Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Aroldo

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Piave, Francesco Maria 5 occorrenze

Lontani suoni di cornamuse e corni che si appressano. Voci di Pastori, Donne e Cacciatori, che scendono dai monti e s’incontrano sulla scena.

Detti ed Egberto, che viene dal fondo a sinistra, chiuso in mantello. Egli ha due spade.

Anticamera nella dimora d’Egberto che mette a varii appartamenti. Sopra una tavola è l’occorrente per iscrivere.

Dame, Cavalieri, s’incontrano e si dirigono a diverse parti. Per un istante non li si vedrà che nel fondo; poi Godvino e Briano.

È notte: la luna, che si sarà alzata durante la preghiera, viene coperta da grosse nubi; il vento impetuoso soffia e sconvolge il lago.

Batilde di Turenna

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20 occorrenze
  • 1857
  • Catullo de Maio
  • Napoli
  • melodramma
  • UNIGE
  • ws
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Cortile d’una fortezza. A sinistra stanza che conduce all’alloggio de’ prigionieri. A dritta cancello che comunica coll’interno della fortezza. Nel

Guido che discende dalla gradinata in fondo e Batilde.

(Il popolo, che è nel cortile della cittadella e dietro i soldati, s’inginocchia e prega. Guido e Batilde fra’ soldati si dirigono verso la gradinata

Ariberto, Arrigo, preceduto da due paggi che s’inchinano e si ritirano.

Cavalieri, e dame, con maschera e senza, che vanno e vengono cantando il seguente

Detti, Ariberto con tutti i cavalieri e le dame che escono dal palazzo a dritta.

nel mezzo del teatro cantano a voce bassa il coro seguente, nel mentre che Guido, Batilde e Manfredo osservano in silenzio ed accompagnano i

Batilde uscendo dalla prigione condotta dall’uomo d’arme che le mostra Arrigo e si allontana.

(Batilde congeda le donne che s’allontanano. In questo frattempo discende pensieroso Arrigo dalla gradinata in fondo.)

In mezzo alle grida tutmultuose che s’innalzano, una musica graziosa ed allegra si fa sentire. – Tutti corrono sulla sponda del fiume e veggono

(La barca continua il suo cammino, mentre che Guido, Batilde, Manfredo, Renato e Coro stanno in gruppo a sinistra del teatro.)

(Gentiluomini si presentano alla porta del palazzo a dritta e vengono a cercare Arrigo, che ad un cenno di Batilde si decide a seguirli.)

Gli stessi, Arrigo arrivando dal fondo vede Batilde e corre a lei senza scorgere Ariberto, che s’arresta all’arrivo d’Arrigo ed a lui s’avvicina

Batilde chiedendole il suo assenso. – Qui hanno principio le danze che vengono interrotte da Roberto e da Carlo che arrivano traversando la scena

(Ariberto getta uno sguardo con calma sulla turba e fa un gesto imperativo; fugge ognuno lasciando deserta la piazza, non restando in scena che

, Ariberto s’avvicina ad Arrigo che si trova solo innanzi.)

(Roberto e Carlo co’ soldati hanno di nuovo occupato il loro posto intorno alla tavola che trasportano in mezzo alla scena: poco a poco i vassalli s

fondo il fiume. Due uomini arrivano in una scialuppa e guadagnano la riva; il pescatore che la conduce s’allontana.

donselle. – Ad un tratto ad un segnale di Roberto ciascuno di essi si allontana con la propria ballerina. I soldati che non ballavano conducono seco le

(Batilde che ha preceduto Guido, s’è nel tumulto lanciata la prima additando agli altri Ariberto. Arrigo si getta innanzi a lui, facendogli scudo del

Simon Boccanegra

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Piave, Francesco Maria 10 occorrenze

Detti ed Amelia, che viene frettolosa dalla destra.

Detto e Simone che allontanandosi dalla chiesa si dirige verso Fiesco.

Ricco salone. Alla sinistra, una porta che dà sul foro. Vicino al proscenio un uscio nascosto. Alla destra un uscio che mette alle sale interne. Nel

Detto, Andrea e Gabriele dalla destra fra soldati, che a un cenno di Paolo si ritirano.

Fiesco esce dal palazzo, che chiuda da fuori, scordando la chiave nella toppa; poi Donne e servi a tempo.

(Il Doge seduto, compariscono Prigioni e Donne africane, che formano gruppi e danze di carattere, mentre si canta:)

(I lumi cominciano a spegnersi nella piazza, per modo che allo spirare del Doge non ne arderà più alcuno.)

All’alzar della tela la piazza è innondata da popolo d’ogni ordine che lietamente vi si aggira, portando bandiere, palme, verdi rami, e cantando il

(Scendono a terra e vanno ad incontrare il Doge, che seguito dai Senatori, da Paolo, Pietro e dalla sua corte viene dala scalea, e va a prender posto

Nel fondo la chiesa di San Lorenzo, che verrà poi illuminata internamente. A destra dello Spettatore è il palazzo dei Fieschi in marmo, con portone e

Aristotele esposto ed esaminato vol. I

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Rosmini, Antonio 1 occorrenze

. Dettando il secondo libro degli « Ontologici », che ha per titolo « Le forme dell' essere », gli fu necessario esporre in qual maniera concepisse e

Aristotele esposto ed esaminato vol. II

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Rosmini, Antonio 1 occorrenze

quella che per sua ci è presentata, questo è impossibile a dirsi, ed inutile alla filosofia. A questa, i cui studŒ ed amori sono tutti collocati nella

Principio supremo della metodica

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Rosmini, Antonio 1 occorrenze

La Metodica è una parte della Logica; e quando ella si prende in tutta la sua generalità, si può dire che sia la Logica stessa; conciossiachè niente

LA SCAPIGLIATURA MILANESE - FRAMMENTI

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Arrighi, Cletto 2 occorrenze

Quando una parola nuova o sconosciuta risponde perfettamente ad un'idea, ad una condizione, ad un caso qualunque della vita sociale, che non si

Pagina 57

a camera dove regnava un freddo moscovita; e un Reaumur, che pendeva da un chiodino infisso nella intelajatura dei cristalli, faceva l'effetto come

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Racconti, leggende e ricordi della vita italiana (1856-1857)

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D'Azeglio, Massimo 7 occorrenze

La tendenza a generalizzare è innata nell'uomo. Ne sia prova l'inclinazione che abbiamo tutti, piú o meno, a cercare paragoni. E che cos'è un

Il lettore rammenterà che al principio di questi ricordi, nel presentargliene il programma, ebbi cura di metterlo in avvertenza non essere mio

maravigliarmene da vecchio dell'umana bontà. Quando penso che ci sono a centinaia uomini che si mettono nelle società segrete, dico che hanno pur ragione

Da un pezzetto s'è lasciato dormire il sor Checco Tozzi. Che ne dice, signor lettore, lo vogliamo destare?... Ma a quest'interrogazione il lettore

soggiornarvi la casa del sor Checco piuttosto che l'osteria; dove il sor Cesare e la sora Marta, due ottimi vecchi, avevano bensí qualche camera assai pulita

parti del corpo umano di cera: grucce, archibusi e pistole, scoppiate innocuamente fra le mani di chi le portava; e coltelli ivi deposti da tali che

grano - ricordandomi di quand'ero giovane e non facevo altro che girar l'Italia per tutti i versi. Studiavo pittura per prima cosa; ma siccome per

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