bianca credette vedere entrare dall'uscio la faccia profilata della povera sorella, com'era rimasta sul cuscino dopo l'ultimo respiro. "Mi ha cacciato
e mi ha cacciato via, ma di lei non me ne importa. Penso invece che a casa non posso andare: le sfuriate non mi piacciono e tu sai che egli va presto
stato il suo primo pensiero contro cui urtò nell'entrare, quando li vide così vicini. Per questo pensiero aveva cacciato il ragazzo come si caccia un
triboli e i ciottoli, cacciato da una folla di fantasmi schiamazzanti, finché cadde sfinito sul sagrato d'un tabernacolo montano; abbrancò l'erba, la