Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 - Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

74343
Regno d'Italia 4 occorrenze
  • 1931
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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L'orario di apertura e di chiusura degli esercizi pubblici è stabilito per ciascun comune dal questore, sentito il podestà.

In ciascun comune o in ciascuna frazione di comune il numero delle autorizzazioni prevedute dall'art. 89 non può superare il rapporto stabilito nel

In ciascun comune o frazione di comune il numero degli esercizi di vendita o di consumo di qualsiasi bevanda alcoolica non può superare il rapporto

superare, per ciascun comune o frazione di comune, il rapporto di uno per mille abitanti.

Il successo nella vita. Galateo moderno.

174932
Brelich dall'Asta, Mario 22 occorrenze
  • 1931
  • Palladis
  • Milano
  • Paraletteratura - Galatei
  • UNICT
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ammissibile è secondo il numero dei posti pagati. Semprecchè rimanga riservato il posto spettante a ciascun passeggero e che il peso dei singoli colli non

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Per il trasporto di bagagli e di pacchi espresso entro il rione della stazione sono valide le seguenti tariffe: 1) Per ciascun pezzo di bagaglio a

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L'organizzatore assegna ad ogni giocatore il nome di un animale. Meglio se tale assegnazione si fa in segreto bisbigliandolo all'orecchio di ciascun

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Sopra tanti pezzetti di carta, quanti sono i giocatori, si scrive il nome di una costellazione. I cartellini così preparati si imbussolano e ciascun

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Ciascun giocatore indica al penitente di eseguire una penitenza, ed egli deve senza parlare, accennare alle ragioni che gli impediscono di ubbidire.

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Il penitente trasformato momentaneamente, dice a ciascun giocatore: - S'io fossi un pappagallo, che cosa m'insegneresti tu a ripetere? Ciascuno dà la

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dire che il penitente deve fare tutto quanto gli viene ordinato, volta a volta, da ciascun giocatore.

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Si formano due partiti di forza eguale; ciascun partito prende un colore differente e ciascun giuocatore prende un numero progressivo nel proprio

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da sette ponti disposti come nella fig. A. Si poteva disporre il proprio percorso in maniera di passare su ciascun ponte, ma una volta sola? Dopo

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tremendo seme! Sventura, sventura, sventura, nient'altro che sventura possono arrecare le carte di picche. I significati di ciascun seme valgono per la massa

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, dopo averle mischiate e fatte alzare dal vicino di sinistra. ne dà tre a ciascun giuocatore, ed in tavola ne mette quattro scoperte. Il giuoco consiste

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ciascun giuocatore la posta. Però riceve da sciascun giuocatore un gettone di consolazione, a cui si attribuisce in precedenza un valore determinato

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(Un mazzo di 52 carte). a) Il ventuno ordinario. Nel ventuno ordinario ciascun giuocatore mette la sua posta. Il banchiere distribuisce due carte

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in punti delle mani, ed a fine di partita si sommano assieme. Chi vince, guadagna in danaro l'equivalente della differenza tra i punti fatti da ciascun

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distribuzione dando a ciascun compagno una carta alla volta sino ad esaurimento. La tagliata del mazzo non può farsi in più di due pacchetti; ed un pacchetto non

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distribuiscono le carte in senso contrario e cinque per due volte e poi tre a ciascun giuocatore; b) oppure: ogni giuocatore passa e riceve da ogni

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la somma scommessa; quegli che fa 8 di mano, la riceve due volte; ma una volta sola quegli che fa 7 di mano. La scommessa è a talento di ciascun

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Partita che si giuoca assieme da più persone. Si forma un banco con una o due marche pagate da ciascun giocatore, e la sorte designa chi deve

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rischi e vantaggi. Però ciascun giuocatore, a turno, da destra a sinistra, funge da banchiere. Fissata la posta o scommessa, il banchiere getta i dadi

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, nè il medesimo nome, e perciò si ha che ciascun partito giuoca con: 1 re, 1 regina, 2 alfieri, 2 cavalli, 2 torri, addimandati grandi pezzi. e 8

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ciascun giuocatore e si posano sulle caselle bianche delle prime quattro file. Le pedine sono bianche e nere. Le bianche spettano tutte ad un

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può sottrarsi a questo obbligo, nemmeno facendosi buffare il pezzo. 5. A turno ciascun giuocatore ha la mossa. Con le pedine e colla dama non si può

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Cucina di famiglia e pasticceria

278159
Giaquinto, Adolfo 21 occorrenze
  • 1931
  • Scuola Tip. Italo-Orientale «S. Nilo»
  • Grottaferrata
  • cucina
  • UNIFI
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Ciascun convitato le spruzza di limone, le asperge leggermente di pepe, e le prende, per mangiarle, con apposito forchettina, detta forchettina da

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piatto a ciascun convitato, oppure si pongono in un piatto grande, ma senza metterle una su l'altra e servendo contemporaneamente un piattino di spicchi

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Ricoprite ciascun pezzo di pane con uno strato piuttosto alto di parmigiano grattato e un nonnulla di pepe bianco, ed aggiustateli sopra una teglia.

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Su ciascun disco ponete un pochino del composto suddetto, piegate il disco in due, formando così una mezzaluna poi prendete le due estremità

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Fate un buco nel mezzo di ciascun pezzo e riempitelo con un piccolissimo pezzo di composto di muzzarella formato a pallina.

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Dorate con un pennello di penne bagnato nell'uovo sbattuto all'ingiro di ciascun mucchietto, ripiegate

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Tagliate la muzzarella in fette, metteteci un pò di sale e pepe, ed infilzatele in uno spiedino, alternando ciascun pezzo con un crostino di pane

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Tagliate poi della muzzarella (oppure fontina), della stessa forma e grandezza di pane, e ciascun pezzo di questa lo collocherete fra i due strati di

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circa un palmo e mezzo, e lagarne le due estremità di ciascun pezzo con filo crudo. Ciò fatto, preparate un pesto con 125 gr. di grasso di prosciutto

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modo che ciascun pezzo di carne si trovi tra due foglie di salvia, due fette di prosciutto e due fettine di pane.

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ciascun tordo contemporaneamente una foglia di salvia ed una fettina di prosciutto.

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un piatto ricoperto da una salvietta, quindi ciascun commensale, dopo aver tirato la sua parte, li condisce con olio e limone.

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Dopo aver prolessato in acqua i cardoni come dissi più innanzi, ritagliateli in pezzi un poco più piccoli, o meglio di ciascun pezzo ne farete due.

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Scolate i cardoni, dopo che li avrete cotti nel bianco (vedi: cardoni alla parmigiana) asciugateli bene, tagliate ciascun pezzo in due o tre striscie

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Fate in modo che la parte più densa della salsa cada in parti eguali nel centro di ciascun carciofo.

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Spaccate ciascun pomodoro in due parti, ma non uguali, lasciando cioè la parte di sopra che deve formare coperchio alquanto più piccola di quella

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tutti i pomodori, collocandoli nella cavità, sgocciolate sulla pasta di ciascun pomodoro un pò d'olio, rimettete ad ognuno il suo coperchio

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quest'ultimo in modo che sembri tornito, dividete ciascun carciofo in due, spuntate a ciascuna metà l'estremità dura delle foglie, stropicciatele bene dapertutto

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Spalmate ciascun crostino con un poco di mele cotte, ma da una sola parte e disponeteli in corona.

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Spalmate ciascun canapè con un pò di mele cotte, ma da una sola parte, e disponeteli in corona su un piatto (3). Si possono servire caldi o freddi.

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, distendete un poco di crema pasticciera nel centro di ciascun riquadro, e in mancanza di questo si può adoperare della marmellata ristretta. Riunite i 4

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