speranze. Nessuno vive più alla mercè della fortuna, che l'abitatore dei campi, la creatura più indipendente, più libera, e più poetica che si possa
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' campi, come la bandiera lacera onora il capitano; nè alcuno punto si farà riguardo dallo star famigliarmente con lui; ma se viene innanzi sporco, con
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bugie, di far il monello, e peggio. E così scorre il verno senz'aver imparato niente o ben poco; vien la buona stagione, i campi verdeggiano, i colli
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ammonticchiata in bei covoni d'oro ne' campi; i grappoli d'uva nereggieranno ne' vigneti, per compensare di tante fatiche il povero coltivatore; ed
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in tali lavori le lunghe sere del verno, tutti i giorni, in cui è impossibile lavorar ne' campi. E che buoni guadagni ne traeva: tutto l'alimenta suo
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disadatto. Molti, che ebbero la testa piena di teorie, raccolte sui libri, quando si posero in mezzo a' campi dovettero modificare d'assai le loro opinioni
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nulla e li faceva in momenti che aveva poco da fare ne' campi; si viene a riconoscere quanto guadagno gli portasse il vivaio! Quello che fece dei gelsi
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non s'ha a trasportare ne' campi il mercoledì; un lavoro non si deve incominciare al sabbato, nè compir in lunedì; Dio ne guardi dal mettersi in viaggio
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tempo della fabbricazione de' vini, mille sono i lavori ne' campi, la seminagione del grano, la raccolta de' frutti, la cura delle viti, e degli alberi
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un sentiero, che metteva ne' campi. Come Gian Matteo si trovò padrone d'una casa, e di un po' di poderetto ben suo, ed ebbe, come diceva, il nido fatto
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? Onde vedete quant'ozio sia apparecchiato al coltivatore dei campi. Facciamo il conto: Giorni festivi ........... N° 70 Giorni ne' quali è impossibile
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