AL CASTELLO! AL CASTELLO! ABBASSO I VAMPIRI!
BRUCIAMO IL CASTELLO!
E QUESTA ZERA, FORSE, ESSERE ARRIVATEN MOMENTO: ASSEMBLEA DA ME CONVOCATEN, DECIDERÀ DI DISTRUGGERE DANNATO CONTE E IL SUO TETREN CASTELLO! EH EH EH!
, piuttosto che vedersi invecchiare in casa quella figliuola, acconsentì al matrimonio. C'era un bel divario fra il castello turrito e la casetta ove
castello di Fronzola, che domina Poppi, una donna giovine e bellissima, dai lunghi capelli biondi, che le cadevano sulle misere vesti, e dal portamento
lontano parente dei Guidi di Poppi, per nome ser Alamanno. I suoi genitori erano morti quand'era in fasce, ed egli era cresciuto nel castello, più
, era sceso dal suo castello di Poppi, e lo stesso aveva fatto il conte di Lierna. Fra questi due signori, benché fossero della stessa famiglia, era nato
corredo della giovine Contessa, comparve ser Bernardo nel cortile del castello, e dietro a lui veniva un robusto asino, curvo sotto il peso di una cassa
allora si chiamava Staggia, un bellissimo castello di un ricco e ospitale signore della famiglia Guidi, il quale avea nome Romano. Questo signore
monile da gentildonna, Ruggero si dilettava soltanto nel suonare il liuto e nell'ascoltare le ciance delle donne del castello, intente ai lavori d'ago
hanno fatto le Tre Persone per ricompensare la tua pietà. Vi è là su quel colle un castello, che tu riconoscerai facilmente alle quattro torri che lo
giunta nel cortile del castello, madonna Ginevra cadde sfinita, e i cordiali che le dettero, le fecero soltanto riacquistar tanto fiato da poter dire
forte castello, Neri Capponi con molte truppe; e il conte Francesco Guidi, che fu l'ultimo signore della rôcca, scese a patti con gli assedianti per
angolo della sala d'armi del castello, e il Conte vantava le sue prodezze in un crocchio di cavalieri, un di essi prese a dire: - Io scommetto, conte
il castello di Romena. Il marito, non sapendo che cosa fare per divertirla e non vederla più sbadigliare, scrisse al suocero che gli mandasse uno di
preda a uno di quegli attacchi che lo facevano tanto smaniare, andava in bestia. Il Conte non poteva muoversi più dal suo castello, anzi, da un
nel castello di Papiano, due giovanetti di casa Guidi, così belli, che la madre loro non avrebbe potuto scambiarli con nessun cavaliere del mondo. Il
valletti del castello di Caprese la chiamavano l'angioletta, tanto dal suo volto emanava un sorriso celestiale. Le donne della contessa Chiarenza, invece
uscir di Casentino e andare in un castello costruito fra le macchie della Maremma, nel castello di Bolgheri, di proprietà dei conti della Gherardesca. In
padri. Corso, col pretesto di una caccia nei monti, uscì dal castello di Poppiano molto segretamente; ma ad un certo punto, fingendo d'inseguire un
da nessun servo, come solevano condursene dietro i signori. Era giunto lassù dalla Valle Tiberina, e invece di cercare un alloggio nel castello del
affidati alle balie, e vennero relegati in una stanza attigua alla torre del castello. La povera madre correva su da loro appena vedeva ser Bindo uscire a
e vi cooperò con tanta efficacia. Come sapete, il cavallo morì sulla soglia del castello di Romena, e vi sarete figurati, senza che io ve lo abbia
coraggio e non fiatò. La comitiva armata aveva fatto appena pochi passi in quell'angusto sentiero che pareva conducesse al castello, quando ad un
prender sonno. Ma quando scoccò la mezzanotte alla torre del castello, messer Gentile si svegliò di soprassalto sentendo scorrere le campanelle del
. Lena, dunque, era figliuola d'un signore nobile e ricco, il quale, morendo, aveva lasciato un castello, molte terre, cavalli, buoi, vacche, pecore, e poi
Marcucci che i giovani andassero alla messa notturna alla abbazia di San Fedele, sul monte dove s'erge gigante il castello di Poppi, con la sua immensa
letto, più malato d'animo che di corpo, il condottiero ricevé l'ordine di portarsi subito sopra Città di Castello; di notte tempo fece i preparativi
vestire abiti di drappo, come aveva veduto portare alle signore del castello di Bibbiena. Ma intanto che i due giovani parlavano del loro avvenire, il
posò sul capo della Madonna. Quella sera, a refettorio, non si parlò d'altro che del miracolo, e nel castello di Strumi, come pure in paese, tutti
lasciava ingannare. Valfredo si trattenne alcuni mesi nel castello di Romena, e in quel tempo, chiamati da Firenze architetti, scultori e pittori, fece
altro a scoprirlo. Ecco come andaron le cose. Naturalmente, la presenza di quell'ebreo al castello di Romena era stata osservata. È vero che i signori