(intorno al paravento)
(intorno al paravento)
(intorno al paravento)
M.r Ford, D.r Cajus, Fenton, Bardolfo, Pistola entrano da destra, mentre le donne escono da sinistra. Ford nel centro, Pistola al suo fianco destro
(rientrano dal fondo Ford, D.r Cajus, Bardolfo, Pistola – Fenton si unisce poi al crocchio)
(Alice si sarà seduta accanto al tavolo, avrà preso il liuto toccando qualche accordo)
Falstaff sempre adagiato nel suo gran seggiolone al suo solito posto bevendo il suo Xeres. – Bardolfo e Pistola verso il fondo accanto alla porta di
A destra l’esterno dell’Osteria della Giarrettiera coll’insegna e il motto: Honni soit qui mal y pense. Una panca di fianco al portone. – È l’ora del
(al comando di Ford rapidamente Fenton e il D.r Cajus si tolgono la maschera. Nannetta si toglie il velo e Quickly toglie il velo a Bardolfo: tutti
Un viale a destra. A sinistra un’osteria con porticato sotto al quale sono disposte varie tavole per gli avventori. Una scaletta esterna conduce al
(tutti gli Studenti si avviano allegramente al porticato dell’osteria: s’imbattono in alcune fanciulle e le invitano galantemente a seguirli. Intanto
(preceduti dall’Oste, salgono al primo piano Geronte e Lescaut, che avrà fatto cenno a Manon d’attenderlo. Manon si siede)
Nel fondo, il porto: a sinistra l’angolo d’una caserma. Nel lato di faccia al pianterreno, una finestra con grossa ferriata sporgente. Nella facciata
(Intanto Peppe conduce l’asino col carretto dietro al teatro.)
Tonio, in costume da Taddeo come nella commedia, passando a traverso al telone.
(Tonio va di dietro al teatro e Peppe anch’esso ritorna all’interno, mentre Canio accasciato si avvia lentamente verso la cortina.)
(Tonio durante la canzone sarà uscito di dietro al teatro e sarà ito ad appoggiarsi all’albero, ascoltando beato. – Nedda, finito il canto, fa per
centro della scena e continua in un viale circondato da alberi che va verso la destra in prospettiva. – In fondo al viale si scorgeranno, fra gli alberi
grande, impiega, a far il suo giro completo intorno al Sole, 687 giorni, quasi il doppio dei 365 che impiega la Terra a fare il proprio.
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Quindi appare subito manifesta la ragione per cui così di raro Marte rifulge in tutto il suo splendore. Movendosi i due astri intorno al Sole in
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Carta generale del Pianeta Marte secondo le osservazioni fatte a Milano dal 1877 al presente.
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Il Pianeta Marte al 28 Agosto 1909.
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Il Pianeta Marte al 3 Settembre 1909 (disegno di E. M. Antoniadi).
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chiamarle tali), che da principio giungevano fino al 70.° parallelo di latitudine, e formavano una calotta di oltre 2000 chilometri di diametro, si
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I viaggiatori delle regioni artiche hanno frequente occasione di notare, come lo stato dei ghiacci polari nel principio della state, ed ancor al
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Altre macchie bianche di carattere transitorio e di disposizione meno regolare si formano sull'emisfero australe nelle isole vicine al polo; e così
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Tutto il resto del pianeta fino al polo Nord è occupato dalle masse dei continenti, nelle quali, salvo alcune aree di estensione relativamente
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Che del resto le linee dette canali siano veramente grandi solchi o depressioni delle superficie del pianeta destinate al passaggio di masse liquide
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regolarità, avvicinandosi al polo in ragione di 13 chilometri al giorno: così che a mezzo agosto il diametro delle nevi da 2800 chilometri si trovò
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al polo australe, al quale per conseguenza, e alle circostanti regioni deve corrispondere una vasta depressione nel
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Carta generale del pianeta Marte secondo le osservazioni fatte a Milano dal 1877 al presente.
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suolo solido del pianeta. Al contrario, dall'esser l'emisfero boreale quasi tutto occupato da un gran continente non interrotto, siamo indotti
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La prima interrogazione è diretta al ministro della pubblica istruzione, il quale è assente da Roma. Viene quindi differita fino al suo ritorno.
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La seconda interrogazione è dell'onorevole Stelluti-Scala al ministro dei lavori pubblici «sulle condizioni stabilite per la riduzione dei prezzi nei
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legge, e comunicarle al Parlamento.
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Non vale fare appello al criterio sperimentale.
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Non ricorderò l'insieme, o meglio, la sintesi delle opposizioni fatte al disegno di legge che fu presentato alla Camera nel 1892.
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Le censure più gravi sono due. Questo disegno di legge dà troppa ingerenza al Governo; la ingerenza è manifesta.
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L'articolo di emendamento proposto dall'onorevole Ruggieri è segnato al numero 45 ed è del tenore seguente:
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migliori disposizioni nello adempiere al loro lavoro.
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Per tali considerazioni non credo che possa sorgere per iniziativa parlamentare una legge per provvedere al benessere delle classi agricole e tale
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Il Ministero attuale andò più in là nei suoi concetti; e volle portare la competenza giudiziaria sino al limite delle trecento lire.
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Ricordo che io fui tra coloro che votarono la legge, proposta dall'onorevole Chimirri, ma debbo ricordare ancora che questa legge è al disopra dei
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Vi ho aggiunto ancora una disposizione, che per me è importante, cioè, che quando gli operai e gl'industriali si presentano dinanzi al Collegio dei
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Una dell'onorevole Odescalchi al presidente del Consiglio, al ministro del tesoro e al ministro di agricoltura e commercio; è così concepita:
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Un'altra dell'onorevole Omodei al presidente del Consiglio:
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Un'altra dell'onorevole Casale al ministro dei lavori pubblici:
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Coll'augurio, che la Camera voterà il disegno di legge, do fine al mio discorso.
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Riguardo all'Esposizione medesima, consiglierei al ministro di andare molto guardingo.
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Sopra tutto bisognerà provvedere se per caso il cholera diventasse più intenso (il che spero che non avvenga), al ritorno dei nostri operai i quali
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Accademia della crusca
