Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: angoli

Numero di risultati: 32 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Come devo comportarmi. Le buone usanze

185191
Lydia (Diana di Santafiora) 1 occorrenze
  • 1923
  • Tip. Adriano Salani
  • Firenze
  • paraletteratura-galateo
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differente impostatura; essi furono una volta paragonati da un grande scrittore francese a due ciottoli di forma rotondeggiante ma pieni di angoli e

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Saper vivere. Norme di buona creanza

248858
Matilde Serao 1 occorrenze
  • 1923
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • Verismo
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, o fa gli onori, fa sedere le signore, conversa con quelle che sono sole, negli angoli, offre il the, i dolci, passa di persona in persona e

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

487243
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 30 occorrenze

15. Due gravi vengono lanciati dalla sommità di una torre colla stessa velocità, ma sotto due diversi angoli di proiezione α1, α2. Si constata che i

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. Il tiro vien fatto in piano verticale normale al muro sotto angoli diversi, ma colla stessa velocità iniziale v 0. A quale limitazione devono

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§ 7. - Angoli di Eulero.

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rispetto alla linea dei nodi (misurata nel verso destrorso rispetto a z). I due angoli φ o ψ aventi entrambi il carattere di un’anomalia, sono variabili

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I tre angoli Θ, φ, ψ, così definiti, chiamansi angoli di Eulero della terna Ωξηζ (o di ogni terna parallela ad essa ed ugualmente orientata) rispetto

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indeterminata, cosicché tali risultano altresì gli angoli φ e ψ. Si conserva per altro determinata la somma di codesti due angoli (in questo caso complanari

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Concludendo, gli angoli di Eulero, presi rispettivamente negli intervalli (31), costituiscono una terna di parametri arbitrari ed indipendenti, atti

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Astrazion fatta, da codesta eventualità particolare, gli angoli di Eulero di un sistema rigido in moto rispetto ad una terna Ωξηζ sono, al pari delle

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32. Per utilizzare nelle deduzioni gli angoli di Eulero è necessario esprimere per mezzo di essi i nove coseni αi, βi, γi. A tale scopo notiamo che

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dagli angoli Eulero Θ, φ, ψ a quella individuata dagli angoli Θ + d Θ, φ + dφ, + ψ + dψ. Dalla stessa definizione di angoli di Eulero discende (n. 32

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dalla stessa parte della linea di azione di v, cosicché gli angoli e hanno lo stesso verso. Perciò risulta veramente v Λ v 1 = v v Λ v 1 '.

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dove Θ0, φ0, ψ0 denotano gli angoli di Eulero della posizione iniziale del sistema rigido. È poi manifesto che, reciprocamente, le tre equazioni or

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Senza intrattenerci sui criteri per distinguere queste varie eventualità osserviamo piuttosto che in ogni caso, ove si introducano gli angoli di

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dei nodi nel sistema di riferimento che, per gli angoli di Eulero , si è fissato al n. 18.

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l’intersezione delle perpendicolari alle OX, OY in A e B rispettivamente. Di qui risulta che il quadrangolo OAIB, avendo due angoli opposti retti, è

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Così, considerando il prolungamento OY' di OY e immaginando proseguito il moto di AB negli angoli e si conclude che l’intero moto (evidentemente

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D’altra parte i due triangoli IAB, IDC sono eguali, tali essendo (oltre agli angoli in I opposti al vertice) gli angoli in B e in C e i lati AB, CD

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. Guidato poi OP, che biseca l'angolo TPM, appare immediatamente che il triangolo OIP ha i due angoli in O e in P eguali. Infatti l'angolo in P è il

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che tutto si riduce a spostare l’origine degli angoli α e α + β = kα.

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quanto occorrono 3 parametri per fissare l'origine ed altri 3 per determinare l'orientazione degli assi (p. es. gli angoli di Eulero).

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’origine nel centro O. Se Θ, φ e ψ sono gli angoli di Eulero (Cap. III, nn. 31-34) che determinano codesta orientazione, potremo adottare come coordinate

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Perciò i due angoli di proiezione, ove si indichi con O il centro di σ, son dati rispettivamente da e che, come angoli alla base del triangolo

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allarelativa normale. Si ottengono così nel piano due angoli di attrit o, i quali hanno comune un certo quadrangolo ABCD (o un triangolo) se la scala

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Invero in tal caso la regione piana comune ai due angoli di attrito è un triangolo P 2 AB tale che la verticale di ogni punto di P 1, P 2 ha comune

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ai due angoli di attrito è manifestamente l’intersezione C del lato superiore dell’angolo d’attrito della parete col lato sinistro dell’angolo d

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In un piano verticale sono segnati due orli obliqui, inclinati rispettivamente degli angoli α e α': da una parte e dall’altra della verticale.

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Come incognite principali del problema, assumiamo gli angoli α1 α 2,..., αn-1 che codeste aste (orientate ciascuna nel verso di percorrenza della

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angoli d’inclinazione α1, α 2,..., αn-1 cosicché le componenti verticali valgono ordinatamente

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7. Siano a e b le lunghezze dei lati di un parallelogrammo, φ uno degli angoli interni, con che i quadrati l 2, l'2 delle diagonali rimangono

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quindi dal triangolo suddetto, esprimendo che il rapporto dei lati OC = ρ è eguale a quello dei seni degli angoli opposti:

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