". Bozza frontale

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questo. Se ne andrà, così smilzo e col suo piccolo naso storto sui baffetti, la bocca morsicata tremante, con la sua laurea, con quell'aria di sentirsi

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mano, la ritiro a mezz'aria. Se non li tocco, se non li accarezzo, stabilendo col contatto fisico una concreta comunicazione, si divincolano a lungo

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la catena d'oro attraverso il panciotto prominente. S'appoggia col ventre alla transenna, vi si preme contro quasi a volersi ridurre, sforzando la

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diaccia del cortile, che i signori e le signore superano rabbrividendo, seguiti dai pacchi nelle braccia degli agenti. (Neanche oggi, col sottozero, si è

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ritrattare. "Scoppole non m'ha date, col paletto non m'ha dato." Lo si ammonisce e tace. Al suo fianco Antonio mostra la nuca con un taglio di capelli

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congratulazioni. Si è difeso accusando la madre del bambino di portargli rancore per una lite. Indignazione della donna. Il bambino tornò col sangue giù per le

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In provincia la parola è stata poco usata, dovevo venire a Roma per risentirla. Roma corrotta a metropoli col suo babelico dopoguerra. Ma dopo aver

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gabinetto o entrando per parlarne col presidente. I casi gravi. Avevo incarico di prendere contatto col detenuto. Dal presidente R. ebreo espulso

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col berrettone bianco. Ma pare agitatissimo, con tutta l'aria dell'uomo colto in fallo. Il ragazzo sbottonato si tiene di sbieco a braccia dondoloni

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col naso sulla lunga lista. Anche io sono in ritardo. Il ragazzo è già in pedana. Un pò gobboni come si mettono a quell'età e senza collo le orecchie

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." Obbligati, confermano. Però li picchiarono a pugni sul petto, ammanettati a sangue col filo di ferro, li fecero fuggire abbandonando il gregge, da dietro

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Versione elettronica di testi relativi al periodo 800 - 900 Donna Folgore

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Faldella, Giovanni 9 occorrenze

nostra sposa Se a l'a l'anel 'n t'el dì! ... Chi l'avrà donailo? Saralo so marì? O ben ecc. Guardè sì la nostra sposa Se a l'a l'or al col! ... Chi l'avrà

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dell'ordinamento sociale gli parve più chiaro di quello espresso dal Poeta latino col dare iura maritis . Rendendo ferreo il suo proposito virile, non

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militare a servizio di un reclusorio religioso. Il massaro iuniore si era recato col carrettone alla stazione di Clavario a caricare alcuni sacchi di riso

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perdente al gioco, od altrimenti carico di debiti, che pur col mal occhio raffredda la minestra e il caffè e toglie il sapore ai più saporiti manicaretti

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un'iracondia maledetta. Con gesti protesi da Semiramide imperatrice offensa, col veleno dell'aspide di Cleopatra, essa sibilò: * Via! via! * Per non suscitare

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un nuovo portento al vanto di aver ucciso con un'orazione funebre un assassino. Si dirizzò col mento grigio barbuto su quell'orda di energumeni

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, ed anche il venerando presidente del Senato finirono col rivolgersi alla Questura per liberarsi dall'assedio di una poetessa tremendamente innamorata

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. * Erano depositi di stalloni umani per una razionale stirpicoltura e col celibato religioso offrivano una buona soluzione al problema di Malthus

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professorem. Il cicaleccio venne interrotto dalla luminosa apparizione della Contessa De Ritz nelle sedie chiuse col professore Losati. Vista la

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