foglie sono attaccate ai rami per un gambo che si chiama picciuòlo. Le foglie aiutano le radici a nutrire la pianta. Hanno, come esse, molte boccucce, per
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; la richiedono anzi maggiore, e la rendono più utile. 3. Il gesso è un concime utile alla canapa, al lino, e utilissimo ai prati di trifoglio, e di
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concime utile a tutte le terre, e a tutte le piante, specialmente alle viti, agli alberi fruttiferi, alle patate, ai prati umidicci, dai quali fanno
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concime ricco, di molta efficacia, di azione pronta, e di facile applicazione, perchè è in polvere. Giova specialmente ai prati, ai quali si applica in
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sei volte tanto di terra. 2. Le ossa polverizzate, o solamente pestate, sono utilissime ai cereali, ed ai prati. Si applicano nella dose di 100, e
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per lo più d'inverno. Si rimescolano varie volte, per disgregar bene le diverse materie, e farne un tutto omogeneo. Si applicano di preferenza ai prati
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specialmente appropriati alla vite, ai prati, ai cereali, ecc. Nella composizione di questi concimi speciali si fanno prevalere le sostanze maggiormente
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pei prati; ricorre ai sovesci per i campi. Con tali industrie verifica in se stesso il proverbio: Agricoltore sollecito non fu mai povero. Ed io pongo
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dire, ogni luogo ha un clima suo proprio, ossia stagioni più o meno calde, serene, o nebbiose, asciutte, o umide, soggette ai venti, alla brina, ecc
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, se frequenti nell'estate, fan bene ai prati, e male ai frutti. Le pioggie, a principio di primavera, favoriscono le seminagioni; più tardi disturbano
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rugiada è copiosa; se il paese è esposto alle brine, ai venti, alla grandine. 2. Studia dunque bene l'andamento delle stagioni, ma senza voler fare il
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bestiame, ai bisogni delle varie industrie; e cacciò via le inutili dalle terre che imprese a coltivare. DOMANDE: 1. Quante e quali piante Dio ha
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, si attaccano con forza ai piedi, e agli strumenti con cui si lavorano. Seccando si spaccano in ogni senso; le zolle induriscono assai. Sono quindi
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facile il riconoscerli. Non hanno consistenza; non fanno zolla, sono sciolti e disgregati: perciò si chiamano anche leggeri. Non s'attaccano nè ai piedi
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consistenza; l'acqua li traversa, come un filtro. Appena piovuto, restano asciutti. Il gelo li gonfia, e cagiona lo scalzamento delle radici. Ai raggi
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producono assai. 3. Il terreno è avvallato? La bassura giova ai terreni sabbiosi, che ricevono freschezza dalla filtrazione delle terre adiacenti più
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l'esperienza. 2. I terreni argillosi, non troppo compatti, convengono al frumento, al trifoglio, alle fave, alle veccie, ai cavoli, in una parola alla
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quantità del raccolto. Anche ai prati l'acqua stagnante è nociva. I giunchi, e le piante acquatiche, s'impadroniscono del terreno, e ne cacciano le buone
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. Coltivando le piante che servono ai bisogni suoi, e delle industrie, l'agricoltore si propone di ricavarne i migliori, e più abbondanti prodotti con la
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calore temperato, l'irrigazione, applicata ai prati, ne duplica, e triplica la produzione naturale. Essa trasforma luoghi paludosi in buone risaie
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fossi raccoglitori dell'acqua. Ai fossi aperti son preferibili i coperti, o fogne. Il drenaggio, benchè costoso, è sempre economico nelle terre che
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dell'anello; se vuoi prendere meno terra, fissi l'asta ai denti di sinistra. 4. La stiva, posta in fondo al bure, serve al lavoratore per dirigere
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giardiniere empie i vasi di terra ben sciolta, poi con la mano la pigia intorno ai fiori. L'ortolano vanga, e rastrella le aiuole; getta i semi, e li cuopre
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l'educazione. Il nonno, e la nonna ti amano più che se fossi loro figlia: tu devi riamarli, come ami il padre, e la madre. Anche alle zie, ai nipoti, alle
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15.Provvista di medicinali senza spesa. La buona madre di famiglia pensa anche alle malattie, e ai rimedi che può preparare da sè, con foglie, fiori
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superstiziose, che pretendono di saperne più del medico, e vantano specifici per guarire le malattie. Non prestar fede ai ciarlatani che sulle piazze, nei giorni
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spirito di vino, il quale impedisce ai colori di stingere, e smontare. Con quest'acqua laverai prima le macchie, indi il resto. A levare le macchie d'olio
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premurosa madre di famiglia non saprebbe far meglio. Spazza, rifà i letti, cucina, ripulisce piatti e stoviglie, lava, stira, bada ai bambini, e trova
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trascurano i prati in aria, cioè le foglie di alberi e di arbusti, che crescono lungo i fossi, le vie, attorno ai campi. Son buone per foraggio, verde o
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dalla fermentazione dei letti, sia per temperare il soverchio calore. Quando poi, con le finestre aperte, l'aria è tuttavia soffocante, si ricorre ai
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tutto; perchè ogni cosa parla di Dio ai nostri occhi, al nostro spirito, al nostro cuore. Alza gli occhi al cielo: vedi il sole, la luna, le stelle
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casa, e di compiere i più semplici lavori che convengono alla tua età. L'arte del coltivatore dà lavoro a tutti, anche ai ragazzi. L'opera tua, per
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23.Consigli d'oro. Carlambrogio insegna l'attività ai suoi figlioli con l'esempio, e coi consigli: spesso ricorda loro queste sentenze: Le gambe sono
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28.L'istruzione. Ai tempi d'una volta l'istruzione era privilegio di pochi; gli artigiani, i coltivatori, la poveraglia non sapeva far l'O con un
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, per pulirli dal troppo cerume. L'acqua fa alla pelle lo stesso bene, che fa l'aria ai polmoni. Bada alla testa: se non fai continuo uso del pettine
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talora avvoltolarsi per terra, fregarsi agli alberi, ai muri? Per liberarsi dalle lordure, e far cessare il prurito che da esse deriva. Se fai scorrere
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figlioli; pensano continuamente ad essi, lavorano senza posa, per provvedere ai loro bisogni; per essi son pronti a dare anche la vita. Quante notti
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, castagne crude, o infortite, vino torbido o guasto, funghi sospetti. Bevi poco. Un po' di vino fa bene, specialmente agli adulti, e ai vecchi; dà
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, e non ancora bene sviluppati. 3°«Per quanto siano scelti, e cotti bene, mangiane pochi, raramente, e mai di sera. 4°«Tienti ai soli funghi ceppatello
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primi sintomi appariscono di solito alcune ore dopo il pasto. Bisogna ricorrere tosto ai rimedi. Innanzi tutto si cerca di provocare il vomito
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vivere lungamente sopra la terra». Guai a chi trasgredisce il comando di Dio! Guai alla figliola che dà dispiacere ai genitori, e non li rispetta come
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possibilmente un po' di crusca ogni giorno. Ai vitelli slattati di fresco, e a quelli che si vogliono ingrassare, giova molto l'infusione, o thè di fieno
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primavera si passa ai foraggi verdi, i quali si continuano poi nell'estate. Ma bada che il passaggio dal regime secco al verde si faccia per gradi
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macerata la canapa. Ai vitelli giovani, e agli animali che ingrassi, prepara, specialmente d'inverno, tepidi beveroni, mescolati agli alimenti. Per gli
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8.Obbedienza. Se vuoi proprio bene ai genitori, devi cercare di far sempre quello che ti dicono; devi ricordare i loro avvertimenti, devi eseguire
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di robustezza, e di vigore le vacche, e i vitelli, che d'estate si mandano ai pascoli alpini. Non è il solo nutrimento, più sostanzioso, ed aromatico
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29.La buona guardia del bestiame. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar male le
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30.Fa che si lascino vivere i piccoli uccelli. Sì, anche questa raccomandazione ti voglio fare: «Fa che si smetta la caccia ai nidi; e si lascino
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, impara a distinguere l'economia, che è una bella virtù, dall'avarizia che è una brutta passione. La donna economa provvede ai bisogni della casa, in
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sia sempre all'ordine. Occhio a tutto: ai pavimenti, ai letti, alla cucina, al vasellame, ai mobili. Più volte al giorno abbi in mano la scopa, e
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