dell'Editore PAOLO CARRARA 1877 Proprietà letteraria dell'Editore Tip. A. Giuliani e C. - Via Arco, 4. Milano.
arrovesciate, le quali si guardano e si toccano all’alto, e spesso piantano su due mezzi C, senza dire che tra queste S e questi C v’è sovente un
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In codesta Verona c’è di tutto: dall’Arena, degna sorella del Colosseo, dal teatro, dagli archi romani sino alla maestà severa e pur serena della
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il disegno di un leone, similissimo a quei mostri che sorreggono sul dorso le colonne delle nostre antiche chiese lombarde. Indovinate che cosa c’è
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Qualcosina c’è invece della vecchia arte toscana ne’ minuti tentativi dei giovani fiorentini: il vedere la natura schiettamente, ma con una certa
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I pittori nuovi in che cosa si somigliano mai? Chi lo sa? E pure ne’ loro quadri si sente alitare uno spirito contemporaneo: c’è come il soffio di un
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ardimenti giovanili. Che si pensi questo di noi, od altro, non c’importa un bel nulla. Il Cremona ci piace e il Grandi no, ecco; ma non ci cureremmo di
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Questo è il pubblico di Salvator Rosa, e questo è Salvator Rosa davvero. Ma c’è di quelli che avrebbero voluto vedere una specie di Tasso o di
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di giovani un indirizzo nuovo e comune? C’è egli un fine, una idea, una maniera, che congiunga insieme più artisti? Dalla critica parziale, noiosa, è
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. Ci sono de’ buoni artisti, degli artisti eccellenti; ma una vera arte lombarda, matura o novella, non c’è. Un fatto però ne sembra molto notevole
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ramoscelli diversi. C’è il pittore d’istorie, quello di cose famigliari, quello di ritratti, quello di paesi, quello di marine, quello di prospettive
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Spesso, combattendo, il pittore soccombe; ed allora tutti gli danno addosso e si fan beffe di lui. Non c’è pittore dei nuovi, che finisca sul vero
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, ma, salvo poche, di ben corta esistenza. Poi, o i nostri occhi vedono male, o nei nudi delle nostre figure c’è la carne che palpita, c’è la epidermide
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che uno ci deve mettere, consiste l’ideale del colore in sè. Ma mentre per il disegno c’è la fotografia, che ne dà la conferma, per la plastica il
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azzurro, mostrava fiori dipinti e meandri. Il guidatore, cantando, scoppiettava la frusta. Dentro c’erano tre guardie di Questura dinanzi, tre carabinieri
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Non c’è più il sentimento greco della grazia fina, che gli abitatori di Pompei, di Ercolano e delle altre città eleganti sapevano mettere con tanta
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di via, mi disse: « Vedi, c’è in me qualcosa ancora del monello e dello scolaro. La mia indole non è mutata da quarant’anni a questa parte. Vorrei
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Ma se c’è uomo, il quale non sia mai uscito dalle consuete leggi sociali, non abbia mai tentato di, sovrapporsi alla nazione e al suo secolo, nè
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cosa non bella può all’incontro aver stile. Dove c’è stile c’è vita, c’è originalità, perchè c’è l’anima dell’artista; c’è verità, perchè c’è la
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della fame, mentre non c’era più carne, non c’era più vino, non c’era quasi più nulla; e si mangiava il pane con l’ottanta per cento di segala, nella
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non aver più da mangiare. Consumato l’ultimo pane non c’è più la fame, ma la morte. Il giorno che non avessimo più pane noi, non l’avrebbe più neanche
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Anno 123 dopo G. C. nel Serpentario tra α Ercole e α Serpentario. Forse vi fu un’altra apparizione di stella verso l’anno 130 se pure non è la stessa.
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Anno 134 av. G. C. Nello Scorpione tra β e ρ. Questa probabilmente è quella stessa di Ipparco. La vivacità e la scintillazione di cui si parla negli
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Lo spettro di questa stella è dato nella figura 33 come si vedeva nel Febbrajo 1869. In essa vi era lucido l’idrogeno C, (Le zone lucide sono
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(c) della Nebulosa, e lasciato intatto fino al giorno appresso, si trova sul Sole che (c) corrisponde alla F, e fu verificato questo anche col tubo di
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Dal calcolo delle costanti dell’equazione generale facilmente si determinano le coordinate del centro C dell’ellisse apparente che come dicemmo è
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che equivale alla determinazione della differenza delle loro latitudini geografiche. Sia Z S C la verticale del primo sito, e Z’ A C quella del secondo
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, cioè il 1° in a e il 2° in b, mentre un osservatore nel centro C la riferirebbe in c. Questo è il solo che vede la Luna nel suo luogo vero, gli altri
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Sia C il centro della Terra, O l’osservatore, V il luogo Fig. 66 a cui corrisponde nello spazio il centro di Venere o un punto del suo lembo fig. 66
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dal lato destro V uscirà Fig. 68 Venere per l’osservatore O prima che per C fig. 69) e in queste stazioni combinate sarà accorciato. Fig. 69
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(v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263.
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Marsiglia (v. C. Rendus 1877, ed Astr. Nach. n.° 2129, pag. 263. , e probabilmente cresceranno in numero colle dimensioni degli strumenti; ma tutte
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Catalogo d’Ipparco fatto a Rodi nell’anno 128 a. C. e conservatoci da Tolomeo ridotto da lui all’anno 137 dell’era volgare con precessione erronea
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Avvertiamo che i tipi fondamentali sono i seguenti (C. II. § IV).
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Era questo prisma composto di tre altri, figura 7.a: uno mediano F di Flint pesante (borato di piombo) e due altri Fig. 7 C, C' di Crown: erano essi
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crown C, C', C", fig. 8 col che aumentò Fig. 8. la dispersione, e costruì con esso un piccolo spettroscopio tascabile che venne presentato all
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La costruzione di questo strumento è notissima, pure non sarà inutile di darne qui un cenno. Esso è composto di due cannocchiali: uno K C fig. 9, che
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ha nel suo foco principale collocata una fessura SS' che riceve i raggi del corpo luminoso, i quali passati per l’obiettivo C escono paralleli
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attaccato un piatto circolare X Y Z che porta due prismi C, D. Dentro il tubo precedente K B è collocato il collimatore, composto della fessura F che sta
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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono
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degli articoli 97 e seguenti della legge elettorale 17 dicembre 1860. (V. Stampato, n° 34-c.)
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C'è l'onorevole Meyer?
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Egli chiede che dopo le parole: «Modificata dalle annesse dichiarazioni A, B, C» si aggiungano queste altre: «Sopprimendosi il servizio fra Genova
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A, B, C.
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Voci. C'è, c'è!
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uno stato di cose che è in aperta contraddizione con le ragioni, gl'interessi e le aspettative della produzione, del commer[c]io e della marina
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presidente. C'è la Camera.
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C'è, o non c'è, l'obbligo nella amministrazione di precedere alla delimitazione e determinazione preventiva degli alvei nei fiumi e torrenti a sponde
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C'è una legge, è vero, dei lavori pubblici che lo ha classificato fra i porti di 4a classe fino dal 1865, ma io credo che in questa classificazione
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