il fatto che non sono un soldato, ma un capitano, vi dirò che, sì, la morte sul campo di battaglia è bellissima, ma che la vita sui Campi Elisi a
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. Nell'ampio letto, fra i cuscini dai colori solari, la bellissima ignara avverti tuttavia nel sonno una specie di leggerezza, un togliersi di qualcosa
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di Gentile. — Bellissima Amilah, — disse con impeto,— tu sai che io sto facendo il ritratto al tuo signore... E un lavoro molto importante, e non è
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un mago. Poco fa ha accettato la mia richiesta: cosí avrai la gioia di vederlo dipingere, e le immagini della sua pittura saranno una bellissima
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nella bellissima piazza, quando vi suonava la banda dell'oppressore. Il governo austriaco ricavava molto danaro dal gioco del lotto e dalla vendita del
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egli chiudeva con una bellissima prova di puro e sincero amore per la Patria l'impresa dei Mille. Le truppe regolari assediarono e costrinsero alla
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fresca voce giovanile: - È quasi terminata. La vettura di quei ragazzi è bellissima: più bella ancora del nostro Airone. Ha una linea aerodinamica, e mi
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ansimava. Si fece e disfece e rifece i capelli. Si rese bella, bellissima, stupenda. Si mise una veste, un'altra e un'altra ancora... Alle sue labbra
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di sette passi, quando apparve di là, come laggiù in Padana, quella donna bellissima e serena coi suoi capelli lunghi e la faccia pallidamente
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spaventò, tornò a sorridere a Dorotea. - Lei è mia figlia - disse piano. - Non è bellissima? - ...Oh, sì! - biascicò a stento la Pinuccia. E si
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bellissima bambina. Guarda, guarda anche tu: due piedini, due braccine, le orecchie, il nasino, la boccuccia, tutte le dita al posto giusto
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di colpa dei figli, perché gli diciamo: «Portaci qui tua madre, tuo padre. Sono loro che te lo chiedono». Guardi che è una bellissima idea. Geniale
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stupida mai piú. Sei tanto brava, Bellissima mia! — E le due si abbracciarono. Era proprio una scena commovente. — E ora, quel povero mercante
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Bellissima e alla sua casa, e chiamava Tit nella speranza che egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava un
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inoltre vedere il letto di Rosetta e di Caterinuccia, in cui dorme anche Bellissima. Rosetta, ovvero Rosa, è la sorella piú grande, e Caterina è la sorella
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Bellissima è la piú contenta perché, essendo tutta di stoffa, non sente né fame né freddo, al contrario di Rosetta e di Caterinuccia. Ora vi fu un
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Bellissima, poi, che non ha mai fame. Non andartene, cara Rosa. Ora che la gallina è morta, chi mi farà compagnia? Bellissima non sa neppure parlare. Sa dire
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- Sí, - fece Bellissima. Caterí andò ad aprire, ma era il vento che aveva voluto fare uno scherzo. - Sei una sciocca, Bellissima, - disse Caterí
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- Che cosa faresti se non venisse? - No. - Stupida! Stupida! È vero che sei stupida? - Sí - E anche brutta. - No, — fece la povera Bellissima
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E la povera Caterina si mise a piangere, perché era piccola e sola e la nera e brutta notte cominciava a scendere. E quella stupida di Bellissima non
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possibile? Neppure uno straccettino? E questo, che cos'è? — Pensate, era la povera Bellissima. — È la mia bambola, questa, — disse Caterí, piuttosto offesa
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e la raccolse dalla spazzatura, e via se ne andò senza dir niente con Bellissima dentro il sacco. E quando Caterí si voltò, l'ornino e Bellissima
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. E poi la crema di mandorle. — Non ho pollastrini, non ho crema di mandorle. Rosetta non c'è, e anche Bellissima se n'è andata. Il viso di Tit
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andata. È stato l'ornino a portarla via. Come farò senza la mia Bellissima! Voglio Bellissima! — E Caterí piangeva, mentre Tit passeggiava, meditando
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Bellissima? Bussarono, e venne ad aprire la signora Guardaboschi. Era una cingallegra, e portava il grembiule bianco. Al suo grembiule erano appesi due
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lei, si rincantucciò e abbassò gli occhi. — Ma no, signora, — rispose Tit, piuttosto risentito, — é la madre di Bellissima. Avete nessuna notizia di
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Bellissima, e invece sognò che la cingallegra dava ospitalità al re dei Topi bianchi, e finalmente gli staccava il gatto dalla coda; ma era un semplice
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per la tua festa, - disse. — Sono qui con questa signora, che è la madre di Bellissima, per sapere se avete sentito parlare di una certa Bellissima
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parola. Tit chiese il permesso di visitare il castello, per vedere se per caso ci fosse Bellissima. Fa' pure, — disse la Signora del Pineto, — visto che
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e Tit mangiarono ancora parecchio, e perlustrarono le sale, le stanzine, i corridoi; ma Bellissima non c'era. Allora si sedettero nel salotto verde
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fragole. La Signora del Pineto si avvicinò: — Avete trovato Bellissima? - chiese con leggera ironia. — No, — rispose Tit, e non parlò affatto della sua
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Bellissima, che è partita con lo stracciarolo; ma neppure qui l'abbiamo trovata. Ne avete notizia, voi che girate tanto? Il mercante rispose di no, e
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occhi fatti del medesimo filo rosso. — È Bellissima, è Bellissima! Tutti erano commossi. La Regina delle Fate si soffiava il naso col suo grazioso
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ricordava che era notte. Quando distinse Caterí, Bellissima e Tit, Rosetta cominciò a ridere e a piangere, fino ad essere così buffa che anche l'automobile
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giorni? — chiese Caterinuccia. — Certo, certo. Caterinuccia, Rosetta, Tit e Bellissima si presero per mano e ballarono intorno al tavolino cantando
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Doveva essere nata da poco tempo, perché era circa della statura di Bellissima; aveva un grembiule bianco con un bavero d'oro e una reticella d'oro
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bellissima Principessa. Ma prima molto gentilmente volle fare una suonatina sulla chitarretta che aveva al collo. La canzone diceva:
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era morta, e Bellissima le asciugava gli occhi con le sue mani di stoffa. — Verrò a trovarvi! — gridò Tit. Caterí stava per dirgli: — Hai lasciato la
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Udita che ebbe questa canzone, Caterí si mise a dormire, contenta, con Bellissima ai piedi del letto. Quella sera corse subito verso il Palazzo del
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grandi, e certune perfino la gobba e gli occhi storti. Figuratevi. Finalmente, Paolo Pietro vide una bellissima Principessa, con tre collane di perle e
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bellissima coppa. Pieni di paura e di dolore, i fratelli furono ricondotti alla presenza di Giuseppe. Il quale ripetè che la coppa era stata trovata
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dispute di ogni maniera con gli uomini più dotti del tempo suo: sonava eccellentemente vari strumenti, e dolcissimamente cantava. Della persona bellissima
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, e per campare sottilmente, faceva di notte giorno lavorando di ricamo ella e la sua figliuola, bellissima ragazza, nel qual lavoro erano molto abili
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, pregiava la virtù, che si acquista con lo studio e con le magnanime opere, e tutta si diede alle più gravi discipline; e benchè fosse bellissima di
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Reginotta sputò fuori l'erba e ridiventò bellissima. Da che il mondo è mondo non si era mai vista una bellezza pari a quella! Fu mandato a chiamare il Reuccio
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, videro una bellissima signora, che pareva la stella del mattino. Era la Regina delle Fate. Figuriamoci che allegrezza! La Regina delle Fate prendeva
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, balza sulla tavola, ruba dal piatto di quella una bellissima triglia e scappa. La bella ragazza, indispettita, prende la coppa di finissimo cristallo
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il suo desiderio. Il Re, che non sapeva contraddirlo in nulla, manda un'ambasceria al Re di Portogallo che aveva una figlia bellissima, per chiedere
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sempre il bene per il male. La Reginuzza prese a voler bene al Principino come a un fratello e volle che sposasse la propria sorella che era bellissima.
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Juventus Polisportiva di Armeno, eccetera. I vessilli formano una bellissima macchia di colore. Poi ci sono centoventisette motoscafi carichi di
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