: "C'è penuria oggi." E il pubblico ministero, piccolo irrequieto impaziente sul suo scannetto: "II foro cittadino teme i rigori dell'inverno. Via, se ne
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. C'è un soldato in giubbetto kaki aperto, ancora abbronzato. Comincio a isolare, a individuare. Qualche testa torva piegata, guance rugose di vecchi
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: "A me mi portò dentro la chiesa nel banco." La grassa Lucia: "C'è uno che si mette al balconcino del cortile." Parlano come sempre lanciandomi
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bomba. Gli altri pensieri seguono consimili: guerra aeroplani bombe. C'è una inconsueta iniziativa nel suggerire sempre nuove versioni della stessa idea
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. Angiolina entra nella casa, trova dei pezzi di spago, finge di legarci le mani al bimbo. C'è un piccolo di due anni, la cugina è sposata. Dice il bimbo: No
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istinto o violenza ereditaria? C'è quel padre pregiudicato... "Che cosa volevi mordere?" domanda il presidente. Il ragazzo non sa, dice che s'avventò e
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morto, non sa della guerra bombe paura miseria, ma solo le liti con zia Carmela. C'è dunque questa provvidenza per i bambini: qui la tragedia
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. A sua volta dietro la transenna, la donna impallidisce visibilmente mordendosi le labbra. C'è in lei anche lo smacco di un figlio rovinato m assenza
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Giovanni C. è il ragazzo che portò la valigetta dei ferri al medico. Il sopralluogo avvenne la notte di quel 20 ottobre, alla luce delle torce. Aveva
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colpe anche immeritatamente. C'è nell'aria qualche cosa... contestano tutto e tutti... (In sintonia con la situazione generale.) Le rivolte contro i
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visto, erano tanti ragazzi tante pecore e dopo bum. E le pecore strillavano. C'è un intermezzo. Fra i mèmbri del tribunale si discute sul verso della
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, medesima persona e locale. C'è annessa l'abitazione in un'ala con giardino e grande orto (vietato ai minori). Il figlio, quindicenne, esce, trova
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carnevalesca. Dopo un'incursione aerea. C'erano i tedeschi, vendettero in un vicolo lenzuola ricamate di corredi da sposa. Il padre provvide subito alla
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di studio, il che riduce all'impotenza e alla violenza. Se il tempo lo permette li conducono fuori in uno sterrato pubblico adiacente. (C'è stata una
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brutti tempi) però se capita un figlio di ragguardevole famiglia al tribunale minorile e con una imputazione così, fa ancora un certo effetto. C'è perfino
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poiché la madre continua a vivere come prima. C'era uno zio a reclamarlo, ma appena dimesso dal manicomio e comunque un poveruomo in miseria
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. Una o due volte l'anno capita il peggio. C'è stato un parricidio, è in istruttoria il " delitto cavernicolo." Viene chiamato dalla panca Luigi D
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pericoloso del ficcarsi dentro un corpo estraneo.) C'è un calabresino bruno come un moretto, occhi neri dolcissimi, che il fratello maggiore fornì a Cosenza
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sono avvenute purtroppo, altrove. C'era lo "studente" in cui uno dei giovani redattori ha creduto di riconoscersi. E poi forse la descrizione dei
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vieppiù accelerato: E adess ch'a n'ei pagà Pregouma la Madona C'av mantena sanità: Ma se an dasija gnent Pregavo San Defendent C'av feissa caschè
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armi. In quel punto esplose la voce squarciata dell'ortolano sbiobbo, che annunziava: * I carabinieri non vengono; ma, o superiora, o superiora! C'è una
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informazioni secrete dei gesuiti e della Massoneria recavano avventure strabilianti. C'erano di mezzo corone di re e corone da rosario, scimitarre
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donne erano già bifolche in campagna, specialmente zappatrici e restrellatrici in pianura, somiere in montagna. C'era bensì qui a Torino il gaietto
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attraenza. Ne fu prova il copioso epistolario di amorose dichiarazioni, che le piovve in quello stesso albergo. C'era da fare una nuova edizione del
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