E mia madre contro, attaccata al corpo, violenta che cerca di baciarmi a morte, di trascinarmi sotto. Riemergo nuotando da quel fango e buco nero
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dentro uno specchio nero appoggiato al pavimento, un pozzo senza fondo e il nero non è vuoto, ma un robo appiccicoso come petrolio, vischiosa materia
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Soprattutto oggi, che mia madre mi rimprovera l 'indolenza e l 'essere sempre in giro, per sottrarmi al suo controllo stringo un 'alleanza con strade
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E adesso che, se non faccio in tempo a trovare parole capaci di avvicinare le due parti della mia lacerazione, una sconfitta molto simile al deserto
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questa trasformata dal vento e dalla luce. Se srotolo un tappeto o stendo un lenzuolo sul balcone è solo in obbedienza al ritmo di una morte passata
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Al nord sole e schiarite, temperatura in lieve aumento, piogge anche di forte intensità all'intemo. Il tempo di spegnere la radio e fare mente locale
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scritto poteva stare in un lenzuolo. Poesie, foto, qualche pensiero. Immagino chi ha inventato l'ago. Era vicino al fuoco e di colpo ha visto che l'osso
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ha ricordato, “lo spazio della piazza d'armi, oltre che essere segnato nel suo interno dalla pista dell 'ippodromo per le corse dei cavalli al trotto
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. Non avere nome significa fuggire: pochi hanno il coraggio di andarsene dal nome che hanno fino al nome che sono.
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