Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: castello

Numero di risultati: 14 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

L'angelo in famiglia

182902
Albini Crosta Maddalena 2 occorrenze
  • 1883
  • P. Clerc, Librajo Editore
  • Milano
  • paraletteratura-galateo
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aggruppati intorno alla bugìa! Tu vai in campagna. Da una parte vi ha un superbo castello, dall'altra una povera capanna: in quello molta gente

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che le faccia di cappello, o la saluti con garbo, o le dica una parola graziosa, si fabbrica tosto colla fantasia uno sposo. Dal primo castello in aria

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Galateo della borghesia

201157
Emilia Nevers 3 occorrenze
  • 1883
  • Torino
  • presso l'Ufficio del Giornale delle donne
  • paraletteratura-galateo
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120TORINO PRESSO L'UFFICIO DEL GIORNALE DELLE DONNE Via Po, N.1, Piano Terzo (Angolo di Piazza Castello) 1883.

annotazioni al punto dove le abbiamo lasciate, cioè alla vie de château, come dicono i Francesi. È evidente che il possedere un castello od una villa impone

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un castello smantellato od un budino ridotto in purée. In generale, trattandosi di amici, bisogna consultare più il loro gusto che la consuetudine od

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Senso

656379
Boito, Camillo 3 occorrenze

castello di Sanna; e di dietro l'ombreggiava una folta macchia di larici antichi, mentre dinanzi lo rallegrava una prateria quasi orizzontale, piena

cavalli. Una folla di militari d'ogni colore, di feriti, di popolani, ingombrava il piazzale innanzi al Castello; ma giunsi senza ostacoli all'anticamera

castello di Sanna. E il prete guardava sospirando, sempre coi pugni stretti. Sul davanzale aveva lasciato aperto il Breviario, che il vento si divertiva

IL FIASCO DEL MAESTRO Chieco (Racconti musicali)

664003
Fogazzaro, Antonio 6 occorrenze

indicato meglio il suo Castello Tonchino o Catino o Tapino e la via da tenere. La lettera, per verità, aveva il timbro di Trento, ma era poco. Mi stizzì

chiasso d'inferno, il terzo musicista tirava razzi dal nero culmine del castello, sul monte Cavedine sorgeva un fantasma velato di luna. Io m'imbarcai

gemeva più dolcemente di qualsiasi voce umana. Il vento sibilava nelle logge, sbatteva ogni tanto qualche uscio per le solitudini del castello. Un soffio

sperone di terra e sassi; in cima a questo sperone c'è Castel Tapino. Dovevo andare ai bagni di Comano, ma passando ho visto questo castello che non c'è

Il castello era un vero eremo. Neppure la albergatrice si lasciò vedere, e fu la serva che m'introdusse nel camerone bianco dove giaceva sul cuscino

in mente, malgrado se stessa, un racconto meraviglioso fattole dal poeta, una camera buia nel vecchio castello reale di Stoccolma, in mezzo al mare; il

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