Storie d'amore e di dolore. CONTESSA LARA Storie d'amore e di dolore Milano, 1893. CASA EDITRICE GALLI DI C. CHIESA E F. GUINDANI Galleria Vittorio
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via. — Questo numero 312 è un pezzo unico, se ne chiedono... mille lire. Il banditore: Mille lire, se ne chiedono. (a mezza voce) C'è compratore a
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strilli, senza urtoni, questa povera tazza di caffè...- - C'è anche Mimì d'Oro? — chiese Bertino Fragni accendendo un avana. - E allora, addio — ripetè
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giorno su l'imbrunire così sola fra cielo e mare con un assassino! C'è da impaurir una leonessa! Non ci sarebbe più andata, non c'era verso! Chi glie ne
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un odore che non le faceva nausea: lo respirava quasi sempre. senza nominar nessuno. C'era da far delle nottate a un infermo: ecco tutto quel che
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a punto perchè c' eran di mezzo tre creature, si strapazzava seguitando il doppio mestiere, con maggior cocciutaggine che forza fisica, la quale gli
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tornò ben rasato, sorridente, e vistoso nell'ampio panciotto più candido della neve. C' erano ai medesimi posti le medesime persone. - Oggi lei mangerà
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finestra. Ma il soldato tornò d'un balzo: era pallidissimo. – Signor tenente! — disse, come se le parole gli stringessero la gola — C'è la... la signora
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impressionati dei loro colleghi socialisti, probabilmente per una più lunga esperienza dei costumi delle Corti. C'era nel salotto ove eravamo riuniti una grande
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ha offerte con una certa insistenza. C'è molta gente che ama semplificare e dividere l'umanità in tanti gruppi eguali, raccolti sotto varie
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loro posti. C'è oramai una tal ressa da per tutto e un tale culto universale delle incompetenze che un uomo il quale abbia bisogno di collocarsi pone
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C'era di mezzo anche qui, infatti, un'ira funesta che minacciava d'addurre lutti infiniti ai venti milioni d'abitanti del dolce regno di Fantasia
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- disse. - Posso vederla adesso? - Si volse verso l'uscio chiuso della stanza di Melania. - No. C'è il dottore. Sono contento che siate venuta
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occuparsi di loro. C'erano al mondo troppi begli ufficiali perché valesse la pena di turbarsi per quello che dicevano quattro vecchie. Pittypat si
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fermarsi dinanzi alla casa, e scenderne delle figure indistinte. C'era qualcuno con lui. Due ombre si fermarono dinanzi al cancello; ella udí lo scatto
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dagli sproni opachi: il maggiore Ashley Wilkes, C. S. A. (Confederate States of America). In lui si scorgeva ora l'abitudine del comando, un'aria di
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questa lo accompagnava giú e poi al cancello. Perché non era riuscita a parlargli in tutta la settimana? C'era sempre Melania accanto a lui, coi suoi
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solito. C'era Cade Calvert e dopo definita la faccenda di Dilcey ci siamo trattenuti tutti quanti nella galleria a bere qualche bicchierino. Cade è appena
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. Le signore Merriwether e Elsing rifiutarono di partire. C'era bisogno di loro all'ospedale; e inoltre esse dicevano fieramente che non avevano paura
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come se pensassero che vengo per Dio sa quali scopi malvagi. - Di solito, la sera viene Mrs. Meade. Ma stasera non ha potuto. C'è Phil a casa
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fuggire? No, non poteva fuggire. C'era Melania a letto, che aspettava il bambino. Ma perché le donne partorivano? Se non ci fosse Melania, lei
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granturco e lo addentò avidamente mentre cercava se non vi era altro. C'era ancora un po' di farinata nella pentola; la mangiò col cucchiaio da cucina
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essere l'ultimo treno di munizioni - fece Rhett, calmo. - Non so perché non le hanno portate via stamattina, quegli sciocchi! C'era tutto il tempo. Beh
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occhi spaventati. - Oh Dio, miss Rossella. Io credere di non svegliarmi mai piú se non nella Terra Promessa. - C'è tempo, per quella, - rispose Rossella
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cima alla breve gradinata. Tara non era dunque abbandonata! C'era qualcuno in casa! Un grido di gioia le salí alla gola, ma rimase soffocato. La casa
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fuori dal letto per venire in suo aiuto con un'arme troppo pesante per lei. C'era voluto del coraggio, quella specie di coraggio che Rossella
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fuoco. Forse... forse... Gli uomini rientrarono nel vestibolo e discesero dal piano di sopra. - C'è qualche cosa? - chiese il sergente. - Un porco
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il rifugio? C'era, ma non riusciva a trovarlo... Lo sgomento le faceva piegare le ginocchia, la fame la faceva svenire. Lanciò un grido disperato e si
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. Che fortuna se lo trovasse solo! Da quando era tornato non aveva mai avuto modo di scambiare una parola con lui in particolare. C'era sempre la
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ricostruzione di un'altra.» «Aveva ragione» pensò. «C'è da fare una quantità di quattrini per chi non ha paura di lavorare... o di impadronirsi di sorpresa
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dimentico. Ho avuto la cortesia di non nominarli, perché Ashley è ospite di questa casa. Ma giacché sei stata tu a fare il loro nome... guardali! C'è
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suoi resti! - Oh, Melly, come hai potuto...! - Hanno ucciso tuo fratello! - C'è mancato poco che non ti ammazzassero! - E il tuo bambino! - Hanno
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donne; ma ora penserò anche peggio! - E che c'entrate voi? - C'entro - rispose laconicamente Baldo. E dopo una pausa soggiunse: - Sono stato galeotto
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una massa di imbecilli - replicò ella brevemente. - C'è tempo per tutto. Quando avrò messo assieme molto denaro, sarò gentile e dolce quanto vorrete
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cena. - Non fate altro per questi uomini? - No, signora. - C'è della carne a cuocere insieme a quei fagioli? - No, signora. - Non c'è lardo? Ma i
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intenzione di ritirarsi completamente dal Circolo Musicale. C'era voluta la diplomazia di Melania per ottenere che rimandassero la loro decisione
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trovò Ugo e i carrettieri che l'attendevano seduti su una bassa catasta di legname. - C'è Ashley? - Sí, è in ufficio - rispose Ugo. - Sta cercando di
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costretta in quella posizione. - C'entri per qualche cosa in questo? - gli chiese furibonda. - Io? - Inarcò le sopracciglia con sorpresa beffarda. - Dovresti
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dolcemente nel respiro primaverile; gli uccellini gorgheggiavano, rispondendosi da un colle a un altro. C'era nell'insieme armonioso della terra e del cielo
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, veder tutto. C'era, come si è detto, l'abito di velluto color marrone ricamato d'oro; l'abito da corse, di seta scozzese; la veste da camera di crespo
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canzonette napoletane, senza preoccupazione di parecchie note sbagliate nell'accompagnamento. Che importa? C'era l'intenzione di disimpegnarsi alla meglio, e
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simile era il manicotto, di cigno. C'è da figurarsi l'entusiasmo che destò la Giulia nelle cuginette e le amiche della Marietta; non si stancavano di
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, com'era stravagante quella creatura! C'era da mettersi in pensiero a aver da fare con lei. Adesso voleva una cosa: subito dopo un'altra. Benedetta
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hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi disse gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro che l'angiolo ti guarda, bella mia
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burattini, i più famosi guerrieri, le più belle dame che fossero mai state al mondo. C'era Rinaldo di Montalbano, c'era Rodomonte, c'era Sacripante
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, rimasto col piedino alzato, in quell'atto stesso che dava un calcio a M. C., giovinetta uscita del monastero; di talune percosse, date dalla statuetta
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garantirvene, dunque, figlia mia, vogliate pur voi armarvi di un tantino di ipocrisia! C'è mensa senza sale? Del pari, senza l'ipocrisia non si campa
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tradimento! quale esecranda macchinazione!" gridò esterrefatta la sfegatata borbonica. "C'è l'ambasciatore di mezzo, e la vincerà." "Mi credete
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voce profetica innalzava l’Inno di gloria all'Italia rigenerata: «Le fosse s'aprono; di tomba in tomba si grida Risuscitate! C'è più che vita, c'è
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in Portico 2 19 6 30 6 Semplici . . {a Santa Brigida . . . . . . . . 2 11 Sacra Famiglia di G. C. detta de' Cinesi 1 33 34 33 34 Padri della {nella
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