sulle spalle, mettere in ordine - , come da non pochi concittadini tuoi intesi dire. Ma sii sincero: non t'è mai scappato angoscia per " nausea - e
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’angoscia che deve essere per l’artista il non potere dar vita alla propria idea e la gioia ineffabile di avere conquistata qualche nozione essenziale per
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conficcandomi le ugne nelle carni, facendo grandi sforzi per non far scorgere all'artista la mia interna angoscia. Egli dava gli ultimi tocchi di stecca agli
egli mi teneva fermo per un polso, quasi incitato dall'espressione di angoscia e di orrore che mi leggeva in viso; e continuava con voce roca
quasi un anno, quando non osavo di manifestarvi neppure con un accenno di quale amore vi amavo. Cinque giorni di mortale angoscia, di sconvolgimento
angoscia, non poteva a meno di pensare anche a lui. Se il dolore, la collera, lo avessero fatto ammalare? Le amiche la rassicuravano. La cameriera o il
servito, il Signore che lo colpiva nel corpo, che lo metteva in potere dei suoi nemici, adesso lo abbandonava nell'anima. Angoscia, mortale angoscia
Signore La chiama.' E io replicavo: 'ma dove, dove mi chiama?' con tanta angoscia che mi svegliai. Udii una voce dall'alto della casa. Si rispose dal
del senatore, che aveva in cura Piero. Corse il giorno e lagrime la notte; lagrime di angoscia per lui consumato da un recondito male invincibile
vuole perdonare, che vuol dimenticare tutto. Ora verrà il sacerdote e tu glielo dirai, il male che forse hai fatto, così come ricordi, senza angoscia. E
» - egli disse - «questa triste nebbia oscura dove geme la torbida luce dell'angoscia, della paura. Altra voce dal profondo ho sentito risonare altra
delle giovinette per violarle. Ah! il freddo di quel corpo, lo sentiva ancora sulla carne, lo agghiacciava ancora, mentre il sudore della angoscia gli
assolutamente e uscì mettendosi in tasca alcuni gioielli che voleva vendere. Fu quello un momento di vera angoscia per il duca. Prima andò a Toledo e si fermò
continua angoscia, di continua tensione della mente. Tutto si confuse a un tratto nel pensiero di Roberto e quasi macchinalmente cercò il letto, e si
di corsa. Per Velleda fu quello un momento di suprema angoscia. Non sapeva che fare, se risalire in camera di Maria, o correre a suonar la campana
ansiosa. - Senti, conserva questa tromba e nei momenti di grande angoscia soffiaci dentro. Io sono la Fata della notte e viag- gio per l'emisfero; ma
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