Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ci

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Manuale pratico di cucina, pasticceria e credenza per l'uso di famiglia

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Lazzari Turco, Giulia 20 occorrenze
  • 1904
  • Tipografia Emiliana
  • Venezia
  • cucina
  • UNIFI
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prepararlo in casa. Lo stomaco ci guadagna e l'economia è considerevole.

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. Se s'avessero a preparare le due prime salse fondamentali, cioè la spagnuola e la vellutata, secondo i precetti di certi cuochi ci sarebbe da

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i crostini, oltre il pane che ci vuole un po' raffermo, sono il burro fresco, il burro d'acciuga o di gambero ecc. ecc. le uova sode, il formaggio

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. Parecchi hanno l'abitudine di lavare il riso ma se ci guadagna la pulitezza ci perde il sapore.

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Ci vogliono dei maccheroni grossisssimi che taglierete, dopo cotti, tutti della lunghezza d'un dito circa e riempirete, mediante un apposito tubino

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leggerezza nel dimenarla o per meglio dire nel sollevarla continuamente dal basso all'alto col mestone perchè riesca spugnosa. Ci vuole dell'occhio

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m. servite il pasticcio con salsa di pomodoro a parte. In Romagna usano mettere un po' di zucchero nella pasta ma essa non ci guadagna. Potete

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È prudente misura quella di lavare le carni ma esse ci perdono in sapore, specie se vanno cotte arrosto, per cui certi cuochi hanno l'abitudine di

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. (La paprica ci vuole di prima qualità : quella di Szeghedino è rinomata). Chiudete la cazzarola e lasciate cuocere adagio la carne, versatevi quindi 2

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adatta alla dignità virile ci guadagnano quei piatti che hanno bisogno di essere serviti fumanti e senza troppo perdere del loro sugo.

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di salvia, infarinateli e soffriggeteli nel burro, tirateli a cottura bagnandoli con vino bianco e sugo di limone. Ricordate che ci va del pepe in

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Anche il baccalà comperato ci guadagna sempre se lo si lascia unpajo di giorni in molle. I tedeschi lo bagnano nell'acqua misto con un cucchiaio di

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Le aringhe salate. — Questo pesce dei mari settentrionali che ci perviene in barili, salato, gode pochissima considerazione in Italia mentre i paesi

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Siccome i gamberi morti, dannosissimi alla salute, non si possono adoperare, la necessità ci costringe di metterli al fuoco vivi e la civiltà vuole

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[immagine e didascalia: Topinambours. Peri di terra] 57. Lo zafferano (Crocus sativus). — Questa graziosa iridacea ci fornisce nei pistilli dei suoi

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4. Il prugnolo, fungo color isabella, fungo dalla saetta ecc. (Tricholoma Georgii). — Il genere Tricholoma ci offre varie specie mangerecce assai

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geotropa). — Il genere Clitocybe ci fornisce buon numero di funghi mangerecci e alcune specie veramente squisite fra cui l'agarico connato (Cl

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Le vivande di lievito sono facili ad allestirsi quando 1’ esperienza ci abbia resi attenti a certi particolari indispensabili alla loro manipolazione.

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dimeni per un quarto d'ora circa. Ci si metta poi la farina e, sfatta che sia, si versi questa pasta in una tegghia unta con olio o con burro. Essa

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freddo che usa d'altronde moltissimo in Francia anche per i liquori da commercio può surrogare efficacemente i prodotti della distillazione e ci

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XXI Legislatura – Tornata del 1 marzo 1904

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Biancheri 15 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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presidente. Se non ci sono osservazioni in contrario, questa interrogazione si rimanda a martedì 8 corrente.

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Ma di quest'ordine del giorno ci occuperemo dopo la discussione degli articoli.

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Se noi apriamo il Codice civile (fu giustamente osservato) ci incontriamo subito nell'art. 1° il quale suona così: Ogni cittadino gode dei diritti

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che noi ci persuadiamo che sebbene la legge non sia richiesta, in quanto non vi è alcuna prescrizione in contrario, pure essa diventa

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dall'onorevole guardasigilli nel principio del suo discorso; cioè che non ci sia bisogno di una legge per autorizzare la donna ad esercitare l'avvocatura, perchè

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procura. L'esercizio della professione di procuratore non porta alcuna offesa o detrimento al nostro decoro personale, se non ci impedisce trovarci qui

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disordinato dei professionisti legali uno spettacolo che potrebbe essere migliore; ma non ci sarà niente di male se l'intervento in tribunale delle

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donne perfino il diritto di testimoniare; e ci volle la legge del Mancini, del 1877, per abolire l'ingiusta disposizione. Se si ritiene che non si oppone

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Socci relatore. Questo ci rincresce, ma non è vero.

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che logicamente porterebbe a rimanere semplicemente nell'oggi! Ma il mondo stanco del vecchio chiede del nuovo. Ci voglion dunque delle riforme, sien

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l'avvenire della donna deve essere perfettamente eguale a quello degli uomini, e non ci vogliono che degli squilibrati o dei cattivi soggetti per pensare

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, vecchio e caro amico sino dall'Università. Tornando alla questione che ci occupa, torno a ripeterlo, essa non è nuova affatto.

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dimenticare che o come madri ci hanno dato la vita o sono le compagne dei nostri giorni e le sorelle affezionate a che mai ci abbandonano nel dì del

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dell'avvocatura e non già della procura: difatti l'onorevole Socci ci ammonisce che tutta la Commissione, lui eccettuato, votò contro l'ammissione delle

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Poichè l'onorevole presidente del Consiglio non si oppone, se non ci sono osservazioni in contrario, così rimarrà stabilito.

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XXI legislatura – Tornata del 28 gennaio 1904

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Biancheri 4 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Rivediamo ancora l'alta, asciutta persona animarsi ad un tratto, dinanzi ai più gravi problemi dello Stato; ci par di udire ancora l'armoniosa parola

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sfere dell'eloquenza e ci trascinava unanimi, quasi inconsapevoli, all'applauso e all'entusiasmo.

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Però con l'animo pieno di lutto e di riconoscenza ci inchiniamo reverenti alla sua tomba lagrimata, donde verranno in ogni tempo nobili ispirazioni

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Chimirri. Tanta concordia ed unanimità di rimpianto è l'omaggio migliore, che si possa rendere all'illustre statista, al patriota intemerato che ci

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 2 occorrenze

C'era una volta un sarto, che campava la vita mettendo toppe e rivoltando vestiti usati. Nella sua botteguccia ci si vedeva appena; per ciò lavorava

rivolse alla sorella maggiore: - Ti raccomando quella poverina. Ora che non ci sarò più io, non esser con lei sempre cattiva come pel passato. É buona

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 1 occorrenze

d'Europa, dobbiamo il nostro attuale risveglio a Napoleone. Voi ci avete invasi, ci avete sconfitti, perché la civiltà sconfiggerà sempre la barbarie

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 8 occorrenze

bronzo, il cui suono si propagò lungamente nell'immenso corridoio, svegliandone l'eco. - Dove ci conducono? - chiese Rokoff a Fedoro. - Dal capo della

Rokoff. - Che ci spezzi ancora le ali? - I venti soffiano furiosi sulle Tant-la, forse più che sugli altipiani settentrionali. Vedo una nuvola nera

simile infamia contro di noi! ... - Fedoro, che cosa possiamo tentare? Ci lasceremo torturare e assassinare in questo modo da queste canaglie? Noi

. Sono meno superstiziosi e più coraggiosi. - E poi ci hanno veduti - aggiunse Fedoro. - Avranno pensato che un drago non si lascia montare dagli uomini

qualche palla fischiare - disse Fedoro. - Non mi stupisco - rispose il capitano - eppure ci troviamo a milletrecento metri. Non sono i moschettoni a

bufera - disse il capitano con qualche inquietudine. - Non sarebbe stato meglio fermarci dove ci siamo accampati? - chiese Rokoff. - Il vento ci avrebbe

Bogdo-Lama - rispose Fedoro. - Come ci accoglierà? Mi sento indosso un certo malessere che si direbbe paura. Se indovinasse in noi degli europei? - Taci

crollò, la testa con un gesto di scoraggiamento. - L'alba non è ancora sorta - disse poi. - Ci siamo noi - disse Rokoff. - Vedremo chi avrà il coraggio