vogliamo già tanto Attente a non scrivere spropositi! Fot.R. Fiorilli bene perchè ce l'ha mandata il nostro babbo. Che festa, babbo, che festa! E noi non
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e arguti, che nelle pagine precedenti abbiamo saltato a piè pari. Se leggerai tutto il vocabolario, vedrai che, ce n' è a profusione, che alle
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puzzo che si schianta, che si scoppia. - Di questo puzzo non ce n'ho mai avuto in casa mia: s' intende di questi peccati, di queste cattive azioni. E per
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che ce n'avvediamo. La nostra innata pigrizia intellettuale c'induce a poco a poco a tenere in conto d'un nobile esercizio dell'ingegno il facile
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che a Roma; ce n'è altri, i quali dicono sorridendo, con l'aria di darsi un vanto, che della più parte dei propri pensieri s'affaccia loro alla mente
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milanese. Ce n' è così anche a Milano di famiglie per bene, nelle quali i ragazzi credon mica di parlar male dicendo porsi giù per "mettersi a letto
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, benchè gli paresse un po' troppo famigliare quel modo di nominarla, gli rispose di no, perchè signore, in fatti, non ce n'era state. E allora l'amìo
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semplice, io, che non sono un linguista ne un pedante, ci trovo altrettante improprietà, quante ce ne troverebbe un francese s' ella gli raccontasse
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’histoire, ce portrait chèri du meilleur des Princes, que le Vernis leur aura conservè. La fragile texture des bois se dètruit par l’usage, ses pores entr
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comenza a bullire e tu ce pone trenta o quaranta spighi de aglio mondato e ben alanato sutili, poi ce poni uno poco de alumi di rocho a discretione e
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«Ci sono ancora che la sotterrano dopo che l'hanno così purgata, e ce la tengono molti anni innanzi che l’adoprino; ed altri fanno il medesimo sopra
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, la quale prima che si adoperi va ben purgata, e questo purgamento si fa dai pittori in più modi, onde ce ne sono alcuni che prima la fanno bollire al
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pochi minuti, quanti ce ne sono concessi dal regolamento per le interrogazioni.
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Zelanda, della Papuasia, agli esquimesi, agli abitatori dei poli, se ce ne sono. Quadri e statue serviranno loro da giocattoli, fino a che quei selvaggi
! - diceva a se stesso - Questi dottori, questi scienziati sono, su per giú, una manica di ciarlatani. Ce le danno a bere grosse, sicuri che noi ignoranti
che voleva dargli a intendere: - Il magistrato alza la bilancia e dove il piatto trabocca trabocca! - Secondo don Tano, tra i magistrati ce n'è
mondo? Ce n'è, dice la statistica, tre e mezza per ogni omo! ... Non mi crede? Prendo il libro: ho segnato la pagina ... E ricercando il volume tra le
che doveva illuminarmi intorno al suo caso di coscienza, come lo chiamava, io lo avrei giudicato pazzo a dirittura; pazzo inoffensivo (ce ne sono tanti
troviamo comodi e ce ne serviamo. - Se tu mi avessi lasciato parlare ... - Certe cose è meglio non rimescolarle. Vorresti una spiegazione dalla scienza
strane parole. La vecchia badessa l'aveva molto viziata, un po' facendole fare quel che piú le pareva e piaceva, un po' - e non ce n'era bisogno
con voi, sempre." Un omone grande gli rispose, tutto rosso: "Noi si pregherà ma Lei non more, sa. Lei non creda sta cosa. Però ce benedica." "Sì, ce
' Eminentissimo le aveva quasi promesso che i voti della haute di Torino parrebbero stati soddisfatti: "Ce sera lui, ce sera lui!" Finalmente le aveva detto
all'accattone se ce l'avesse veduto lui. L'accattone raccontò, lagrimoso più che mai, come si fosse trovato più di un'ora prima sulla strada del Sacro Speco
, come noi, la sentono soffrire! Che ne dice, signor Abate?" L' Abate mormorò con un lievissimo sorriso: "C'est beau mais ce n'est pas la logique." Don
l'orologio. La sua carrozza avrebbe dovuto trovarsi alla porta. La piccola Guarnacci disse che di carrozze ce n'erano già quattro o cinque. La
venir chiamato così. Nel gran chiesone rovinoso che "una domenica o l'altra" diceva l'ostessa "ce schiaccia tutti come topi" non c'erano che i due
un rosminiano, a giudicare dalla gente che ce l'ha su con lui; gente indegna di allacciar le scarpe a Rosmini, ma intendiamoci! Rosminiani sicuri
delle botti e ce ne rimane ancora per mettere in commercio. Qua poi, - e lo faceva entrare in una stanza vasta, con le pareti rivestite di legname, - si
credenti non voteranno certo per il candidato dei framassoni, ne per il fautore del divorzio. Ma i framassoni? Non ce ne sono in paese; ci sono io solo
erano rimasti gli operai o la mimica municipale, in uniforme delle guide; tutta ce leste e argento. Roberto stringeva tutte quelle mani che cercavano
dell'Orlando. Non dubitate, c'è da far per tutti, - rispose il candidato. - Questa volta i danari per le elezioni non mancano; ce li ha forniti la
al fratello lo umiliavano assai, tanto più che Velleda metteva molto calore nell'esprimerli. Il babbo è un uomo come non ce ne sono altri! disse
la vita tal quale ce la siamo fatta. Capisco che si uccida chi non ha da levarsi la fame, da ripararsi dal freddo, chi non trova lavoro e chi è
davvero felice! - concluse egli sospirando. - Felice? - esclamò la madre en- trando. - Della gente felice non ce n'è. - L'ape, tutta afflitta, voleva
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non c'era caso che s'affa- ticasse a contare: dei pioppi non ce n’era neppur uno. Entrarono in un bosco folto folto dove c'erano gli alberi fitti come
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porto in quel momento e la mamma aveva preparato una buona ce- netta. I bimbi, ancora spaventati, narra- rono della porta di cristallo. - Bambini
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dirle tutto il giorno: - Rosettina, quanto sei bella! Delle bambine belle come te non ce n'è altre nel mondo! - La bimba se lo credeva, e si mirava
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lo vide pure una delle ancelle della Regina di fiori, e siccome questa col Fante ce l'a- veva, disse: - Ora ti servo io! - Quando giunse l'ora del
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collera del Duca, e nessuno sentì più parlare di lei. Allora si fecero grandi preparativi al castello, e lo sposalizio, che fu presto ce- lebrato con
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tre di nascosto dove abitasse la più ce- lebre fattucchiera del paese, per farsi spie- gare il sogno avuto poco prima; e il caso volle che capitassero
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tutto il superfluo. - Ci rimane però l'antico letto di famiglia, che è molto grande; è fatto di legno prezioso, intarsiato d'oro e d'argento. Ce lo
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quelle frustate non ci tornava più; ma della gente che ten- tava di cogliere una ciocca di caprifo- glio ce n'era sempre, e veniva di lontano lontano
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acconsenti- rono, e così i tre Principi si misero in viaggio. Essi camminarono tutta la notte, e Ce- leste portava sulle spalle Sole quando era stanco. Al
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il mezzo di salvarvi ce l'ho io. Domani la Principessa ritornerà in vita, e voi sarete libero. – Rivoltò l'anello, diventò di nuovo in- visibile
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