Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Almanacco igienico popolare del dott. Paolo Mantegazza

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Mantegazza, Paolo 33 occorrenze
  • 1882
  • Libreria Gaetano Brigola
  • Milano
  • cucina
  • UNIFI
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Ecco perchè l'uomo, anche mangiando, non può accontentarsi di saziare la fame, ciò che all'animale dovrebbe bastare, ma come angelo che incomincia

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Auguro a tutti Voi, che da diciassette anni leggete il mio Lunario, che alla vostra mensa sediate sempre:

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Acetosella. — Erba indigena dei nostri prati e che è molto nota ai fanciulli per il sapore acidetto e piacente che la distingue.

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Banana. — Frutto dei paesi tropicali e che fra noi non figura che rare volte e sulle mense dei ricchi. Se fosse vero quel che vi narrano in Oriente

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Azzarola.— Frutto zuccherino e alquanto astringente, che può esser mangiato senza danno della salute, quando i fanciulli che ne sono più ghiotti di

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Una cronaca forse calunniosa ci racconta che il re Ferdinando di Napoli spendeva cinque milioni per costruire il palazzo di Capodimonte, perchè su

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Burro. — Venti litri di buon latte danno un chilogramma di buon burro; ma oggi i buoni milanesi, che fra le glorie patrie avevano quella

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Cavolo. — Verdura conosciutissima, che ebbe l'onore di essere adulata dagli antichi e di entrare nei proverbi di molte letterature europee

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Cocomero. — Frutto dei paesi più caldi d'Europa, più grosso che saporoso, più fresco che digeribile e che deve essere sempre scelto fra i più maturi

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Coriandro. — Seme aromatico, che entra nella composizione di molti liquori e che rivestito di zucchero ha dato il nome ai coriandoli. Le foglie del

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Fico. — Perdoniamo volontieri a Dioscoride, che accusava i fichi freschi di nuocere allo stomaco e di produrre malattie della pelle e siamo inclinati

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. Nei bambini converrà badare che non mangino le buccie e che col sugo di esse non si guastino i labbruzzi rosei e delicati.

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Fico d'India. — Frutto che si mangia nei paesi più meridionali d'Italia, che sazia la sete ed è salubre, purchè se ne sputino fuori i mille semi.

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Non mangiate che i ceppatelli (funsg feree) l'uovolo (funsg cocc), la spugnola, i dormienti (Agaricus ostraceus . Non comperate mai funghi secchi dai

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Lattuga. — Tournefort ci racconta che a questa simpatica foglia fu dato il nome che porta, perchè gli antichi attribuivano ad essa la preziosa virtù

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Legumi. — Propriamente non si devono chiamare legumi che i fagiuoli, i ceci, i piselli, le fave, le lenticchie ed altri semi farinosi, che devono le

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Mandioca. — Pianta esotica, che nelle sue radici offre un alimento associato ad un veleno acre. Vi sono però mandioche dolci e non velenose. In ogni

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Evviva la mela, che nelle lunghe sere dell'inverno ci profuma la mensa col suo mite e simpatico aroma e ci rallegra l'occhio col verde che ha rubato

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Bernardin de Saint Pierre, che tutti conoscete e che per i Francesi è una delle maggiori glorie della Normandia, che è anche la patria di molte e

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Solone per evitare le spese eccessive che solevansi nei convitti nuziali, ordinò che i giovani sposi prima di mettersi a letto non mangiassero per

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facile digestione. Convien sempre privarla della buccia, che contiene un succo acre ed amaro, che fu adoperato per distruggere i porri. Pare che la

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Chi volesse campar vecchio, vivendo di miele, troverebbe nell'antichità tradizioni più o meno storiche, che lo autorizzerebbero a rifare

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Ostrica. — Se Esopo e Socrate non ci avessero insegnato da secoli che il brutto può accordarsi col buono, le ostriche sarebbero lì ogni giorno per

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Orzo. — Cereale che contiene il 66 per cento di amido, ma soltanto il 12 per cento di glutine. La sua farina non serve che a preparare un pane molto

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Pane. — Quanto sarebbe curioso un volume, che raccogliesse la storia filologica, anedottica e psicologica del pane, cibo antico quanto l'uomo e che

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Quaglia. — Il più piccolo, il più gentile dei nostri gallinacei e che ingrassando facilmente ci offre un boccone salubre e saporitissimo. Mangiatela

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Rana. — Animaletto elegante, che canta male, che salta bene e che dà alla nostra cucina una carne saporita e di facile digestione, per cui conviene

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Revalenta, (ervalenta, revalesciere). — È una delle più sfacciate ciarlatanerie che ci si presenta in quella colonna d'infamia, che è la quarta

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Topinambour. — Pianta originaria del Brasile e che appartiene allo stesso genere del girasole. Dà un tubercolo discretamente nutritivo e che ha un

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Compiango i pochissimi che non possono digerire le uova e che non ne amano il sapore; ad essi manca l'ottimo degli alimenti, che si raccomanda

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Uva. — Frutto allegro, frutto dolce, frutto bello, frutto galantuomo, che è degno in tutto di essere il padre o la madre di quel santo liquore che è

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. È forse per questo che i nostri droghieri ce lo falsificano tanto volentieri coi fiori di cartamo, che costano molto meno del vero zafferano. Se

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Le amacche dell'Aducci si sono sempre andate perfezionando. Egli ci dà dei veri letti tascabili nelle sue amacche che pesano 160 grammi e che

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La regina delle cuoche

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Prof. Leyrer 17 occorrenze

Sono due piccole raccolte che non mancano di vero interesse, e che possono riescire di pratica utilità.

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Non è sufficiente che una buona cuoca sappia ben allestire le vivande; occorre prima di tutto che essa sia sommamente pulita. Non le è permesso

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comodamente senza darsi fra loro impaccio. Occorre che tutti gli utensili che abbisognano siano pulitissimi e lindi, procurando che queste suppellettili

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Avvertite, che se le albicocche avranno la mandorla amara, non dovrete pestarne di queste che 5 invece di 20.

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Fate cuocere gli asparagi in mazzo in poca acqua; quando le cime cominciano a piegarsi, è un segno sicuro che sono cotti; levateli allora dall'acqua

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Chi vuol fare simile minestrone, deve aver cura di mettere a lessare nel brodo prima gli ortaggi che richieggono maggior cottura, poi quelli che

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è da avvertire che non si deve lasciar disperdere l'acqua salsa che le ostriche contengono; e perciò nell'aprile si avrà cura che questa rimanga nel

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sia tutto scoppiato. A principio non vi metterete che quel tanto di brodo che basti a coprir l'orzo, aggiungendovene in seguito a poco a poco. Passatelo

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Sopprimete la radice e tagliate la parte bianca, che sarà lunga circa otto centimetri; levate la prima pelle, imbiancateli in acqua bollente

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Apparecchiato che abbiate il brodo nel modo consueto versatelo nella zuppiera contenente un pollo che avrete tagliato a pezzi e spoglio della pelle

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E per ultimo si badi che nella camera dell'ammalato vi sia una temperatura che non oltrepassi i 15 gradi Reaumur; che l'ambiente venga più volte

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Verdure. — Carote, asparagi, verze, cavolfiori e spinaci. Ciò che più importa è che siano ben cotte.

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Bevande. — È un fatto che tutti quelli che non bevono nè vino, nè birra, non s'ammalano di gotta. Ne viene di conseguenza che l'acqua è la bevanda

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Lo stitico deve indagare le cause del male che lo affligge. L'inerzia degli intestini, la pochissima secrezione delle materie che li ingombrano e

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osservare che sia una donna sana di corpo e di mente; che non vi sia gran differenza fra l'epoca del parto e dell'età della creatura che le si vuol

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. Le medicine che la madre prende influiscono sul suo sangue e per conseguenza anche sul bambino che allatta. Una suppurazione al petto passa nel latte

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Meglio è pertanto anticipare più che si può l'operazione, prima cioè che si vedano svolazzare le farfalle.

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