vivesse di piú, si avrebbe sempre da imparare. Senza dubbio, quando comincia la formazione di se stessi, dell'uomo sociale, si sente il fastidio del
davvero portare in giro una testa lucida di graveolente untume. Chi non avrebbe ribrezzo di poggiare una mano su certe teste brillantinate? E a chi non
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minacciose, non avrebbe saputo dirlo nemmeno lui. Era un po' spaurito del gran silenzio attorno, e di quel posto selvaggio dove non aveva incontrato
fantasticava come potesse fare per evitare quel ritorno. Avrebbe voluto almeno ritardarlo. Perché? Non lo sapeva neppur lui, ma gli pareva che il
occhi, mezzo assopito; gli pareva di fare un lungo brutto sogno, e avrebbe voluto destarsi, alzarsi e andare in cerca di compare Ignazio, e tornare
lontananza, attorno, paurosamente. Cuddu tornava a pensare a sua madre. A quell'ora ella dormiva. Avrebbe dormito anche lui, se fosse rimasto a casa
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marito. Cuddu non rispose. Era già impressionato del ritorno e dell'accoglienza che lo attendeva. Questa volta sua madre lo avrebbe legato davvero con
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tornava a Ràbbato non avrebbe veduto più niente; sua madre lo avrebbe legato alla seggiola e poi lo avrebbe messo a fare il calzolaio da mastro Antonio o il
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! - Poi si era esaltato sentendo dire che c'era pure Garibaldi. Voleva rivederlo. Chi sa se Garibaldi lo avrebbe riconosciuto? Scendevano per viottole
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commozione. Avrebbe visto Garibaldi da vicino! Gli avrebbe parlato! Lo aveva intravisto soltanto da lontano, dal balcone di casa, il giorno che il
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a piè della roccia il ragazzo che gli aveva rivolto la parola dall'alto della buca, Cuddu avrebbe voluto scappar via, non potendo ormai più dubitare
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macchie, tirarono sassate agli sgriccioli che svolazzavano tra i rami di un mandorlo. E Cuddu non avrebbe pensato più alla sua scappata, se Pino non
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spiava qua e là, col fucile in mano. Cuddu lo guardava, pronto a turarsi gli orecchi appena glielo avrebbe visto inarcare. Ed ecco Lampo che si agita, che
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mamma che doveva star in gran pena per lui. Ma, nello stesso tempo, pensava con tristezza che, la sera, avrebbe dovuto avviarsi con compare Nunzio
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dell'altra portata da lui, e aveva quattro bolli rossi che, nel camminare, gli pungevano la pelle con le slabbrature della ceralacca. Avrebbe voluto
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che ora la conteneva e gli avesse domandato: - Chi ti manda? - lui avrebbe risposto: - Non lo so; un forestiero! E se il capo-birro lo avesse bastonato
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casa. La mamma avrebbe voluto metterlo a imparare un mestiere, presso mastro Antonio il calzolaio o presso don Pietro il sarto, come meglio gli fosse
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ammonir lei e Cuddu. Per ciò ella replicava al figlio: - Zitto! Non dir niente delle lettere. Zitto! Avrebbe voluto trattenere Cuddu sempre in casa, non
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sogno, tanto stentava a credere ai propri occhi. Chi lo avrebbe mai immaginato? Se avesse saputo prima, non si sarebbe avventurato fin là. La
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ispalla i fucili dei partenti, e marciavano, ridendo, in testa alla brigata. Cuddu si sentì preso d' invidia; avrebbe voluto portare per un tratto di
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ansiti di eroe incatenato, la violenza impotente con la quale egli avrebbe voluto portarsela via: ma una fredda, quasi malvagia potenza di analisi la
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appunto le sue esperienze e i suoi saggi propositi, ricominciò a fantasticare: perché non avrebbe potuto sposare il biondo gigante? l'avrebbe portata nel
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rumore di un passo di cavallo: Andrea. Cosima sentiva voglia di appoggiarsi al muro e piangere: in quel momento avrebbe rinunziato a tutti i suoi sogni
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resto la discussione fu vana, perché egli dichiarò che non avrebbe preso nessuna medicina. Durante la notte si scatenò una forte bufera: la grandine
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del giorno avanti; anche perché si sentiva meglio. Avrebbe voluto alzarsi e tornare al lavoro, ma Ippolito, che gli voleva bene a modo suo, minacciò di
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pensiero che Elia avrebbe potuto offrirgliele, sia pure per generosità o affetto, le faceva spavento: poiché ricordava le voci misteriose che correvano
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raccontava storie allegre, non troppo adatte per loro. Andrea avrebbe desiderato una domanda ufficiale fatta con regola, magari per mezzo di un autorevole
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da una nota critica. Ad occhi chiusi, sempre con l'impressione di sognare, Cosima accettò. Aveva persino paura della sua fortuna: non avrebbe dovuto
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il grande scrittore abruzzese. Da ragazzetta era innamorata del De Amicis. Avrebbe voluto avere (Frammenti di memorie infantili, nel volume
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sentiva raccontare dai servi quando ritornavano di campagna, a commettere un furto, un abigeato, e farne sparire le traccie in modo che nessuno avrebbe
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bisaccia, e ne trasse un piccolo dolce schiacciato nel suo involucro di carta velina. Cosima volle sgridarla; le diede un colpettino sulla mano, ma avrebbe
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lontano, mentre i suoi servi continuavano il viaggio col gregge. Il dolore piú grave opprimeva la ragazza: avrebbe voluto raggiungere il fidanzato, ma
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madre e delle sorelle. Dopo quelle ultime vacanze, verso ottobre, parve svegliarsi dal suo malefico incantesimo: preparò i suoi libri, disse che avrebbe
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meravigliose regioni del Continente. Se non altro ella avrebbe voluto restare lì sullo spalto dei macigni, come la castellana nel solitario maniero, a
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: non c'era nessuna speranza, nessuna probabilità: non l'illusione di un matrimonio che l'avrebbe condotta laggiú: eppure sentiva che ci sarebbe
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pugni sulle ginocchia. Egli le respinse, preoccupato solo per la piega dei suoi pantaloni, e non avrebbe neppure smesso di leggere senza la presenza
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rossastro, non si vede nessuno. Questa casa è abitata da un canonico, un lungo e nero asceta taciturno, e da una sua giovane nipote intelligente, che avrebbe
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specie di focolare di pietre e dichiarò che avrebbe cucinato col fuoco di legna. E queste non mancavano davvero a portata di mano, quali erano e pronte
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La donna viene descritta come molto bella; avrebbe caratteristiche somatiche spiccatamente ebraiche, una carnagione chiara, capelli neri ed aspetto
Il raffinato, decadente e altro ancora Oscar Wilde mai avrebbe pensato di diventare un giorno «soggettista» cinematografico. Eppure il suo romanzo ha
dichiarato inaccettabile il testo di un comunicato concordato dal rappresentanti della categoria e dal Ministro della P. I. che avrebbe dovuto segnare
Sforza vide che non avrebbe trovato rifugio in Montecitorio. Nessuno nell'interno del palazzo sapeva della sua avventura. Le finestre del piano
pretenda di fare lo chaffeur di un ministro). La forza pubblica era assente; il Ministro degli Esteri avrebbe potuto essere linciato come un Prina ai