tutti legati coi vincoli santi ed indissolubili del suo nome e del suo sangue. Un grande scrittore, Massimo d'Azeglio, dice di voler trattare col lei
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? No, questo potrà bastare per coloro che, dediti a guadagnarsi quotidianamente il pane col manuale lavoro, non hanno squilibrio di sorta fra le loro
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CERTO, se non ti vuoi scottare, e peggio se non vuoi correre rischio di bruciarti, e bruciarti davvero, guardati dal fuoco, poichè chi col fuoco
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, i lontani come i vicini, poichè tutti ci fa chiamare col nome di prossimo nostro; e dicendo prossimo ci dice che tutti debbono esserci cari, che per
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; ma cercheremmo qualcuno che non istesse a misurare proprio col compasso quanto ci deve, geloso anche di darci un punto solo di più di quanto abbiamo
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possiamo fargli piacere. Se io facessi opere di carità eroica, ma le facessi solo per mio gusto o per soddisfare il mio amor proprio col plauso del mondo
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collocamento, sia come un tempo di pena del quale accelerano la fine col desiderio: altre invece non meno errate lo credono tempo di godersi i beati ozj, di
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lasciato dominare dall'ozio, si fa reo non solo di un danno materiale, col togliere a sè ed alla società il frutto delle sue fatiche; ma ha generato un
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malattia, anzichè ammorbarne il delicato sentire col fartene la triste dipintura, cercherò d'innamorarti dell' opposta virtù; che se per mia imperizia
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col prendere sulle proprie spalle quel carico che pesa sulle altrui, si generano la tranquillità e la pace. Mi ricordo, d'aver letto, nella bellissima
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sovr' essa il velo del lutto, indizio che uno ne hai perduto, o che ahimè! d'ambedue sei orfana. Io non so se il mio cuore incontrandosi col tuo, ti
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genitore perduto, ha già fatto molto per te col prenderti come figlia. Oh! forse altro non aspetta se non che tu ti getti nelle sue braccia per
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necessità che essa tratti i suoi domestici con riguardo, con umanità, con amorevolezza, poichè non varrebbe che essa li chiamasse col nome più discreto
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che sono nel mondo fossero tutte segnate col Battesimo della salute, e tutte anzichè macchiarne la purezza ed oscurarne lo splendore si facessero vere
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col collo torto, cogli occhi chiusi, ovvero perchè si voltano di qua e di là, e pare non pensino punto a quello che fanno. Noi non possiamo mai
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, perocchè come un malato non fa che perdere col mutamento successivo di cura, così l'anima tua non guadagnerebbe di certo col cambiare il suo medico. Io
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altro, col buon esempio. Ma, pur troppo vi sono maestri e maestre che apertamente insegnano il male; questi certo non saranno i tuoi, perchè la loro
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coraggio di dichiararci in fallo, di chieder perdono, e se la verità non la possiamo dire senza compromettere la carità, teniamo la verità coperta col velo
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misura: un tale, per esempio, ha a mala pena di che sostenere la famiglia, e col pretesto di non 35 farle mancare il bisognevole l'abitua al superfluo
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la camelia, e come della camelia si può dire col Giusti di esse: Senza puzzi e senza odori, Come le camelie. oppure esagerano siffattamente le loro
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quel fiore, occupavano il mio pensiero, anzi il mio cuore, e col cuore ho mormorato al loro orecchio quanto veggo scritto nel libro della vita e la
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signora, ma gran signora, di sangue reale, eppure condannata a guadagnarsi il vitto col lavoro delle sue delicatissime mani, le quali si prestavano ai più
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per meritare. Mi manca il coraggio di torturare il tuo cuore, o angelo della famiglia; sì mi manca il coraggio di torturare il tuo cuore col prevenirti
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d'uopo; ove abbisogni soccorre col proprio denaro l'altrui indigenza; conduce ai bagni di mare quelli tra i suoi poveri che ne hanno necessità, e tiene in
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JERI col mio discorso e colla minaccia del frustino, temo forte di averti scontentata, mia cara, poichè so bene che una delle cose da te più
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questa speranza, e mi allevia la pena che provo nell'esserti di peso col mio linguaggio amoroso sì, ma severo... forse soverchiamente severo... Oggi tu
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prescrizioni positive o negative, senza prima dimostrartene le ragioni, porre a livello il mio modo di vedere col tuo? La fantasia non potentemente
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in gola una penna, e con essa si eccitavano a rimettere il cibo preso, onde far posto a prenderne dell'altro. L'agape si scioglieva col bacio fraterno
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prendere parte al ludibrio che si fa di lei, col riprodurre in sua presenza le più abbominevoli enormità di taluna del suo sesso, di taluna, che
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nelle acque salutari, fortificarci più tardi col Crisma di salute, apprestarci il lavacro Penitenziale, e corroborarci col Pane di vita, non appena le
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Lui con caldo sospiro; ecco sciogliersi l'anima sua dal corpo di morte, riconciliata col suo Creatore, eccola volare in Cielo a ricevervi una
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malattia che lo rende dannoso a sè non solo, ma altresì a tutti gli altri cui tocca col dente avvelenato, fosse pure il padrone amatissimo, pel quale in
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fatte col miglior fine possibile. In questo caso Iddio ci permette di giustificarci con essi, affinchè il nostro buon nome, che pur è dono suo, non
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del letto, del vitto, dell'infermiera, del medico, e finisce col bestemmiare che Dio ha fatto male ad aggravarla così... Col cuore accasciato ti
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... Molte giovani pongono ogni loro studio ad interessare il fidanzato col porre in evidenza le loro doti e specialmente le esteriori; ma tu, io spero
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gloria eterna; alle nozze di Cana ci mostra essere debito nostro santificare le riunioni, fino i divertimenti col pensare agli altri, provvedere alle
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Lo Spirito in Dio. - Preghiere di ISABELLA SCOPOLI BIASI, col mese di Maria del Sac. GIULIO TARRA, volume di pagine 416, formato in 16° illustrato da
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contraddice, nemmeno se le idee muove sono in opposizione alle sue. Sa che ogni tempo ha le sue specialità e le sue utopie. Tutt'al più, dirà, col sorriso
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S. V. il matrimonio della loro figlia ANGELA col signor PAOLO VERI, avvenuto a Padova il 20 aprile 1880. Agli amici si spedisce poi, non più una
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eviti più che possibile ogni menomo errore, che non mostri mai nè invidia, nè collera. Col marito la dolcezza, coi figli una certa serietà affettuosa
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costituiscono col fazzoletto ciò che distingue la signora veramente per bene. Le pianelle sieno sbandite, servano al più per andar dal letto fin all'abbigliatoio
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si dice, la cancelliera, la capomastra, ecc. In Italia alle ragazze di famiglia nobile si dà il titolo col diminutivo: contessina, marchsina; in
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la casa col galateo? E non è in famiglia che si può dipartirsi dalle norme cerimoniose necessarie nei salotti e vivere in libertà? Ahimè! È
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dovesse parlare, la mise in burla col dire che non si poteva dar dello spirito e del tatto a chi non ne aveva; credo che una guida si possa fornire alla
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tavola stessa, dalla padrona di casa o dalla signorina, col sistema inglese. Ecco questo sistema: l'acqua che bolle in ampio recipiente detto anche
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(almeno due), col gabinetto da fumare, il bigliardo, ecc., delle tolette che saranno sfarzose, del the che verrà servito con lusso di porcellane ed
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guarderanno col canocchiale in platea, nè fisseranno gli attori. Le signore non applaudono: gli uomini non dovrebbero fischiare in nessun luogo: comunque, non
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, spezzate, un po' facete:nessuno deve impancarsi a far lunghi racconti i quali, sempre interrotti dalle esigenze dell'occasione, finiscono col
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versano i vini. Dopo la minestra Madera o vini di Sicilia, col primo piatto vini di Borgogna e di Bordeaux, detti di seconda qualità; tra i piatti
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delle sorelline della neo-fidanzata, la lascia sola per un momentino col pretendente e dicono... dicono assolutamente quel che vogliono. Soltanto che lui
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Accademia della crusca
