sull'albero per ricuperare, le predilette cuccume. Di questo andò a muover lagnanza dal delegato di pubblica sicurezza, il quale, volendo a sua volta
; peggio per chi s'infinge, o Signori, ma la finzione non dura a lungo; dai frutti si capisce l'albero. Pur, questi sono i casi rari: il nostro popolano sarà
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sempre i pronipoti dei primi, che mettevano capo a quei Chretien, Lemaire e Tanre di cui demmo sopra a pag. 191 lo strano albero genealogico.
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costruire l'albero genealogico di una famiglia d'agricoltori toscani. Il capo stipite della famiglia (tre generazioni precedenti l'attuale) era un
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Gli Assiri ebbero, come i Sabei, sempre un albero sacro, che dapprima fu la stessa asclepia degli Indiani, e poi la palma, donde ancora si cava un
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biblico albero della vita, che gli stava vicino, si voleva probabilmente alludere a quell'altro, la vigna, detto in Accadico gestin, legno della vita
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albero della vita, che gli stava vicino, si voleva probabilmente alludere a quell'altro, la vigna, detto in Accadico gestin, legno della vita, donde
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fenomeni così buoni che tristi della natura, ce lo formularono e scolpirono in quella singolare leggenda dell'albero della scienza del bene e del male
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, chinese, per albero e peccato, - e come i Caldei adorassero insieme al Setarvan (la vigna profumata), il Sam Gafno, sopra cui aleggia la vita suprema
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sapere che cosa sia un albero, non ci arriverei punto con il pensare solamente che è una certa cosa fatta da Dio, perché questa è la condizione comune
testamento che la soluzione del loro corpo sia saturata colla creta, e ridotta così a concime sia sepolta al piede di qualche albero prediletto del loro orto
quel grand'uomo ciò che fu la lampada della cattedrale di Pisa per Galileo e la mela caduta dall'albero per Newton. Eppure per quanti secoli gli uomini
specie viventi e poi l'una accanto all'altra le forme, che hanno con esse vincolo di parentela e di discendenza; come chi vedesse l'albero genealogico di
d'uomo, ritta in piedi in mezzo alla barca, lottando fortemente coi remi per allontanare l'urto dei tronchi d'albero che la corrente trascinava ne' suoi
strappati. Era stata bella, di una bellezza virile e forte. Il dottor Tavecchia, che l'aveva curata una volta, in occasione che cadendo da un albero si
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angolo, un fico, l'albero delle terre sterili, innalzava le sue ramificazioni nodose fin oltre il muro di cinta.
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Accademia della crusca
