politica si afferma per la prima volta, non arbitra ma ministra in nome della legge morale del bene i tutti; — ciò che trapassa poi al grande Stato
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gli uomini conviventi, converso a conseguire, nell'obbedienza di una legge etica suprema, il bene comune,cioè ad apportare quegli aiuti reciproci, con
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convivenza, rispetto negativo (non laedere)ed aiuto positivo (suum cuique tribuere)in adempimento della legge etica, cui è connesso il bene. In questo diritto
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facoltà e di corrispondenti limitazioni (deficienze), così nella convivenza sociale rivolta al bene comune la legge etica si esplica colla graduazione
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Donde l'ordine sociale, pur risultando dal concorso armonico delle classi superiori e inferiori, non solo converge al bene comune cioè alla tutela e
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2. Ma, avvertasi bene, questa efficacia praticadelle dottrine etiche non si avvera storicamente che sotto la triplice condizione che esse presentino
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siccome fondati sull'autorità della religione. Non vi ha popolo (così Tarde, Kidd) che il bene o il male consideri tali, se non in nome del
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2. Essa assegna all'uomo per fine il possesso di Dio, bene morale assoluto, nella vita eterna;e per condizione doverosa, il perfezionamento proprio
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2. Data la società umana ossia l'ordine etico-civile, il cui fine è di conferire al bene comune (generale) del perfezionamento morale, fisico
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fine immediato del bene comune degli uomini si tramuta in fine mediato e stromentale di sicurezza e perfezione esterna coercibile di quel bene stesso.
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Al quale proposito è da osservare che il fine ultimo dello Stato, nell'esercizio di questi uffici e poteri, è sempre quello di contribuire al bene
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2. Colla funzione che dicemmo invece tutrice,lo Stato provvede al bene comune dei singoli consociati in modo mediato,cioè per mezzo della società
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negli accidenti l'assetto e l'operosità,in modo che si atteggino e dirigano al bene comune. È una funzione coordinatrice-direttiva per eccellenza, in
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Secondo ufficio sociale-civile dello stato. ‒ 1. Fin qui lo Stato provvede al bene comune, assicurandolo mercé l'ordine estrinseco coercibile del
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Bene inteso che in questi gradi e forme dell'intervento dei poteri pubblici vi ha molta parte di relativo;in ispecie nella loro applicazione decide
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Ciò posto, avvertasi che l'azione dello Stato in pro del bene generale talora si dispiega sulla totalità dell'essere sociale; e ciò: — o sull'unità
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misura di legittima esplicazione, il bene comune o generale della società ed esso soltanto.In questo la loro estensione e i loro limiti assoluti
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1. Le funzioni dello Stato (sieno giuridiche che sociali) si estendono a quanto interessa il bene generale;avvertendo che la società civile è un
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educando i ceti dirigenti sa che essa definitivamente converge al bene generale. Ciò è più manifesto nei provvedimenti agrari dello Stato, che poi si
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legittimità dell'intervento di questo per il bene generale, si dispiega storicamente con latitudine e limiti variabili e relativi; ciò che è spiccatissimo
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sempre carattere generale, per connessione di solidarietà,per cui la tranquillità e soddisfazione delle moltitudini si traduce in bene presente e avvenire
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3. Ma rimane sempre insuperabile il limite assoluto dell'azione dei poteri pubblici (colle leggi e colle provvidenze loro) segnato dal bene generale
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È questo un limite assoluto che sta, per così dire, al di sotto del bene generale aperto all'azione pubblica. Ve n'è un altro non meno assoluto che
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cristiano medioevale) esiste per la società e non viceversa, e così il principe serve al bene comune e non altrimenti; e per avvalorare questo ordine
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elementari, che la stessa persona forma in ordine alla utilità e quindi alla soddisfazione che un bene economico le apporta, ed alla limitazione
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d) Ogni bene economico apporta pertanto all'uomo una utilità e quindi una soddisfazione in parte gratuita e in parte onerosa;ma il valore risulta
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2. Contemporaneamente lo sforzo o sacrifizio inerente alla attività (onerosa) per procurarsi ogni successiva unità di quel bene, aumenta colla
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Valore unitario. ‒ 1. Per ogni unità successiva di uno stesso bene, la utilità e quindi la soddisfazione diminuisce coll'attenuarsi della intensità
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4. Di qui la legge del valore unitario.In una serie omogenea di unità o frazioni di bene disponibile per un certo uso immediato «ciascuna unità di
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di un bene si arresta così a quell'infimo, al di sotto del quale edonisticamente si cessa di produrre e di consumare il bene medesimo».
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L'uomo coi suoi bisogni. ‒ 1. Intendesi per bisogno «il sentimento di privazione di un bene accompagnato dalla tendenza a possedere quel bene stesso
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La sociologia considera la genesi e la funzione dei bisogni nella civiltà: nella quale — ai bisogni individuali, che mirano al bene personale-privato
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umano per fare applicazione dei veri riconosciuti al bene, cioè a scopi utili e onesti». Scienza però teorica e pratica, nei due suoi aspetti.
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Scopo. ‒ Per tutte le scienze v'ha uno scopo generico:conferire al bene umano mercé una più completa conoscenza del vero. Il definire lo scopo di una
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uomini viventi nel comune consorzio, per fini essenzialmente etici), lo scopo risulta designato così: — il benessere materiale,cioè quel bene prossimo
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il limite di esse, talché ove l'utile contrasta al bene morale e civile, quello non ha più giustificazione né dinanzi alla ragione né dinanzi alle
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classe, che le individualità migliori più agevolmente si afforzano e si elevano; e di là possono efficacemente influire sul bene generale. Quanto più
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sconvenienti alla dignità umana, civilmente imperfette e a vario grado nocive del bene individuale e sociale, ma non assolutamente immorali. Relazioni
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energia psichica e fisica, che a sé le colleghi per tutti i fini legittimi dell'uomo nella società, e quindi per il bene particolare coordinato al bene
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(di utilità) per raggiungere il bene dei singoli e di tutti.
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che ha l'istituto giuridico della proprietà al bene (conservazione progresso) dei singoli e di tutti.
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perfettamente, perché sanzionate (avvertasi bene) dal bene e dal male, ed economicamente dall'utile e dal danno che conseguono alla violazione di que' principi
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dell'incivilimento, consistenti nella più alta e progressiva partecipazione al bene morale e materiale di tutta l'umanità».
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costante del pensiero e del volere verso il fine e il bene perfetto,che comprende e assomma tutti i singoli fini e beni relativi e accidentali. E
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2. Nella civiltà cristiana.Or bene: Gesù Cristo arrestò e rovesciò questo ciclo fatale, nel campo stesso della ricchezza.
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2. Or bene: questa caratteristica distinzione sociale-economica, che è pure un grande fatto storico, è il risultato del differente sviluppo della
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Fra la sfera di coscienza e quindi di vita individuale privata, comprendente (avvertasi bene) la persona individua, la famiglia, e le associazioni
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— sorge, si educa, e si rafferma la coscienza della solidarietà,cioè «la consapevolezza che il più diffuso e completo bene particolare degli individui si
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2. Or bene: quanto necessaria questa concezione di solidarietà, altrettanto essa è ardua ad insinuarsi e prevalere nella condotta dei popoli. Infatti
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medesimo per il bene generale, aggiungendovi le sanzioni di castighi e premi, che qualora non si avverino per lui nella vita terrena, si adempiono
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